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sabato 28 gennaio 2012

Una proposta concreta: pagare a rate l’abbonamento ferroviario annuo regionale e interregionale

Comunicato Stampa Congiunto: Associazione dei Pendolari dell'Acquese, Coordinamento dei Pendolari Liguri, Genova - Milano Newsletter


Abbonamenti aumentati anche del 23% nell'arco dell'ultimo anno rendono troppo oneroso un esborso in un'unica soluzione dell'abbonamento annuo, da cui la proposta: pagamento a rate con RID bancario o carta di credito.

Il potere d’acquisto dei cittadini cala vertiginosamente, e l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico non contribuisce certo a migliorare i conti di fine mese. Solo nell’arco dell’ultimo anno gli aumenti degli abbonamenti regionali in Liguria si sono attestati intorno al 20%, mentre le tariffe sovra regionali hanno registrato aumenti, in media, del 23%. Anche l’appeal della Carta Tutto Treno è diminuito consistentemente, al punto da non essere più conveniente in alcuni casi.

Specie per coloro che acquistano l’abbonamento annuale il giorno del rinnovo è certo una data che incide pesantemente sulle finanze, al punto che molti si trovano a dover rinunciare a un risparmio (seppure differito) perché la spesa immediata risulta ormai insostenibile nel breve arco di un mese, e avendo altre spese (bollette, affitto, ecc.) cui fare fronte.

Per questo motivo, pensiamo che una soluzione auspicabile e del tutto percorribile (analogamente a quanto già avviene ad esempio per gli abbonati AMT in possesso di tessera CRAL del comune di Genova o sue società partecipate) sarebbe quella di dare la possibilità di addebitare l'abbonamento annuale in 12 rate mensili con RID bancario o carta di credito, eventualmente con una maggiorazione non superiore al 2,5 % di interessi. Questo permetterebbe a Trenitalia di garantirsi degli incassi annuali sicuri e, contemporaneamente, agli abbonati di godere dello sconto dell'abbonamento annuale senza versare l'intera cifra in anticipo.

Siamo certi che questa modalità di pagamento sia possibile sia per gli abbonamenti regionali sia per quelli interregionali, previe eventuali intese tra Regioni e rispettive Direzioni Regionali.


Chiediamo all’Assessore Vesco, per la Liguria e all’Assessore Bonino, per il Piemonte, di esaminare con attenzione questa proposta e di farsene portavoce presso le altre Regioni confinanti e presso Trenitalia.

Siamo convinti che il suo positivo accoglimento costituirebbe, senza gravare sui bilanci delle Regioni, un non piccolo aiuto per chi, specie di questi tempi, fa fatica a far quadrare i bilanci familiari.

venerdì 20 gennaio 2012

Agevolazioni AMT per anziani, disoccupati, famiglie numerose e giovani abbonati

Con delibera del Consiglio Comunale del 30 giugno 2011, sono state introdotte alcune importanti novità al sistema tariffario agevolato:



  • coloro che hanno diritto all'Abbonamento Mensile Agevolato (da euro 19, 25 e 29) possono acquistare in alternativa un Abbonamento Annuale Agevolato rispettivamente al prezzo di euro 190, 250 e 290 come riportato nella tabella di riepilogo;



  • vengono innalzate le soglie ISEE per l'accesso alle tariffe agevolate dei pensionati: potranno accedere a questa categoria ed aver diritto all'agevolazione tariffaria coloro che arrivano fino a un indice ISEE di € 15.000 invece di € 10.000;



  • nel gruppo 2 la categoria studenti under 26 viene allargata ai giovani under 26, svincolandola dallo status di studente e ampliando così la possibilità di accedervi anche ai giovani inoccupati o lavoratori a basso reddito, che non superino l'indice ISEE previsto;



  • tutti gli studenti fino a 18 anni compiuti hanno diritto all'Abbonamento Annuale Ordinario Studenti € 240 senza ISEE mentre chi ha un'età compresa tra 19 e 26 anni, non ancora compiuti, deve anche avere un reddito ISEE inferiore o uguale a € 20.000;



  • anche i soggetti che percepiscono indennità di mobilità rientrano nella categoria dei disoccupati, migliorando anche in questo caso la loro possibilità di accesso alle tariffe agevolate;



  • per andare incontro alle famiglie numerose e che utilizzano sistematicamente il trasporto pubblico, Amt offre l'acquisto di un Abbonamento Annuale Studenti under 26 al prezzo di soli € 72 ai nuclei famigliari che possiedono 3 o più abbonamenti annuali (ordinario, studenti under26, pensionati over 65, aziendale) in corso di validità. Per l'acquisto di tale abbonamento valgono le stesse regole dell' abbonamento Annuale Ordinario Studenti.
Per maggiori dettagli http://www.amt.genova.it/tariffe/abbonamento_agevolato.asp

sabato 5 novembre 2011

Mobilità pubblica, quali prospettive per la Liguria nel 2012?

In mezzo al caos delle alluvioni che hanno colpito la Liguria, solo i mezzi pubblici hanno potuto in qualche modo garantire un trasporto sicuro alle popolazioni, eppure i tagli annunciati per il prossimo anno minacciano di togliere anche questa possibilità di muoversi senza rischiare la propria vita. E' ora di richiamare il Governo alle sue responsabilità facendo sì che onori gli impegni recentemente sottoscritti dalle varie mozioni approvate in Parlamento in favore del trasporto pubblico.


Gentile Ass. Vesco,
in questi giorni di lutto, è difficile guardare oltre le scene di devastazione che ritraggono Genova e la Liguria sotto una coltre di acqua e di fango.

Ieri migliaia di cittadini nel capoluogo sono stati sorpresi da una catastrofe che, specie in alcune parti della città, si è abbattuta con una violenza tremenda, mietendo vittime innocenti.

Nel caos che nel giro di qualche ora ha messo in ginocchio la città, i soli mezzi che in qualche modo hanno potuto assicurare un rientro a casa alle persone sono stati i mezzi pubblici, bus e treni, pur con pesanti disservizi dovuti alla tragicità degli eventi.

Le auto e i motorini erano diventati inservibili, pericolosi per gli stessi guidatori che li hanno abbandonati alla furia della corrente. In alcuni casi le auto in sosta, trascinate via dall’acqua, hanno costituito delle barriere al deflusso e aumentato il pericolo per le persone, fino a causarne in alcuni casi il decesso.

Ci sarà tempo e modo per analizzare più in dettaglio la dinamica degli eventi, e tuttavia la matrice umana di questo ennesimo annunciato disastro pare fuori discussione.L’aver puntato, in passato, su una urbanizzazione a macchia d’olio delle colline, in assenza di un sistema di trasporti pubblici efficiente, ha aggravato in modo considerevole l’entità del disastro. L’intensa pioggia è caduta su suoli interamente impermeabilizzati, dove i parcheggi hanno la meglio sui giardini, quindi senza poter essere assorbita dal terreno e le strade si sono trasformate in torrenti rovinosi e letali.

I mezzi pubblici, dicevamo, sono stati i soli a garantire un servizio sicuro per l’incolumità della gente, è bene ricordarsene in tempi di tagli annunciati e paventati. Diciamo questo perché sono passate alcune settimane dal suo preoccupato allarme in merito al possibile, pesantissimo taglio che i mancati trasferimenti da parte del Governo potrebbero causare al trasporto ferroviario regionale. Data l’entità di questo possibile taglio (si parla del 75% delle risorse!) le conseguenze sul servizio potrebbero essere tali da pregiudicare il diritto alla mobilità di molte migliaia di pendolari che hanno la necessità, tra le altre cose, di poter pianificare il rinnovo dei loro abbonamenti annuali.

E’ chiaro che, nell’incertezza, l’investimento di diverse centinaia di euro nell’abbonamento annuo appare quanto mai rischioso, e molti si stanno orientando sugli abbonamenti mensili, esponendosi però a spese maggiori dovute, da un lato, alla minore convenienza dell’acquistare, su 12 mesi, abbonamenti mensili, e dall’altra ai possibili aumenti tariffari che si verificassero nell’anno prossimo. E’ quindi quanto mai urgente che la Regione definisca con chiarezza i possibili scenari futuri e ce li comunichi tempestivamente dando almeno la possibilità agli utenti di fare un minimo di valutazione e di pianificazione.

L’auspicio resta, naturalmente, che tali paventati tagli non si verifichino, e contemporaneamente alle informazioni di cui sopra chiediamo anche, ed in via prioritaria, che venga fatto tutto il necessario perché non si debba arrivare a scelte tanto dolorose quanto dannose.

