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giovedì 19 marzo 2009

Volantinaggio a Principe

Giovedì 20 marzo, dalle 8 alle 10 volantinaggio a Principe insieme a Silp e Federconsumatori contro la delocalizzazione del posto di polizia ferroviaria e contro la chiusura della sala d'aspetto della stazione.

Intanto filtrano le indiscrezioni sulla prossima ristrutturazione del più importante scalo genovese...

INIZIA L’ATTESO RESTYLING DELLA STAZIONE PRINCIPE: DIVENTERA’ UNA SALA BINGO!

Si informa la spettabile clientela che, allo scopo di garantire un servizio più in linea con gli obiettivi del Gruppo FS e in particolare della Società Grandi Stazioni spa, nei prossimi giorni verranno adottati una serie di straordinarie innovazioni:

  • La sala d’aspetto verrà sostituita da un più moderno ed efficiente fitness-centre dove, a condizioni economiche particolarmente favorevoli, i passeggeri (invece che oziare in attesa del loro treno) potranno allenarsi a correre sui tapis roulant e saranno così in grado di correre agilmente da un marciapiede all’altro alla ricerca del primo treno utile, rendendo tra l’altro inutili i costosi display indicanti arrivi e partenze dei treni stessi;
  • Il posto di polizia ferroviaria verrà spostato in una zona interna in modo da non dare troppo nell’occhio e nel locale liberato verrà installata una rivendita di articoli per l’autodifesa, come ad esempio spray al peperoncino e portachiavi con sirena, efficacissimi, come è noto, a spaventare aggressori e scippatori vari. Presso la rivendita sarà inoltre possibile presentare domanda di ammissione per partecipare alle ronde che l’associazione di volontari “Lex & Order” sta organizzando nei dintorni della stazione (portare certificato di sana e robusta anti-Costituzione);
  • Gli annunci vocali su arrivi e partenze dei treni, giudicati troppo invasivi dagli inserzionisti pubblicitari, saranno definitivamente aboliti anche perché l’eccessivo pessimismo dovuto ai continui annunci di ritardi e soppressioni guasta il clima di ottimismo e fiducia necessario al buon andamento delle vendite. Al posto degli annunci verranno di conseguenza “passati” unicamente messaggi pubblicitari 24 ore su 24, anche per risollevare il morale della popolazione e spingere la crescita dei consumi, pilastro su cui si basa la ripresa economica dell’Italia;
  • Ogni passeggero per poter accedere alla stazione, tanto in ingresso come in uscita, dovrà dimostrare di aver acquistato nelle due ore immediatamente precedenti il controllo almeno 3 dei prodotti reclamizzati dagli sponsor, pena multa di 200 euro e periodo di rieducazione incatenato a breve distanza presso uno dei monitor pubblicitari;
  • Ogni passeggero che entra in stazione o vi sbarca da un treno dovrà visitare obbligatoriamente tutti gli esercizi commerciali dell’Outlet Principe e nel caso non effettui nessun acquisto verrà pubblicamente diffidato dal continuare a minare la ripresa economica del Paese. Seguirà il periodo di rieducazione all’acquisto presso uno dei monitor pubblicitari;
  • Le biglietterie verranno sostituite da più pratiche e moderne slot-machines che erogheranno biglietti gratta e vinci. Gli utenti più fortunati potranno scegliere la destinazione, il giorno e l’ora del loro viaggio. Gli altri pagheranno multe salatissime e andranno dove capita;
  • Le operazioni di restyling si concluderanno con la trasformazione dell’ormai vetusta e obsoleta stazione in prestigiosa e modernissima sala bingo, che sarà dotata di tavoli da roulettes, baccarat, l’immancabile chemin de fer e, vero fiore all’occhiello della struttura, la splendida sala scommesse dove si potrà puntare sul ritardo accumulato dai vari treni e vincere prestigiosi viaggi su treni regionali di seconda classe. Siamo certi che queste e altre novità che stiamo studiando per voi riceveranno un vasto consenso e non porteranno eccessivi sconvolgimenti presso l’utenza, anche perché è noto che prendere il treno è già oggi un vero azzardo!!!

