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domenica 17 febbraio 2008

Preoccupazione dei Sindaci dell'entroterra di Genova circa i possibili tagli al trasporto ferroviario

Mi giungono voci sempre più insistenti e preoccupate dai pendolari della linea di Mignanego e Ronco Scrivia, dove, secondo le prime indiscrezioni, verrebbero soppressi a partire dal 1 aprile treni ritenuti vitali per molti pendolari. Ci riferiamo in particolare a due treni del primo mattino, che partono da Ronco Scrivia rispettivamente alle 4.41 (R 11201) e alle 5.47 (R 6103) , e sono utilizzati dai lavoratori diretti a Genova, in particolare da quelli del primo turno mattutino. I due treni partono da Ronco e fermano in tutte le stazioni della linea (Borgo Fornari, Busalla, Piano Orizzontale, Pontedecimo, Bolzaneto, Rivarolo, Sampierdarena, Principe), raccogliendo molti pendolari. A Busalla è anche in corso una raccolta di firme per chiedere che questi treni non siano soppressi, perché davvero sono necessari per centinaia di persone che devono recarsi al lavoro e verrebbero messi in serie difficoltà da questa decisione.

Anche i sindaci dei Comuni di Mignanego e di Isola del Cantone hanno inviato preoccupate richieste di chiarimenti in proposito a Trenitalia, alla Regione Liguria, ai colleghi dei Comuni limitrofi, alle associazioni dei Pendolari.

Ecco quanto scrive in proposito il Sindaco di Mignanego, Michele Malfatti:

“Oggetto: Soppressione corse pendolari.

Abbiamo appreso nei giorni scorsi, con molta preoccupazione, l’intenzione di Trenitalia di sopprimere alcune corse sulla linea Busalla – Isola del Cantone a partire dal prossimo mese di aprile.
Le corse oggetto della possibile riduzione sarebbero tutte concentrate nelle prime ore del mattino ed in tarda serata, orari fondamentali per i pendolari che per ragioni di lavoro o studio usano il mezzo pubblico e che sono già pesantemente penalizzati.

Con la presente siamo a richiedere chiarimenti in merito e, nell’eventualità che tale informazione fosse fondata, chiediamo con forza che non venga abolita alcuna corsa che collega Genova con l’entroterra.

Ribadiamo quanto già espresso a più riprese ed in sedi diverse come il trasporto pubblico, sia esso su rotaia o su gomma, risulti fondamentale per la sopravvivenza dell’entroterra i cui Cittadini affrontano quotidiane difficoltà e sacrifici per gli spostamenti verso la città.

In attesa di un pronto riscontro, porgiamo distinti saluti.”

A cui fa eco il Sindaco di Isola del Cantone, Giulio Assale:

“Abbiamo ricevuto e letto con preoccupazione la comunicazione del Sindaco di Mignanego dott. Malfatti, avente per oggetto soppressione corse pendolari.
Sollecitiamo a nostra volta un chiarimento urgente in merito alla questione.
Ci dichiariamo fin d’ora disponibili ad ogni possibile incontro e porgiamo distinti saluti.”

Pare evidente come si renda sempre più urgente la riunione del tavolo tecnico allargato, come già in passato, agli Amministratori Pubblici, per discutere sui provvedimenti in materia ed in particolare sul rinnovo del Contratto di Servizio, che sia in grado di assicurare le risorse necessarie, almeno, al mantenimento degli attuali livelli minimi di servizio.


Precisazione
Per finire, una piccola ma doverosa precisazione. Nell’ultima comunicazione abbiamo denunciato il caso del nostro amico di Rapallo che, avendo comprato un abbonamento su Internet, ha scoperto di non poter usare quel titolo di viaggio per salire su IC, EC, ecc., pur avendo l’IC Pass, e a dover subire una multa per essere salito su di un IC. Tale notizia, che comprensibilmente ha suscitato l’interesse della stampa, è stata riportata in bella evidenza su alcuni quotidiani e siti di informazione e, nel riportare la notizia, in un caso è scappata una piccola imprecisione, che il nostro amico mi ha pregato giustamente di rettificare, per dovere di cronaca. La multa che gli è stata comminata non era di 50 euro, ma di 1,8 euro: forse lo stesso controllore, comprensibilmente imbarazzato di dover multare un pendolare abbonato che si era fidato della novità (ricordiamo, l’abbonamento via Internet), ha applicato il minimo della “pena” possibile…Tra l’altro, facendo l’abbonamento via Internet e stampandoselo in proprio non si ha nessuno sconto: costa proprio come quello fatto in stazione, ma “vale” di meno. Anche per questo, ribadiamo, no alla chiusura delle biglietterie.