Qualche giorno fa sono state approvate in Parlamento una serie di mozioni che chiedono al Governo di stanziare delle risorse per il TPL. Una, in particolare, come abbiamo anche noi riportato, prevede di usare parte dei proventi (si parla di 1-2 miliardi di euro) di un'asta delle frequenze di telefonia mobile per finanziare il TPL: è ora che le Regioni battano cassa!

E’ appena il caso di ricordare come il treno, e i mezzi pubblici in genere, rappresentino dei mezzi di trasporto quanto mai importanti per la Liguria che, come si è purtroppo visto in questi ultimi tempi, presenta un territorio fragile e che non può sopportare una mobilità basata sui mezzi privati, che sono i più esposti all’inclemenza degli elementi, oltre ad essere a volte essi stessi causa delle peggiori tragedie.

sabato 15 ottobre 2011

2012: l’anno della fine del trasporto pubblico?

Vesco lancia l’ennesimo allarme e avverte: nel 2012 le risorse per il trasporto su ferro diminuiranno del 72% circa: viaggeranno solo 2 treni su 7 rispetto a quelli attuali e resteranno a terra più di 70.000 passeggeri rispetto ai 105.000 che utilizzano il treno ogni giorno in Liguria.

Ci aspettavamo un annuncio non certo positivo, ma la realtà rischia di superare le ipotesi più pessimistiche. Se il Governo non farà retromarcia, l’anno prossimo viaggiare sui treni del trasporto pubblico regionale potrebbe diventare un miraggio per moltissimi cittadini.

Incredibile? Ecco i dati presentati dall’Ass. Vesco: nel 2012 le uniche risorse certe per il trasporto pubblico, ad oggi, consistono in 22 milioni di euro, ben al di sotto del fabbisogno regionale. In tali condizioni, viaggeranno solo 69 del 248 treni che la Liguria mette a disposizione ogni giorno, con una diminuzione di circa 100.000 posti offerti ai viaggiatori: facendo due conti, dato che sono 105.000 i passeggeri/giorno sulle reti ferroviarie liguri, e sono 132.800 i posti offerti attualmente sui treni regionali mentre saranno solo 37.200 quelli offerti nel 2012 (previsioni della Regione Liguria), si capisce chiaramente che più di 70.000 passeggeri resteranno a terra, riversandosi magari sulle già congestionate strade e autostrade liguri e spendendo oltretutto cifre folli tra benzina, autostrada, parcheggi, multe, ecc.

Vesco annuncia anche, quasi en passant, che in questa situazione a dir poco drammatica anche il bonus disservizi e la carta tutto treno potrebbero (e anzi quasi certamente) essere sacrificati sull’altare dei risparmi: quindi non solo diminuirebbero drasticamente i treni regionali, ma sarebbe necessario, per poter usare anche gli IC, fare un abbonamento IC con estensione regionale (sempre che esista ancora). Soluzione naturalmente molto più costosa rispetto all’attuale: quasi il doppio, come spesa!, e che comunque non garantirebbe affatto di avere lo stesso numero di treni a disposizione, specie per chi abita nelle piccole località servite solo dai treni regionali.

In ogni caso, i costi di viaggio per i cittadini aumenteranno in modo consistente, mentre la qualità del viaggio è destinata a peggiorare ulteriormente, per non parlare dei tempi di percorrenza, allungati a causa degli eventuali cambi da effettuarsi.

Solo qualche mese fa un importante referendum sanciva la volontà popolare di mettere il trasporto tra i servizi fondamentali di cui il pubblico si doveva fare carico: queste decisioni vanno nella direzione diametralmente opposta, in quanto si realizza pienamente, come da anni stiamo vanamente denunciando, una chiara volontà di smantellare questo come tutti gli altri servizi pubblici, dalla sanità alla scuola.

E’ molto duro dover dire che la politica riesce ormai a salvare solo i propri privilegi, mentre non esita a sacrificare il motivo stesso della sua esistenza, ossia il servizio verso il Paese che oggi è in ginocchio, è vero, per una crisi mondiale, ma che paga più degli altri le conseguenze di scelte sbagliate e miopi che si sono accavallate negli anni passati, a partire dal dopoguerra fino ad oggi.

Se tali scelte fossero state diverse, oggi la crisi potrebbe essere mitigata da un welfare funzionante ed in grado di assorbire gli effetti peggiori della crisi fornendo ai singoli e alle famiglie servizi efficienti. Si è scelto invece di perseguire interessi di casta e delle lobbies di potere e questa è la situazione, che pagheranno ancora una volta i semplici cittadini: lavoratori, disoccupati, pensionati, studenti…

Tornando agli scenari futuri, quello che si prospetta per il trasporto su ferro è un mix di aumenti tariffari e di tagli pesantissimi: in ogni caso, pagheremo di più per avere di meno, come da anni a questa parte.

Intanto proseguono i lavori sul nodo genovese, che daranno (a caro prezzo!) tanti bei binari nuovi per un numero sempre più ridotto di treni, anche questo uno dei paradossi dei nostri tempi. Come a dire: l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto.

mercoledì 8 dicembre 2010

Nuovo orario: dal 13 dicembre tagliati treni per l’Emilia e per la Lombardia. Suspence sui tagli che partiranno da febbraio. Confermati gli aumenti.

Nuovo orario: dal 13 dicembre tagliati treni per l’Emilia e per la Lombardia. Suspence sui tagli che partiranno da febbraio. Confermati invece gli aumenti su biglietti (+30%) e abbonamenti (+20%).

Poche le novità nella riunione che si è svolta lo scorso lunedì 6 dicembre presso la Regione Liguria. L’Ass. Vesco e i rappresentanti di Trenitalia e RFI hanno incontrato le associazioni di Pendolari e dei Consumatori per comunicare gli ultimi sviluppi della delicata trattativa in corso circa la questione dei tagli al servizio di trasporto ferroviario dovuti alla manovra finanziaria che ha “scippato” alla Liguria ben 63 milioni di euro.

Le comunicazioni di Vesco
Vesco ha informato i presenti che, grazie al completamento dei lavori nella galleria di Ronco, i collegamenti con Milano riavranno i tempi di percorrenza precedenti all’inizio dei cantieri. Questo riguarderà tuttavia, per ora, solo i treni IC poiché permangono cantieri nella galleria Borlasca.

E' stata nuovamente confermata la velocizzazione di 40 minuti dell’11378 Genova - Ventimiglia.

Cambio orario
Le modifiche riguardano sostanzialmente le tratte Arquata S. – Genova Brignole, Genova Brignole – Milano e Milano – Albenga, con qualche piccola variante anche sulla riviera di Levante. Buona parte sono dovute, come ricordato, al ripristino delle tracce orarie dovuto alla fine dei cantieri nella galleria di Ronco.

Circa i tagli, invece, a sorpresa l’Ass. Vesco non si pronuncia, dicendo che sono ancora in corso di studio e di definizione. Confermata l’inesattezza della previsione circa la soppressione di un treno pomeridiano Genova – Arquata che lungi dal trasportare poche persone è sempre molto frequentato dai pendolari. Vesco è consapevole di trattare un argomento delicato, che da diverse settimane ormai agita il mondo delle ferrovie liguri, in un crescendo di sussurri e grida. Stiamo facendo del nostro meglio – afferma Vesco – per provocare un impatto che sia il minore possibile sull’utenza. Ne siamo certi, anche se le bozze circa i futuri tagli non si vedono.

Vesco ci informa che nell’ultimo incontro del Tavolo delle Regioni è stato sottoscritto un documento che individua tre priorità:
  • L’impegno per una maggiore razionalizzazione ed efficienza delle aziende di trasporto, a carico delle aziende stesse e non inferiore al 2% (assorbito dalle aziende - ma saranno d'accordo? E in che modo lo effettueranno?).
  • L’impegno a non penalizzare il servizio (quindi aumento del 30% delle tariffe come minimo – l’Umbria ha già introdotto un aumento del 50%).
  • La riduzione del servizio del 15%, complessivo tra ferro e gomma. (Noi dovremmo essere al di sotto di questa percentuale).

Con il prossimo cambio orario si avranno già alcuni tagli (sulle linee Bologna e Milano) legati alla manovra. Questo è avvenuto anche a causa dell’indifferenza delle due regioni, Emilia-Romagna e Lombardia, che hanno mostrato un grande disinteresse a contribuire al mantenimento degli interregionali.

Gli ulteriori tagli dovrebbero partire dal 1 di febbraio e alcune fermate dei treni soppressi verranno riattribuite ai treni rimanenti, allungando quindi le relative tracce.