Abbiamo voluto scherzarci su, ma l’ipotesi di chiusura della sala d’aspetto e di delocalizzazione del posto di polizia sono concrete: non possiamo accettare questo continuo smantellamento di servizi essenziali al buon funzionamento del trasporto ferroviario e il prevalere di interessi commerciali e dei privati rispetto alle esigenze della popolazione, per questo chiediamo che si ponga fine alla svendita degli spazi delle stazioni e si intervenga seriamente per la tutela degli utenti del servizio ferroviario. Ci rivolgiamo alle Amministrazioni locali e nazionali, ai Deputati e Senatori che portino al massimo livello le nostre istanze e blocchino il processo in atto che vede lo svilimento delle funzioni connesse al servizio ferroviario.

BUON VIAGGIO e SOPRATTUTTO…BUONA FORTUNA!



venerdì 13 febbraio 2009

Trenitalia chiama la Polizia per sanzionare i pendolari che aderiscono allo sciopero bianco

Comunicato stampa del Comitato Spontaneo Pendolari Torino-Milano

Giungono alcune segnalazioni di pendolari fermati dalla Polizia Ferroviaria, chiamata dal personale della Trenitalia per essere sanzionati perché aderiscono allo sciopero bianco del mese di febbraio. E’ accaduto alla stazione Centrale di Milano il 12 febbraio dove all’arrivo di un treno proveniente da Novara un pendolare è stato fermato da 6 agenti in divisa, chiamati dal personale delle ferrovie, perché pur essendo in regola con l’abbonamento, si era rifiutato a bordo di esibirlo per i motivi gia ampiamente documentati dai comitati aderenti alla pacifica protesta in corso. Riteniamo molto grave quanto accaduto, ma soprattutto grave il fatto che il ferroviere abbia trascritto i dati personali del pendolare su un semplice foglio di carta e se le sia portati via senza rilasciare nessun verbale al passeggero il quale su richiesta degli agenti aveva dimostrato di essere in regola con il documento di viaggio.

lunedì 1 dicembre 2008

La sicurezza sui treni non si garantisce facendo viaggiare gratis le Forze dell’Ordine

Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure - Coordinamento dei Pendolari Liguri - Federconsumatori Liguria – Altroconsumo – Confconsumatori - Movimento Consumatori – Adoc - Sportello del Consumatore

Parlare di sicurezza in termini generici e senza ulteriori specifiche è sempre di grande effetto mediatico. Tutti concordano quando si propongono misure a tutela della sicurezza dei cittadini, e non saremo noi a negare l’importanza di questo tema. Anzi, proprio perché siamo consci di tale importanza, è sempre con attenzione che guardiamo a quanti propongono delle misure efficaci perché la sicurezza sia effettivamente garantita. Parimenti, guardiamo con sospetto a chi, utilizzando l’argomento della sicurezza, porta avanti in realtà interessi dall’innegabile sapore elettoralista.

La decisione della Regione Liguria di non rinnovare la convenzione che permetteva alle Forze dell’Ordine di viaggiare gratuitamente sui treni liguri ci sembra condivisibile in quanto tale iniziativa non ha sortito dei reali riscontri. Quando si è deciso di usare parte delle risorse dei pendolari per attivare questa iniziativa, verso la quale fummo e restammo molto critici, chiedemmo di essere tenuti al corrente sugli esiti della sperimentazione. Nonostante ricevessimo assicurazioni in merito a ciò, i dati non ci sono stati forniti e ad oggi non sappiamo quanti siano stati gli interventi portati a termine, o quanti agenti abbiano viaggiato usando questa convenzione. Ora che il periodo di sperimentazione è finito, non ci sembra che sia ipotizzabile, per tali motivi, rinnovare la convenzione, e non condividiamo l’emendamento presentato dall’opposizione di centro-destra in Regione che invece ne richiede il rinnovo, e il relativo stanziamento di risorse.