Preoccupazione dei Sindaci dell'entroterra di Genova circa i possibili tagli al trasporto ferroviario

Mi giungono voci sempre più insistenti e preoccupate dai pendolari della linea di Mignanego e Ronco Scrivia, dove, secondo le prime indiscrezioni, verrebbero soppressi a partire dal 1 aprile treni ritenuti vitali per molti pendolari. Ci riferiamo in particolare a due treni del primo mattino, che partono da Ronco Scrivia rispettivamente alle 4.41 (R 11201) e alle 5.47 (R 6103) , e sono utilizzati dai lavoratori diretti a Genova, in particolare da quelli del primo turno mattutino. I due treni partono da Ronco e fermano in tutte le stazioni della linea (Borgo Fornari, Busalla, Piano Orizzontale, Pontedecimo, Bolzaneto, Rivarolo, Sampierdarena, Principe), raccogliendo molti pendolari. A Busalla è anche in corso una raccolta di firme per chiedere che questi treni non siano soppressi, perché davvero sono necessari per centinaia di persone che devono recarsi al lavoro e verrebbero messi in serie difficoltà da questa decisione.

Anche i sindaci dei Comuni di Mignanego e di Isola del Cantone hanno inviato preoccupate richieste di chiarimenti in proposito a Trenitalia, alla Regione Liguria, ai colleghi dei Comuni limitrofi, alle associazioni dei Pendolari.

Ecco quanto scrive in proposito il Sindaco di Mignanego, Michele Malfatti:

“Oggetto: Soppressione corse pendolari.

Abbiamo appreso nei giorni scorsi, con molta preoccupazione, l’intenzione di Trenitalia di sopprimere alcune corse sulla linea Busalla – Isola del Cantone a partire dal prossimo mese di aprile.
Le corse oggetto della possibile riduzione sarebbero tutte concentrate nelle prime ore del mattino ed in tarda serata, orari fondamentali per i pendolari che per ragioni di lavoro o studio usano il mezzo pubblico e che sono già pesantemente penalizzati.

Con la presente siamo a richiedere chiarimenti in merito e, nell’eventualità che tale informazione fosse fondata, chiediamo con forza che non venga abolita alcuna corsa che collega Genova con l’entroterra.

Ribadiamo quanto già espresso a più riprese ed in sedi diverse come il trasporto pubblico, sia esso su rotaia o su gomma, risulti fondamentale per la sopravvivenza dell’entroterra i cui Cittadini affrontano quotidiane difficoltà e sacrifici per gli spostamenti verso la città.

In attesa di un pronto riscontro, porgiamo distinti saluti.”

A cui fa eco il Sindaco di Isola del Cantone, Giulio Assale:

“Abbiamo ricevuto e letto con preoccupazione la comunicazione del Sindaco di Mignanego dott. Malfatti, avente per oggetto soppressione corse pendolari.
Sollecitiamo a nostra volta un chiarimento urgente in merito alla questione.
Ci dichiariamo fin d’ora disponibili ad ogni possibile incontro e porgiamo distinti saluti.”

Pare evidente come si renda sempre più urgente la riunione del tavolo tecnico allargato, come già in passato, agli Amministratori Pubblici, per discutere sui provvedimenti in materia ed in particolare sul rinnovo del Contratto di Servizio, che sia in grado di assicurare le risorse necessarie, almeno, al mantenimento degli attuali livelli minimi di servizio.


Precisazione
Per finire, una piccola ma doverosa precisazione. Nell’ultima comunicazione abbiamo denunciato il caso del nostro amico di Rapallo che, avendo comprato un abbonamento su Internet, ha scoperto di non poter usare quel titolo di viaggio per salire su IC, EC, ecc., pur avendo l’IC Pass, e a dover subire una multa per essere salito su di un IC. Tale notizia, che comprensibilmente ha suscitato l’interesse della stampa, è stata riportata in bella evidenza su alcuni quotidiani e siti di informazione e, nel riportare la notizia, in un caso è scappata una piccola imprecisione, che il nostro amico mi ha pregato giustamente di rettificare, per dovere di cronaca. La multa che gli è stata comminata non era di 50 euro, ma di 1,8 euro: forse lo stesso controllore, comprensibilmente imbarazzato di dover multare un pendolare abbonato che si era fidato della novità (ricordiamo, l’abbonamento via Internet), ha applicato il minimo della “pena” possibile…Tra l’altro, facendo l’abbonamento via Internet e stampandoselo in proprio non si ha nessuno sconto: costa proprio come quello fatto in stazione, ma “vale” di meno. Anche per questo, ribadiamo, no alla chiusura delle biglietterie.

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