Questo per quel che riguarda la parte “illustrativa”. Nel successivo dibattito abbiamo osservato come la nuova dicitura “Treno Veloce” sia in taluni casi fuorviante, potendosi forse prefigurare gli estremi della pubblicità ingannevole. Il dott. Pagani (Direttore Regionale Trenitalia), pur convenendo con noi sulla inopportunità di introdurre una tale (fittizia) categoria, ha risposto che trattasi di un brand riguardante i treni che superano i 55 km (!!!) di velocità media. Che sia una trovata del Sommo Ingegnere? Viene da pensarlo, dato che ci confermano essere una scelta calata direttamente da Roma.

Velocizzazione delle tratte
Parlando di velocizzazione, abbiamo ribadito il nostro apprezzamento per quella effettuata sul treno Genova-Ventimiglia, auspicando che altri convogli possano subire la stessa velocizzazione, anche su altre direttrici. Stiamo quindi compilando un elenco di treni da sottoporre alla Regione e a Trenitalia – RFI per valutare i costi e la fattibilità tecnica della cosa. Ben vengano dunque suggerimenti e richieste da aggiungere a questo elenco che consegneremo con l’anno nuovo.

Tempi di percorrenza
Anche in questa occasione non abbiamo mancato di chiedere direttamente al Direttore Pagani chiarimenti in merito alla diminuzione dei tempi di percorrenza, lamentando l’eccessiva generosità delle tracce liguri. Com’era prevedibile ha in un primo tempo addotto le tante difficoltà della creazione di un orario dove spesso i treni veloci si “sovrappongono” a quelli lenti, ammettendo tuttavia la possibilità di ottenere tracce più veloci per i regionali. Vesco dal canto suo si è detto disponibile ad avviare, come da noi richiesto, un audit fatto da un soggetto terzo, quindi indipendente, in grado di certificare la congruità delle tracce assegnate da RFI ai treni regionali.
E’ vero che questo perverso metodo di calcolo ci è stato imposto da Trenitalia, non solo a noi ma a tutte le regioni, ma questo è un motivo di più per portare la questione ad un livello più alto, direttamente al tavolo nazionale delle regioni, per chiedere la revisione del contratto di servizio su questo punto davvero cruciale, tornando a calcolare i corrispettivi in base ai km percorsi e non in base alla lunghezza delle tracce orarie.

Integrazione bus-treno
Ad oggi l’abbonamento integrato bus-treno non esiste più, Trenitalia ha comunicato la disdetta. Gli enti sono al lavoro per ridefinire le tariffe e anche sul fronte della gomma si sta pensando di introdurre aumenti piuttosto rilevanti, differenziando l’uso “semplice” dei mezzi da quello che prevede l’integrazione ferro-gomma. In pratica un biglietto del bus genovese dovrebbe salire a 1,5 euro mentre un biglietto “integrato” costerebbe 2 euro.

In conclusione, paiono profilarsi tempi molto duri per chi utilizza i mezzi pubblici, i tagli sono davvero pesanti e sono stati vani quasi tutti i tentativi di reperire risorse aggiuntive. In questa situazione, appare urgente tentare di porre in essere tutti i tentativi per ridurre al massimo l’impatto che la manovra finanziaria avrà su un settore vitale per l’ambiente, l’economia e le tasche dei cittadini, sempre più stretti tra la penuria di risorse proprie e la diminuzione dei servizi pubblici.

lunedì 22 novembre 2010

Tagli del governo al trasporto pubblico, reperimento risorse, aumenti tariffari, diminuzione del servizio: ragioniamo attorno ai soldi

Da GenovaMilano Newsletter

1. TAGLI DEI TRASFERIMENTI DAL GOVERNO ALLE REGIONI - TRASPORTO PUBBLICO - COSA POTRA' ACCADERE IN SINTESI A GENNAIO 2011
aumento delle tariffe (biglietti e abbonamenti regionali o multiregionali) con cifre oscillanti fra il 20 e il 25%
diminuzione del servizio erogato (meno treni regionali in circolazione)


2. LA PECULIARITA' DEGLI ABBONAMENTI MULTIREGIONALI CHE NEGLI ULTIMI 3 ANNI SONO GIA' AUMENTATI COMPLESSIVAMENTE DI OLTRE IL 20%
Mentre le tariffe regionali liguri (abbonamenti e biglietti) sono ferme da 3 anni, gli abbonati multiregionali come gli abbonati Genova-Milano, hanno subito, scaglionati fra 2008, 2009 e 2010 aumenti tariffari per una cifra che supera complessivamente il 20%.
Subire nel 2011 un nuovo aumento tariffario dell'ordine del 20-25% significherebbe arrivare a cifre insostenibili finanziariamente per parecchi abbonati e sancire una ingiustizia.
Facciamo un esempio:
Con un aumento tariffario pari al 20% un abbonato Genova-Milano in un anno arriverebbe a pagare:
1.686 euro di abbonamenti ferroviari (12 mensili multiregionali a 128,00 euro ciascuno + 150 euro di carta tutto treno liguria.
360 euro di abbonamento annuale Amt-Genova (sempre che anche questo abbonamento non subisca aumenti)
300 auro di abbonamento annuale Atm-Milano (sempre che anche questo abbonamento non subisca aumenti)
per un totale di 2.346 euro all'anno!
Questa situzione, nei fatti ha già prodotto una contrazione del numero di abbonati Genova-Milano.
Ecco come 228 ex abbonati Genova-Milano hanno giustificato il fatto di non aver più rinnovato l'abbonamento fra il 2007 ed oggi:

3. GOVERNO E REGIONI CREDONO ANCORA NEL TRASPORTO PUBBLICO? QUALI RISORSE ALTERNATIVE SI POSSONO REPERIRE?
Aumentare le tariffe e tagliare il piano di esercizio significherà colpire il trasporto pubblico.
Diminuiranno gli utilizzatori del trasporto pubblico a favore del traffico privato.
Cresceranno i costi sociali (inquinamento, malattie, incidenti) a carico delle regioni e della comunità.
Non ci sono forme alternative di finanziamento del trasporto pubblico?
Sì, eccome:
addizionale sulle tasse di proprietà degli autoveicoli privati
addizionale sulle accise dei carburanti
addizionale sui pedaggi autostradali

4. SCENARI TARIFFARI 2011 DI 5 DIRETTRICI DI PENDOLARISMO




5. IN SINTESI
Chiediamo che gli aumenti tariffari degli abbonamenti multiregionali non siano superiori al 10%.
Chiediamo che la Carta Tutto Treno Liguria sia mantenuta a 150 euro.
Chiediamo che siano conservati nel piano di esercizio 2011 tutti i treni regionali utili al pendolarismo, ovvero, sia i reg Genova/Milano/Genova utilizzati dai pendolari, sia i regionali liguri che la mattina presto conducono dalle 2 riviere o dalla Valpolcevera alle stazioni di Genova Brignole e Genova PP dove i pendolari interscambiano con gli IC Genova/Milano, sia i regionali liguri che la sera (fascia 20-22) partono da Genova Brignole o Genova PP verso le due riviere o verso la Valpolcevera.

mercoledì 10 novembre 2010

L'operazione bonus slitta a venerdì 12 novembre

Le biglietterie genovesi e liguri saranno operative per rilasciare i bonus a partire da venerdì

Nonostante quanto comunicato dalla regione Liguria (data inizio 10 novembre) stamane le biglietterie genovesi non erano ancora abilitate a rilasciare i bonus agli abbonati. Ciò a causa di un ritardo nella ricezione della normativa (arrivata solo oggi alle 12.00) e alla necessaria istruzione del personale.
Ci è stato assicurato che tutte le biglietterie genovesi e liguri saranno abilitate a rilasciare i bonus a partire da venerdì.
Per non intasare le biglietterie con code consigliamo agli abbonati di scaricare e compilare i moduli precedentemente. In questo modo le procedure saranno più veloci.

Scarica il modulo da compilare per ottenere un abbonamento mensile gratuito

Scarica il modulo da compilare per ottenere il rimborso del 10% del costo di rinnovo dell'abbonamento annuale

domenica 7 novembre 2010

Bonus abbonati: ecco le modalità per l'ottenimento

venerdì 29/10 u.s. la Giunta Regionale ha approvato la delibera con la quale si stabiliscono le modalità e i criteri per l'ottenimento del bonus.

Beneficiari:

  • Titolari di abbonamento a tariffa 40/9/A o 40/9/B.
  • Titolari residenti in Liguria di abbonamento mensile o annuale con applicazione sovraregionale della tariffa 40, con origine o destinazione in Liguria.