Pensiamo che il tema sicurezza sui treni vada affrontato con ben altra ampiezza, a cominciare dalle stazioni, dove l’aver chiuso in molti casi le biglietterie ha eliminato un importante presidio e trasformato le stesse stazioni in luoghi abbandonati e oscuri, del tutto inospitali e preda spesso di vandali che ne devastano i sempre più fatiscenti arredi. Sicurezza è, ad esempio, non allontanare la Polfer dalle stazioni, o relegarla in zone periferiche come si vorrebbe fare a Genova Brignole e Principe, per fare posto ad esercizi commerciali. Sicurezza è anche dotare gli agenti di strumenti validi di prevenzione e di controllo, mentre oggi in molti uffici esiste a malapena la carta e qualche matita.

Non è certo dotando gli agenti di un abbonamento gratuito che si aumenta la sicurezza sui treni, tanto più che un agente in borghese non esercita neppure una funzione preventiva e dissuasiva di eventuali comportamenti criminosi.
Il tema della sicurezza per i passeggeri non è disgiunto infine dal sentirsi davvero accolti e assistiti in stazione e sui treni dal personale di terra e di bordo, sia per ricevere informazioni, sia per acquistare i biglietti, mentre oggi l’unico rapporto davvero incoraggiato tra personale viaggiante e passeggeri è per emettere sanzioni.

La sensazione è che ancora una volta, si faccia del tema della sicurezza un utilizzo strumentale e che invece di affrontare il problema con serietà, si cavalchino le paure della gente per far passare un provvedimento che paga con i soldi dei pendolari un privilegio dal forte sapore elettoralistico, ma lascia intatte sul tappeto le reali problematiche.

lunedì 18 agosto 2008

Sicurezza nelle stazioni? Forse a colpi di borsetta: a Genova al posto della Polfer vogliono mettere le boutiques

La funzionalità dei presidi della Polizia Ferroviaria presenti presso le due stazioni principali di Genova è seriamente messa in discussione dai progetti che Trenitalia vorrebbe mettere in cantiere nei prossimi tempi.

Ancora una volta le politiche sulla sicurezza fatte a colpi di slogan mediatici evidenziano limiti che si ripercuotono su chi deve contare su una sicurezza seria, concreta e reale: i cittadini.

Da una parte si cerca di rassicurare l’opinione pubblica con pesanti campagne di propaganda mediatica e poi dalla Stazione di Genova Principe c’è chi pensa di far scomparire alla vista degli utenti il Posto di Polizia.

Infatti il progetto di Trenitalia ne prevede lo spostamento in un’area non appetibile alle grandi catene commerciali, ovvero nei meandri della stazione stessa, distanti dai binari, distanti dai passeggeri, distanti da dove si potrebbe perpetrare un reato….

Non meno rilevanti i problemi che stanno per arrivare per il Posto di Polizia della Stazione di Brignole. Anche in questo caso si prevede lo spostamento dell’attuale collocazione. In questo caso, anche se il presidio dovrebbe restare in prossimità dei binari ferroviari, la scelta logistica è a dir poco imbarazzante vista la scelta di locali che si sviluppano verticalmente su più piani, senza rispettare le esigenze operative specifiche dell’attività di polizia prevista.

Il tema della sicurezza riveste una importanza fondamentale per gli utenti del servizio di trasporto ferroviario, tanto che più volte è stato auspicato un maggior controllo a bordo treno così come nelle stazioni, spesso oggetti di vandalismi. I progetti di spostamento dei presidi della Polfer non sembrano andare nella direzione auspicata, poiché tali presidi risulterebbero di difficile reperimento con conseguente aumento dell’insicurezza nei punti nevralgici della stazione.

Il Compartimento Polfer di Genova è stato già sollecitato dal Silp per un intervento deciso sul Dipartimento della P.S. ma al momento i risultati non sembrano arrivare.

Si richiede a questo punto un incontro urgente con la dirigenza Trenitalia allo scopo di analizzare compiutamente le problematiche sollevate, e per ricercare soluzioni condivise che tengano conto dell’assoluta priorità di garantire la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori negli scali ferroviari genovesi.