Sconto del 10% sul rinnovo dell'abbonamento annuale

Condizioni: possesso di 4 abbonamenti mensili del 2009 o di abbonamento annuale con decorrenza nel 2009.
Tempi: dal 10 novembre 2010
Modalità: il titolare munito di documento d'identità valido dovrà presentare, presso una biglietteria Trenitalia posta sul territorio regionale, apposita domanda corredata in originale dei 4 abbonamenti mensili o dell’abbonamento annuale e della relativa fotocopia.
La biglietteria sconta il 10% del prezzo dell'abbonamento 2010 all’atto del rinnovo, oppure rimborsa il 10% del prezzo dell'abbonamento 2010, se già acquistato.

Abbonamento mensile gratuito per dicembre 2010

Condizioni: possesso di 4 abbonamenti mensili del 2009 o di abbonamento annuale con decorrenza nel 2009.
Tempi: dal 10 novembre 2010
Modalità: il titolare munito dl documento d'identità valido dovrà presentare, presso una biglietteria Trenitalia posta sul territorio regionale, apposita domanda corredata in originale dei 4 abbonamenti mensili o dell’abbonamento annuale e della relativa fotocopia. La biglietteria rilascia l‘abbonamento gratuito per il mese di dicembre 2010.

Il modulo di domanda può essere ritirato in biglietteria o scaricato dai siti della Regione Liguria o di Trenitalia.

Alla presentazione degli abbonamenti mensili o dell'abbonamento annuale, e delle relative fotocopie, il personale della biglietteria accerterà la conformità della fotocopia con gli originali, che restituirà al titolare. (Nota: questo serve, o meglio serviva, per consentire di chiedere anche la detrazione fiscale prevista nella Finanziaria 2008 dall'allora governo Prodi per gli abbonati dei mezzi pubblici, detrazione non rinnovata ahimè dall'attuale governo. Ora tanto varrebbe consegnare direttamente gli originali, per semplificare le cose...).


Per raggiungere i 4 abbonamenti mensili richiesti non concorrono il mensile o i mensili gratuiti fruiti nel 2009.


Qualora i mensili risultino di tariffa o chilometraggio diverso l'utente può richiedere a scelta un abbonamento uguale ad uno di quelli presentati. Se l'utente richiede un abbonamento a tariffa o chilometraggio maggiore di quelli presentati deve produrre una copia dell’abbonamento del mese precedente al fine di attestare la necessità di cambiamento.

Considerata l'alta affluenza in biglietteria nei giorni di fine e inizio mese, in corrispondenza con il rinnovo degli abbonamenti, si raccomanda di richiedere il bonus con sufficiente anticipo rispetto all’inizio di validità. A tale scopo si applica la deroga all'anticipo massimo di 7 giorni per il rilascio degli abbonamenti.

L’iniziativa ha termine il 31 dicembre 2010.

Si raccomanda come di consueto a Trenitalia di dare ampia visibilità e pubblicità all'iniziativa presso gli utenti tramite locandine affisse in stazione e annunci sonori, così come è avvenuto gli scorsi anni.

mercoledì 23 dicembre 2009

VESCO: CARTA TUTTO TRENO DAL 2010 ANCHE SEMESTRALE

Comunicato Stampa della Regione Liguria:

Grazie all’accordo raggiunto oggi dall’Assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco con Trenitalia, dal 2010 i pendolari liguri avranno la possibilità di acquistare la Carta Tutto Treno Liguria in versione semestrale oltre che annuale.

“La Carta Tutto Treno”, ricorda l’assessore, “è stata istituita lo scorso anno dalla Regione per consentire ai cittadini residenti in Liguria e possessori di abbonamento a tariffa regionale sia mensile che annuale, di accedere anche ai treni classificati Eurostar City, InterCity e InterCity-plus, arginando la separazione tariffaria (che obbliga i viaggiatori a fare due distinti abbonamenti) e gli aumenti dei biglietti”.

“Con l’accordo raggiunto oggi e da tempo richiesto dagli utenti, dalla fine di quest’anno sarà possibile acquistare la Carta anche in versione semestrale al prezzo di 80 euro”, spiega Vesco “venendo così incontro alle esigenze di chi non ha interesse a stipulare un abbonamento annuale e di chi preferisce ammortizzare le spese spezzandole in due momenti”.

martedì 10 novembre 2009

Bonus 2007+ Bonus 2008 = 30% di sconto sul rinnovo

Riceviamo e pubblichiamo da parte dell'Ass. Vesco:

A seguito delle numerose istanze ricevute in merito al caso particolare relativo all'ottenimento del bonus sia per l'anno 2007 sia per il 2008, si comunicano le disposizioni cosi' come concordate con i competenti uffici di Trenitalia:

I titolari di abbonamento annuale con decorrenza 1/12/2008 e scadenza 30/11/2009, in possesso dei requisiti previsti per fruire della proroga di un mese, potrà essere riconosciuto anche il bonus 2009 con le seguenti modalità:
▪ bonus del 10% sull’abbonamento annuale del 2008, già posseduto;
▪ bonus del 20% sul contestuale rinnovo dell’abbonamento annuale con decorrenza 1/12/2009. L’operazione sarà svolta dalle biglietterie contestualmente al rinnovo, che potrà avvenire a partire dal 24 novembre. I requisiti richiesti sono quelli previsti per il bonus 2009.

Ad essi si aggiunge la presentazione dell’abbonamento annuale con decorrenza nel 2007 o 4 abbonamenti mensili utilizzati nel 2007, che costituiscono i requisiti richiesti per fruire del bonus 2008.

domenica 18 ottobre 2009

Il bonus è solo per gli abbonati al servizio regionale: ma non c'è nessuna sorpresa!

Stupiscono, e non poco, alcune affermazioni fatte circolare sulla stampa circa le presunte "false aspettative" create dalla Regione nei confronti dei rimborsi agli abbonati tramite bonus. Qualcuno ha scoperto solo ora che i viaggiatori muniti di abbonamento IC non usufruiscono del bonus di due mesi gratuiti erogato dalla Regione Liguria.

Da che il bonus viene erogato, ossia quattro anni, è sempre stato così: e del resto è logico che siano i treni regionali quelli interessati dal bonus, perchè sono quelli pagati dalla Regione. Questo è il motivo per il quale abbiamo insistito per la Carta Tutto Treno: usare tutti i treni ma conservare la "base" di abbonamento regionale. Se si leggono i nostri comunicati diffusi nel periodo in cui la Tutto Treno è stata resa disponibile, a inizio anno 2009, si ritrova chiaramente l'accenno al bonus tra i vantaggi della nuova soluzione di abbonamento.

Per questo abbiamo consigliato di usare la combinazione abbonamento regionale + carta tutto treno fin dagli inizi. Chi si accorge solo ora del fatto che un abbonamento IC non dà diritto al bonus tradisce una grande disinformazione su un tema che dovrebbe invece essergli familiare. Noi che siamo stati sempre presenti a tutti gli incontri in regione, sappiamo quale è la realtà, e per questo possiamo affermare che non c'è stata nessuna sorpresa.

Rimane, certo, l'assurdità di un sistema che invece di aumentare l'integrazione tra le diverse catagorie di treni la diminuisce sempre di più, ma non è questo il tema del bonus, quanto piuttosto quello della creazione di un sistema integrato di mobilità a scala regionale e sovraregionale che va discusso in sede di conferenza Stato-Regioni, come più volte abbiamo chiesto.

sabato 17 ottobre 2009

Bonus disservizi: solo per chi ha l'abbonamento regionale

Riceviamo dagli amici della Milano-Genova e volentieri pubblichiamo:

Chi si sveglia ora e scopre che gli abbonamenti IC o quelli 21/A non danno diritto ad accedere ai bonus o è un ingenuo o è in malafede
Ma lo sa che un pendolare ligure risparmia il 33% rispetto ad un lombardo?

Da anni chi fa il pendolare sa benissimo che solo i treni regionali rientrano nel Contratto di Servizio Trenitalia-Regione Liguria.
Da 3 anni chi fa il pendolare sa benissimo che solo gli abbonamenti regionali o multiregionali usufruiscono dei bonus rimborso.
Da 3 anni chi fa il pendolare sa benissimo che gli abbonamenti IC (che dipendono dal contratto di servizio Governo nazionale-Trenitalia) o gli abbonamenti a tariffa 21/A (non più in vendita peraltro da un anno e che si riferivano al solo utilizzo dei treni EXP che a loro volta dipendono dal contratto di servizio Governo nazionale-Trenitalia) non possono usufruire del bonus (perché il loro ricavato non è andato a Trenitalia Liguria da cui dipendono i rimborsi).

Eppure in questi giorni c'è chi ha urlato allo scandalo...
Forse non è documentato.

In questo caso lo invitiamo a farlo e a concentrare le risorse su battaglie volte al miglioramento delle condizioni di viaggio degli abbonati liguri (tempi di percorrenza, comfort di viaggio, pulizia, servizi in stazione, informazione) e non a campagne demagogiche.

Ma la veemenza investita su questa vicenda ci induce a pensare che forse questa protesta sia stata eterodiretta da consiglieri regionali di opposizione in vista della imminente campagna elettorale per le regionali del 2010.

Chi fa il pendolare in Liguria sa benissimo che, a differenza, per esempio, dei pendolari lombardi, con l'abbonamento regionale o multiregionale e la Carta Tutto Treno Liguria (a 150,00 euro, confermata fino al 2014) può indifferentemente utilizzare treni regionali, treni IC e treni ESCity risparmiando e parecchio (e potendo disporre dei bonus di risarcimento ritardi).

Facciamo un esempio concreto: un pendolare bresciano per poter utilizzare treni regionali e treni ESCity (su quella linea gli IC non esistono più da 2 anni) deve contrarre un abbonamento integrato ESCity+Regionale al prezzo di 121,50 euro al mese, ovvero 1.458,00 euro all'anno. In Liguria un abbonamento mensile regionale o multiregionale fascia 81/90 km (Genova Brignole-La Spezia, per esempio) costa 69,50 euro. A questi, per poter utilizzare anche IC o Escity, va aggiunto il costo di 150,00 euro della carta annuale Tuttotreno Liguria, per un totale di 984,00 euro all'anno. Ovvero un pendolare ligure risparmia ben 474,00 euro all'anno potendo viaggiare su treni equivalenti (Reg, IC e EScity in Lombardia, Reg, IC e ESCity in Liguria). 474,00 euro, ovvero 39,50 euro al mese.
E un pendolare ligure che utilizza regionali, IC o ESCity, da anni, sa benissimo che per usufruire dei bonus va contratto l'abbonamento giusto.

martedì 13 ottobre 2009

Bonus 2009: Modalità e criteri per l'ottenimento

Scarica qui il modulo
Beneficiari:
  • titolari di abbonamento a tariffa 40/9/A o 40/9/B
  • titolari residenti in Liguria di abbonamento con applicazione sovraregionale della tariffa 40, con origine o destinazione in Liguria

Sono esclusi gli abbonamenti integrati Amt/Trenitalia.

L'iniziativa ha termine il 31/12/2009.


Sconto del 20% sul rinnovo dell'abbonamento annuale

Condizioni: possesso di 8 abbonamenti mensili del 2008 o abbonamento annuale con inizio validità nel 2008.

Tempi: dal 15 ottobre 2009.

Modalità: il titolare munito di documento d'identità valido dovrà presentare presso una biglietteria Trenitalia posta sul territorio regionale, apposita domanda corredata in originale degli 8 abbonamenti mensili o dell'abbonamento annuale, e della relative fotocopia. La biglietteria sconta il 20% del prezzo dell'abbonamento 2009 all'atto del rinnovo, oppure rimborsa il 20% del prezzo dell'abbonamento 2009, se gia acquistato.

Abbonamento mensile gratuito per novembre e dicembre 2009

Condizioni: possesso di 8 abbonamenti mensili del 2008 o abbonamento annuale con inizio validità nel 2008.

Tempi: dal 15 ottobre 2009.

Modalità: il titolare munito di documento d'identità valido dovrà presentare, presso una biglietteria Trenitalia posta sul territorio regionale, apposita domanda corredata in originale degli 8 abbonamenti mensili o dell'abbonamento annuale, e della relativa fotocopia.La biglietteria rilascia gli abbonamenti gratuiti per i mesi di novembre e dicembre 2009.


Sconto del 10% sul rinnovo dell'abbonamento annuale

Condizioni: possesso di 4 abbonamenti mensili del 2008.

Tempi: dal 15 novembre 2009.

Modalità: il titolare munito di documento d'identità valido dovrà presentare, presso una biglietteria Trenitalia posta sul territorio regionale, apposita domanda corredata in originale dei 4 abbonamenti mensili e della relativa fotocopia. La biglietteria sconta il 10% del prezzo dell'abbonamento 2009 all'atto del rinnovo, oppure rimborsa il 10% del prezzo dell'abbonamento 2009, se già acquistato.


Abbonamento mensile gratuito per dicembre 2009

Condizioni: possesso di 4 abbonamenti mensili del 2008.

Tempi: dal 15 novembre 2009.

Modalità: il titolare munito dl documento d'identità valido dovrà presentare, presso una biglietteria Trenitalia posta sul territorio regionale, apposita domanda corredata in originale dei 4 abbonamenti mensili e della relativa fotocopia. La biglietteria rilascia l'abbonamento gratuito per il mese di dicembre 2009.


Alla presentazione degli abbonamenti mensili o dell'abbonamento annuale, e delle relative fotocopie, il personale della biglietteria accerta la conformità della fotocopia con gli originali, che restituisce al titolare.

Per raggiungere i 4 oppure gli 8 abbonamenti mensili richiesti non concorre il mensile gratuito fruito nel 2008. Qualora i mensili risultino di tariffa o chilometraggio diverso l'utente può richiedere a scelta un abbonamento uguale ad uno di quelli presentati. Se l'utente richiede un abbonamento a tariffa o chilometraggio maggiore di quelli presentati deve produrre una copia dell'abbonamento del mese precedente al fine di attestare la necessità di cambiamento. Considerata l'alta affluenza in biglietteria nei giorni di fine e inizio mese, in corrispondenza con il rinnovo degli abbonamenti, si raccomanda di richiedere il bonus con sufficiente anticipo rispetto all'inizio di validità. A tale scopo si applica la deroga all'anticipo massimo di 7 giorni per il rilascio degli abbonamenti mensili.

Il modulo di domanda può essere scaricato cliccando qui (annuale) oppure qui (mensile) o sul sito di Trenitalia o ritirato in biglietteria.

sabato 10 ottobre 2009

Bonus disservizi: due mesi gratis per i pendolari, nuove emettitrici e nuove tecnologie per una migliore integrazione tra ferro e gomma

Anche quest’anno i pendolari vedranno riconosciuto il “bonus disservizi” e i proventi delle penali dovute a ritardi, guasti, soppressioni, scarsa igiene, ecc., verranno restituiti ai pendolari sotto varie forme.

L’ammontare delle penali
Ai proventi delle penali per il 2008 stabilite per Trenitalia, per un ammontare complessivo di 985.178,25 euro si aggiungeranno i residui delle multe relative agli anni 2001, 2002, 2006 e 2007 per un totale di 1.430.022,90 euro.

Gli utilizzi previsti

  • Bonus consistente in due abbonamenti mensili gratuiti oppure sconto del 20% sul rinnovo dell’abbonamento annuale;
  • Installazione di nuove macchine automatiche per l'emissione di biglietti ferroviari nelle piccole stazioni;
  • Installazione di schermi informativi per l'utilizzo da parte dell'utenza del trasporto su gomma in corrispondenza dei nodi di interscambio della rete ferroviaria ligure.

Per il quarto anno consecutivo la Giunta regionale d'accordo con le associazioni dei consumatori e il coordinamento dei pendolari liguri ha deciso di abbattere il costo del rinnovo degli abbonamenti sia mensili che annuali.

Il Bonus
Quest'anno per la prima volta sono previsti due abbonamenti mensili gratuiti per i mesi di novembre e dicembre 2009 oppure uno sconto del 20% sul rinnovo dell'abbonamento annuale presentando almeno 8 abbonamenti mensili del 2008 o un abbonamento annuale con inizio di validità 2008. Il titolare munito di un documento di identità dovrà presentarsi, dal 15 al 31 ottobre, presso una biglietteria Trenitalia sul territorio regionale presentando un'apposita domanda corredata con gli 8 abbonamenti mensili in originale o con l'abbonamento annuale e della relativa fotocopia. E la biglietteria rilascerà gli abbonamenti gratuiti per i mesi di novembre e dicembre 2008. Coloro che sono in possesso da 4 a 7 abbonamenti mensili del 2008 potranno usufruire di uno sconto del 10% sull'abbonamento annuale oppure di un abbonamento mensile gratuito per il mese di dicembre. In questo caso ci si dovrà presentare dal 15 al 30 novembre presso una biglietteria Trenitalia muniti di un documento d'identità, con l'apposita domanda, i 4 o più abbonamenti mensili in originale e in fotocopia e ci verrà rilasciato l'abbonamento gratuito per il mese di dicembre.
Sarà possibile poi trattenere gli originali per allegarli alla dichiarazione dei redditi e usufruire così dell’ulteriore detrazione in sede di compilazione del 730.