Genova, 18 agosto 2008


Il Segr.Gen.Prov.
SILP-CGIL
Roberto Traverso

La Presidente Regionale
Federconsumatori
Carmela Minniti

La Portavoce del Coordinamento dei Pendolari Liguri
Sonia Zarino

lunedì 20 novembre 2006

Modifiche della Legge Regionale 9 settembre 1998 n° 31 in materia del trasporto Pubblico Locale - Osservazioni di Consumatori e Pendolari

In merito alla recente proposta di legge del Consigliere Regionale Giovanni Paladini avente ad oggetto “Modifiche della Legge Regionale 9 settembre 1998 n° 31 in materia del trasporto Pubblico Locale” vorremmo osservare che:


Le attuali condizioni di viaggio sui treni sono deplorevoli per tutti i passeggeri, sotto molteplici punti di vista, come più e più volte denunciato, e non staremo a rifare qui l’elenco delle carenze del trasporto ferroviario.

Tra queste carenze spicca indubbiamente quella relativa alla mancanza di sicurezza non solo sul treno, è bene dirlo, ma anche nelle stazioni e zone limitrofe. Capita sempre più spesso di sentire di aggressioni a viaggiatori e al personale viaggiante. La cronica carenza di controllori rende sempre più rarefatti e meno incisivi i controlli sui convogli, che vengono lasciati alla mercè di elementi a volte pericolosi che nella migliore delle ipotesi viaggiano senza biglietto e compiono atti vandalici a bordo e nelle stazioni, sempre più spesso impresenziate. A tal proposito si fa presente che vi è (o forse vi era) un corpo di Polizia appositamente creato far fronte a questi elementi, e chiama(va)si Polfer.

La legge regionale che si vorrebbe correggere contempla già, nell’art. 9, lettera a, la possibilità di far viaggiare gratuitamente il personale dei vari Corpi di Polizia, Carabinieri, ecc. in servizio effettivo.

Ammettendo di voler realizzare quanto previsto dalla detta legge, questo dovrebbe avvenire a titolo gratuito per la Regione Liguria, e non oneroso, dato che tale parziale soluzione non andrebbe a causare per Trenitalia nessun aggravio di costi in quanto i treni viaggiano indipendentemente dalla presenza a bordo di questi soggetti, e d’altronde questa misura si rende utile dal momento che Trenitalia non è in grado di assicurare quella sicurezza e quel presidio che farebbe parte del servizio già pagato dalla Regione e quindi dai cittadini. Condizione irrinunciabile è quindi che questo speciale permesso di viaggiare gratuitamente sui treni sia esteso a tutti gli agenti di cui alla Legge in oggetto, senza che per questo Trenitalia possa pretendere dalla Regione alcun compenso extra.

Tutto ciò premesso, osserviamo come sia oltremodo sconfortante constatare come la sicurezza dei treni e delle stazioni venga affidata alla vigilanza necessariamente episodica e non organizzata di forze dell’ordine, nella circostanza, scollegate e scoordinate, quasi che tale forma di controllo rappresenti una attività residuale e non necessiti invece di una attenta programmazione e strutturazione a supporto del personale viaggiante e di terra delle stazioni.

Chiediamo con forza che la Polfer venga altrimenti utilizzata potenziandone la presenza organica e costante sui convogli e nelle stazioni, dotata delle necessarie infrastrutture e messa in condizione di operare reali azioni di prevenzione e ove necessario di repressione di soggetti violenti e pericolosi, per i ferrovieri e per i viaggiatori.

Chiediamo che per ciò venga realizzato un Piano della Sicurezza dedicato che non si limiti alla casuale e volontaristica opera di isolati rappresentanti delle forze dell’ordine, che come degli “Agenti per caso” si trovino a passare nei dintorni di passeggeri e controllori in difficoltà.

Per finire, ci sembra che con questa proposta si tenti di mettere piuttosto maldestramente una pezza (fra l’altro molto costosa, così come la si è presentata) all’impossibilità di produrre un servizio di sicurezza davvero efficace, in grado di tutelare viaggiatori e ferrovieri nei loro quotidiani spostamenti, e ne auspichiamo una radicale correzione secondo quanto più sopra indicato.

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