Un risultato concretamente positivo
Pur se noi utenti preferiremmo di gran lunga non dover subire disservizi, il fatto che la Regione Liguria ci riconosca questo “superbonus” è una notizia molto positiva. Non solo perché si tratta di un risarcimento che, per quanto non compensi le ore di ritardi e lo stress accumulato, è comunque significativo, ma anche perché costituisce il riconoscimento di una situazione che è e resta grave, e che senza interventi strutturali a livello di risorse e di gestione del sistema della mobilità difficilmente potrà essere risolta efficacemente.

"Abbiamo insistito molto con Trenitalia - spiega l'assessore ai Trasporti, Vesco - perché con la firma del contratto di servizio ci fosse un netto miglioramento del servizio ferroviario in questa regione. Nel contratto abbiamo infatti messo risorse sia per il servizio, sia per gli investimenti, ma a fronte dell'impegno della Regione non si è evidenziato un uguale impegno di Trenitalia e il mese di settembre ha fatto registrare molte soppressioni e molti ritardi, pulizia scadente per questo abbiamo ritenuto di dare due mensilità di libera circolazione agli abbonati della nostra regione".

Trenitalia si è opposta fino all’ultimo ai due mesi di bonus, ma alla fine ha dovuto cedere e di questo diamo atto all’Ass.re Vesco che ha molto insistito su questo punto.

Le altre proposte dei pendolari e dei consumatori
Nel corso dell’incontro con cui l’Ass. Vesco ha consultato sul tema dei rimborsi i pendolari insieme con le associazioni di consumatori, sono emerse alcune proposte che sono state in parte inserite e che potranno essere lo spunto per nuovi progetti di miglioramento del servizio:

Nuove tecnologie
Da tutti è arrivata la richiesta di non investire su tecnologie vecchie, non integrabili tra loro. La nostra richiesta è stata di adottare dispositivi flessibili e facilmente riconvertibili in base alle necessità, collegati in rete e multifunzione, oltre che studiati per essere difficilmente vandalizzabili.

Rilevazione priorità e soddisfazione degli utenti
Attivare un progetto per la rilevazione delle priorità e della soddisfazione dell’utenza svolto da organismi indipendenti (es.: Università, dip. Trasporti) in collaborazione con le associazioni di utenti e consumatori.

Estensione del sistema di Infomobilità
Per avere sul telefonino o PC portatile in tempo reale informazioni via internet su linee e treni disponibili nella zona in cui ci si trova (es.: servizio Google Maps). Questo servizio è attualmente attivo solo nell’area di Genova e solo per gli autobus urbani.

Promozione dell’intermodalità bici-treno
Reperimento e attrezzatura di spazi per il ricovero e parcheggio delle biciclette nei pressi delle stazioni.

Riattivazione del servizio sms per avvisare gli utenti dei ritardi

Su questi punti l’Ass. ha risposto positivamente e ci aspettiamo nei prossimi mesi l’attivazione di appositi tavoli tecnici che definiscano meglio tempi e contenuti.

A partire dalla prossima settimana verrà data la più ampia comunicazione dei rimborsi sia sul sito di Trenitalia, sia su quello della Regione Liguria, dove, oltre a essere indicate tutte le modalità da seguire, sarà possibile scaricare il modulo di richiesta da presentare alle biglietterie.

sabato 27 dicembre 2008

Sparita l’IC Pass, arriva la “Carta Tutto Treno Liguria” che, unita all’abbonamento regionale, dà accesso libero a tutti i tipi di treno.

Sparita l’IC Pass, arriva la Carta Tutto Treno Liguria che, unita all’abbonamento regionale, dà accesso libero a tutti i tipi di treno. Costo: 150 euro annui sotto i 100 km e 250 euro annui da 100 km in su. La Regione mette risorse proprie per 600.000 euro.

Si è svolta il giorno 23 dicembre la prevista riunione presso la Regione Liguria sulle novità che si prospettano, a partire dal 1 gennaio 2009, per i pendolari “ferroviari”. Presenti l’Assessore Vesco, il direttore Regionale di Trenitalia, dott. Roggero, rappresentanze dei Pendolari Liguri e dell’Acquese, delle Associazioni dei Consumatori e delle Organizzazioni Sindacali dei trasporti.

Grande apprensione, come si sa, sta causando la notizia che non sarà più possibile utilizzare i treni regionali per i possessori di abbonamenti IC, così come non sarà più possibile acquistare le tessere IC Pass, già sospese dalla vendita. Dovremo dunque acquistare, eventualmente, due abbonamenti?

La risposta è no, ma in effetti lo abbiamo rischiato abbastanza seriamente, ed è stato solo grazie ad una soluzione trovata in extremis che si è potuto evitare il peggio.

La soluzione trovata è la Carta Tutto Treno Liguria ossia una card da acquistare separatamente e che darà libero accesso a tutti i tipi di treno ai possessori di abbonamenti regionali e interregionali. Avrà validità annuale, il costo sarà di 150 euro per tratte sotto i 100 km e di 250 euro per tratte superiori.

Ecco quanto dice l’Ass. Vesco nel Comunicato stampa che ufficializza l’accordo: “Dopo una lunga trattativa, oggi abbiamo infine raggiunto un accordo con Trenitalia sulla base di un intervento della Regione che ha messo a disposizione circa 600.000 euro per garantire ai nostri abbonati la possibilità di usufruire di tutti i tipi di treno a un prezzo ragionevole”.

“Dal 31 dicembre sarà quindi disponibile nelle biglietterie il titolo di viaggio Carta Tutto Treno Liguria. Questa tessera, con validità dal 1 gennaio 2009, consentirà ai cittadini residenti in Liguria e possessori di abbonamento a tariffa regionale e sovraregionale, sia mensile che annuale, di accedere anche ai treni classificati Eurostar City, InterCity e InterCity-plus”.

“Il nuovo titolo, della validità di 12 mesi, riporterà il nome del titolare, sarà venduto al prezzo di 150 euro per i percorsi fino a 100 Km e 250 euro per quelli superiori, con origine o destinazione del viaggio in regione Liguria; sarà valido per il percorso per cui è stato emesso l’abbonamento regionale a cui è abbinato, e sarà disponibile solo per la seconda classe”.
“La Carta Tutto Treno Liguria sostituirà le tessere IC Pass, sia semestrali che annuali, che non verranno quindi più distribuite, e le Carte di ammissione. Le attuali carte IC Pass mantengono comunque la validità per accedere ai servizi Intercity ed Eurostar City fino alla loro naturale scadenza, e quindi anche oltre il 31 dicembre 2008”.

“Abbiamo inoltre raggiunto un accordo a favore dei pendolari che hanno necessità di muoversi su tratte regionali o sovraregionali solo per pochi mesi e non avrebbero quindi convenienza ad acquistare la Carta Tutto Treno. Per chi si trova in queste condizioni sarà possibile infatti sottoscrivere l’abbonamento mensile InterCity o Eurostar City e, con l’onere aggiuntivo del 5% su tali abbonamenti, utilizzare anche convogli regionali”.


Avendo un costo fisso, i maggiori beneficiati da questa soluzione sono coloro che compiono distanze lunghe, ossia coloro che potenzialmente sono più propensi ad usare l’IC rispetto ai treni regionali.

L’aumento dei costi totali di trasporto, rispetto all’oggi, c’è indubbiamente, e va dal 5-7% nelle tratte tra la Spezia e Savona fino al 10% circa nella tratta tra Genova e Milano, ma questa proposta è decisamente migliorativa rispetto a quella fatta da Trenitalia in prima battuta. Tale proposta, da noi fortemente contestata durante la riunione del 23 dicembre, prevedeva infatti aumenti che arrivavano, in alcuni casi, a superare il 70% rispetto all’attuale combinazione abbonamento regionale + IC Pass!

Qualche esempio?

Tratta La Spezia – Genova Brignole: attualmente con mensile regionale e IC Pass annuale si pagano 78,1 euro, e si ha diritto al bonus in caso la Regione, come negli ultimi anni, lo conceda.
Con la prima proposta di Trenitalia si sarebbero pagati 106,05 euro (abbonamento IC + regionali) oppure 115,71 euro (ESCity+regionali), con un aumento, rispettivamente, del 35,78% e del 48,28%, e non si avrebbe avuto diritto al bonus, dato che non si acquistava un abbonamento regionale.
Con la Carta Tutto Treno Liguria, sommando il costo del mensile regionale alla quota mensile della nuova card (12,5 euro) si pagheranno 82 euro al mese, con un aumento del 5% rispetto al costo totale attuale.

Tratta Chiavari-Genova Brignole: attualmente con mensile regionale e IC Pass annuale si pagano 58,1 euro, e si ha diritto al bonus. Con la prima proposta di Trenitalia si sarebbero pagati 70,35 euro (abbonamento IC + regionali) oppure 76,86 euro (ESCity+regionali), con un aumento, rispettivamente, del 21% e del 32,28%, e non si sarebbe avuto diritto al bonus, dato che non si acquistava un abbonamento regionale.
Con la Carta Tutto Treno Liguria, sommando il costo del mensile regionale alla quota mensile della nuova card (12,5 euro) si pagheranno 62 euro al mese, con un aumento del 6,7% rispetto al costo totale attuale.

Tratta Savona – Genova Brignole: attualmente con mensile regionale e IC Pass annuale si pagano 64,1 euro, e si ha diritto al bonus. Con la prima proposta di Trenitalia si pagheranno 77,7 euro (abbonamento IC + regionali) con un aumento del 21,21% e non si avrà diritto al bonus, dato che non si acquista un abbonamento regionale.
Con la Carta Tutto Treno Liguria, sommando il costo del mensile regionale alla quota mensile della nuova card (12,5 euro) si pagheranno 68 euro al mese, con un aumento del 6% rispetto al costo totale attuale.

Tratta Genova Brignole – Milano: attualmente con la tariffa 21 + carta di ammissione IC si spendono 93,4 euro e con la tariffa 40 più carta di ammissione se ne spendono 101,6. Con la prima proposta di Trenitalia (abbonamento IC + regionali) se ne sarebbero spesi 145,95, con un aumento del 56,26% nel primo caso e del 43,65% nel secondo.Con la Carta Tutto Treno Liguria, sommando il costo del mensile regionale alla quota mensile della nuova card (20,8 euro) si pagheranno 111 euro (+9,25%), usando però solo la tariffa 40, non essendo più possibile usare la tariffa 21.

Tratta Genova Brignole – Alessandria: attualmente con la tariffa 21 + carta di ammissione IC si spendono 62 euro e con la tariffa 40 più carta di ammissione se ne spendono 67,4. Con la prima proposta di Trenitalia (abbonamento IC + regionali) se ne sarebbero spesi 98,7, con un aumento del 59,19% nel primo caso e del 46,43% nel secondo. Se poi si fosse voluti passare all’abbonamento ESCity+ regionali, si sarebbero dovuti sborsare 107,73, con un aumento del 73,75% nel primo caso e del 59,83% nel secondo!!!!

Con la Carta Tutto Treno Liguria, sommando il costo del mensile regionale alla quota mensile della nuova card (12,5euro) si pagheranno 71,9 euro (+6,67%). Anche in questo caso rimane solo la tariffa 40 che si può usare con la nuova card.


In fondo a questa comunicazione potete consultare la tabella con tutte le varianti tariffarie messe in campo. Quella ottenuta alla fine, dopo una difficile trattativa con Trenitalia, appare indubbiamente molto migliorativa rispetto all’ipotesi di partenza.

La soluzione ottenuta alla fine, dopo una difficile trattativa con Trenitalia, appare indubbiamente molto migliorativa rispetto all’ipotesi di partenza.

La Carta Tutto Treno Liguria appare un buon compromesso, anche se, certo, questo aumento non viene giustificato (come i precedenti, del resto) da un miglioramento del servizio, ma con la necessità di reperire risorse attualmente, a detta di Trenitalia, assai scarse e insufficienti a garantire il servizio stesso, tanto che sul nuovo orario cartaceo campeggia la frase “Gli orari (…) potranno subire variazioni significative anche in relazione alla definizione e alla gestione dei contratti di servizio con lo Stato e le Regioni.”

Non ci sono risorse, lamenta Roggero, e cita l’ormai inevitabile confronto con gli altri paesi europei dove il contributo statale per passeggero è molto più alto (e anche la qualità dei servizi, aggiungiamo noi).

Trenitalia tende sempre più a distinguere, oramai, servizi pubblici da servizi commerciali, che, badate bene, sono visti in una logica di concorrenza gli uni con gli altri. Peccato che non siano servizi comparabili, in quanti gli uni (regionali) hanno la vocazione a servire un territorio, anche i suoi centri minori, mentre gli altri dovrebbero servire da collegamento tra i centri di maggiore importanza, quindi non si vede proprio la ragione di una loro competizione, salvo che non si voglia desertificare tout-court la media e breve percorrenza e scaricare il problema sui singoli cittadini, che, se se lo potranno permettere, torneranno ad usare l’autovettura.

Lo Stato ha stanziato circa 480 milioni per ciascuno dei prossimi tre anni: cifra inferiore a quella richiesta, (resta sul tappeto il problema dell’acquisto dei rotabili, che con queste somme non si possono evidentemente mettere in conto) e tuttavia vitale perché si possa stipulare il nuovo Contratto di Servizio.

Ecco, appunto, il Contratto di Servizio: i Pendolari presenti (Liguri, Acquesi), e con essi le Associazioni dei Consumatori (Federconsumatori, Adiconsum, MDC, Assoutenti tra le altre) hanno chiesto di poter partecipare al processo di definizione del Contratto di Servizio che impegnerà a gennaio la Regione Liguria e Trenitalia, per inserire quei parametri qualitativi che oggi sono carenti: diminuzione dei tempi di percorrenza, aumento dei passeggeri trasportati, sistema sanzionatorio, monitoraggio della sua applicazione, tanto per fare degli esempi.

L’Assessore Vesco ha manifestato sensibilità e disponibilità al confronto, fattore importantissimo per arrivare ad un documento che contenga al suo interno istanze provenienti direttamente da chi usufruisce del servizio di trasporto pubblico.Nel frattempo era però necessario trovare una risposta concreta ai bisogni di quelle migliaia di cittadini che ogni giorno si rivolgono alla ferrovie come mezzo di trasporto e si sarebbero trovati a pagare aumenti molto consistenti a fronte di un servizio che, nella migliore delle ipotesi, resterà tale e quale, ossia largamente insoddisfacente.La Carta Tutto Treno Liguria è una prima risposta, che speriamo preluda ad una sempre maggiore integrazione tariffaria: ora, su rotaia, ma in prospettiva su tutti i mezzi pubblici.Concludo ringraziando la Regione Liguria e l’Ass. Vesco in particolare, insieme ai suoi collaboratori, le altre Associazioni di Pendolari, le Associazioni dei Consumatori, le Organizzazioni Sindacali presenti al tavolo e, si, anche Trenitalia per il lavoro fatto, con l’augurio di un 2009 pieno di speranza e di rinnovata fiducia nel futuro, un 2009 in cui si pongano le basi per il superamento dell’attuale, difficile, situazione socio-economica e per il recupero di una dimensione finalmente più sociale e solidale, capace di guardare, davvero, al bene comune.

domenica 23 novembre 2008

Bene la proroga dell’abbonamento: e ora occorre pensare al futuro

La recente presa di posizione della Regione Liguria, che a fronte del rifiuto di Trenitalia di corrispondere ai pendolari abbonati il bonus per i disservizi del 2007 ha esteso ex lege di un mese la validità dell’abbonamento (solo per coloro, lo ricordiamo, che possono esibire un annuale o 4 mensili del 2007) è la conseguenza di un lungo braccio di ferro che ha il suo fulcro nel reperimento delle risorse necessarie per garantire il trasporto pubblico.

Bene ha fatto la Regione, a nostro parere, a muoversi con decisione e tempestività a fronte di una continua tattica delatoria che, lo si è scoperto poi, mirava unicamente a tenere in ostaggio il bonus in cambio della sottoscrizione, alle condizioni richieste, del nuovo e ben più oneroso contratto di servizio a catalogo.

Il bonus, lo ricordiamo, proviene dalle sanzioni dovute da Trenitalia alla Regione (cioè a noi) per i disservizi del 2007: giustamente sia Burlando, sia Vesco fanno rilevare che questi soldi non c’entrano nulla con il rinnovo del CdS, perché si riferiscono ad un periodo chiuso e vanno comunque corrisposti, nel modo in cui dispone la Regione.

E’ dunque Trenitalia, ancora una volta, ad essere inadempiente, e a voltare le spalle a tutti i pendolari. Se la Regione non avesse agito in questo modo, sarebbe venuta meno a quanto da lei stessa deliberato.

Se si parla di ritardi, per inciso, si potrebbero allora ricordare i nuovi treni mai arrivati, oppure le stazioni mai davvero ammodernate, nonostante tante promesse. Gli stessi treni da poco revampizzati presentano già, in alcuni casi, i segni dell’incuria: porte rotte, bagni inagibili, graffiti (che però non sembrano tanto vecchi, nonostante la promessa fatta di pulizia radicale).

Risorse, chi deve metterle?
A livello nazionale sono richiesti circa 400 milioni di euro solo per mantenere l’attuale livello di servizio. Posto che la cifra sia congrua, è certo lo Stato che deve attivarsi per fornire questi denari, in quanto le Regioni come si sa hanno la delega per il TPL ma quanto alle risorse dipendono in gran parte dallo Stato centrale, che effettua i relativi trasferimenti.
E’ necessario quindi che continui e si intensifichi il pressing sul Governo da parte delle Regioni perché vengano fornite le risorse di base per poter siglare i nuovi CdS e riportare, nel breve periodo, la situazione a livelli di normalità: i pendolari devono poter contare su un’offerta di trasporti stabile nel tempo, perché spesso in base a tale offerta si costruiscono vite e ritmi lavorativi.

L’Authority
La sigla del nuovo Contratto di Servizio deve coincidere tuttavia con l’inizio di un percorso che porti finalmente alla creazione di un’unica gestione del TPL a livello regionale, come già era stato prefigurato, e questo per due buone ragioni: per ottimizzare costi e benefici, data la situazione difficile delle pubbliche finanze, e per avere finalmente una regia unica che metta i diversi mezzi di trasporto pubblico in sinergia, e non in concorrenza tra di loro, come avviene oggi in molti casi. La concorrenza è con il mezzo privato, semmai, ma farla tra treno e autobus o tra treno e metropolitana è davvero uno spreco che non ci possiamo permettere.

Per questo è necessario creare un organismo che possa realizzare quell’integrazione modale e tariffaria che segnerebbe finalmente il decollo del TPL e porterebbe ai cittadini indubbi benefici di natura economica, ambientale e di qualità della vita.

Forum del Trasporto Pubblico Locale
Una ulteriore proposta che ci sentiamo di avanzare è quella di allargare il tavolo regionale al tema del TPL nel suo complesso, ed estendere la riflessione tra enti pubblici, pendolari, associazioni dei consumatori, lavoratori del tpl e aziende di trasporto e approdare ad una visione globale e condivisa, il più possibile, che tenga insieme le ragioni dell’utenza e quelle della gestione del servizio.

Le gare
Questo CdS che verrà firmato dovrebbe essere, a nostro avviso, l’ultimo fatto in assenza di una gara a pubblica evidenza. Ora, il problema che le gare pongono è dovuto soprattutto alla necessità di acquistare il nuovo materiale rotabile, vuoi per il costo, vuoi per i tempi occorrenti alla fornitura.
Vi sono due possibili modi di affrontare la questione: il primo prevede che sia la Regione ad acquistare i nuovi rotabili, fornendoli poi al vincitore della gara (in questo caso occorre poter disporre di somme considerevoli, come si può immaginare, ad oggi non facilmente reperibili); il secondo chiede al vincitore della gara di acquistare i treni, e in questo caso la durata del contratto deve tenere conto della durata dell’ammortamento, quindi in questo caso si profila una durata più lunga del contratto stesso. Quale sia la scelta migliore, lo lascio decidere agli esperti: l’auspicio è che si decida al più presto, e si dia inizio alle procedure per arrivare entro un anno alla definizione della gara stessa. Sarà la Regione, a questo punto, a scrivere un nuovo Contatto di Servizio che costituirà la base di richieste ai gestori in gara, e sarà dunque possibile fissare criteri e parametri di quantità e qualità del servizio, premi e penali.

Questo è, ce ne rendiamo conto, un passaggio assai delicato: le gare di per sé non garantiscono una scelta ottimale, se non vengono accuratamente preparate e regolamentate. Penso però che occorra comunque definire dei criteri per permettere al pubblico di scegliere i gestori migliori, in grado di fornire un buon servizio a dei costi equi per la collettività. Questo mi sembra un principio valido in generale, e non solo nei trasporti.
Il pubblico ha in questo caso il ruolo fondamentale di arbitro e di controllore, il criterio dev’essere unicamente la valutazione delle offerte in funzione della qualità proposta (qualità definita insieme con gli utenti) e del costo stimato.

Patto per il Trasporto Pubblico
In questo periodo di grave crisi economica, la ripresa di una seria politica di sviluppo del TPL porterebbe, ne siamo sicuri, molti vantaggi:

  • sviluppo industriale e conseguente aumento dei posti di lavoro in tale settore
  • risparmio alle famiglie sui costi di trasporto (il rapporto del costo di trasporto con mezzo privato e costo di trasporto con mezzo pubblico è circa di 4 a 1)
  • miglioramento della qualità dell’aria nei centri urbani
  • diminuzione della congestione del traffico e migliore qualità della vita
  • aumento della sicurezza e diminuzione degli incidenti stradali (secondo l’Istat per l'anno 2007, la stima dei costi sociali dovuti a incidenti stradali e' pari a 30,386 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil dello stesso anno).


Per ottenere questi vantaggi tutti gli Enti sono chiamati a dare il loro contributo:

  • Lo Stato, che deve garantire risorse straordinarie e permanenti, strutturali, al comparto del TPL
  • Le Regioni, che devono impegnarsi a gestire il TPL in modo integrato promuovendo le Authority per mettere in sinergia tutte le aziende di trasporto locale e fornire risorse aggiuntive
  • Le Provincie, che all’interno dell’Autority organizzano i servizi locali e gestiscono le infrastrutture viarie
  • I Comuni, tramite i vari strumenti urbanistici di cui dispongono (PUT, PUM, PUC, ecc.)

Il TPL può essere una grande occasione di sviluppo economico, e un aiuto concreto per migliaia di cittadini alle prese con un crescente costo della vita: per questo ci impegneremo per la sua realizzazione.

venerdì 21 novembre 2008

Trenitalia non paga la penale e la Regione proroga gli abbonamenti

Atto d’imperio della Regione Liguria. L’assessore Vesco:
«I pendolari multati vengano da noi; ricorreremo alle vie legali»

Atto di forza della Regione Liguria contro Trenitalia, accusata di non rispettare gli accordi sui rimborsi ai pendolari per i disservizi: la giunta ha deliberato una proroga di un mese degli abbonamenti ferroviari annuali e un mese di abbonamento gratuito a chi usa tagliandi mensili.

Il presidente, Claudio Burlando, spiega: «l’atto di forza era l’unico modo per non fare pagare ai pendolari le mancanze di Trenitalia». «Se Trenitalia non accetta e fa lo stesso le multe ai pendolari che viaggiano con i tagliandi scaduti allora passiamo alle vie legali» ha aggiunto l’assessore Enrico Vesco, ideatore della mossa con cui la Regione dà titolo giuridico agli abbonamenti scaduti.

La società ferroviaria, ha spiegato Vesco, deve pagare una penale di 511.000 euro per i disservizi del 2007 (ritardi, soppressioni, sporcizia). La Regione usa quei soldi per rimbosare i viaggiatori: «ma Trenitalia, nonostante le nostre proteste, non ha reso disponibili i moduli per i viaggiatori - ha detto l’assessore - È un ricatto sulla testa dei pendolari e una intidimazione perché non abbiamo ancora firmato il nuovo contratto di servizio, che siamo pronti a siglare se arrivano i fondi statali».

L’assessore ha quindi spiegato il meccanismo per viaggiare con i tagliandi scaduti. Chi ha l’ abbonamento annuale può viaggiare anche il mese successivo alla scadenza, portandosi dietro anche l’abbonamento annuale del 2007 oppure quattro tagliandi mensili. Chi usa l’abbonamento mensile, può salire in treno senza tagliando a dicembre portandosi appresso l’abbonamento del mese di novembre e altri quattro abbonamenti mensili del 2007.

Burlando ha spiegato che «le multe che Trenitalia deve pagare riguardano un disservizio pregresso, una pratica già chiusa, per cui la società non può rifiutarsi di pagare».

L’assessore Vesco ha aggiunto che non è corretto mischiare i rimborsi dovuti con la questione del contratto di servizio: «sono due cose diverse, i disservizi si sono verificati nel 2007. Trenitalia vuole il braccio di ferro ma sta giocando con la pazienza dei cittadini».

«La società vuole costringerci a rivedere gli importi per il rinnovo del contratto - ha concluso Vesco - ma noi dipendiamo dallo Stato, che ha annunciato 500 milioni di fondi per le Regioni (rpt le Regioni), poi 400, mentre noi ne chiedevamo 800».

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