I fatti: nella stazione di Sarzana l’obliteratrice è rotta già da diversi giorni. Il personale della stazione ne è al corrente, e rassicura i viaggiatori dicendo che anche i controllori sono avvisati. Tutto bene, fino a che accade che un controllore, evidentemente non informato, di fronte ai biglietti non timbrati esige multe da 50 euro, come prevede il nuovo, famigerato regolamento. A nulla valgono le rimostranze e le spiegazioni dei passeggeri, e non serve chiedere al controllore di controllare (è il caso di dire) telefonando alla stazione di Sarzana, perché si rifiuta e rifiuta anche di dare il numero ai passeggeri perché chiamino di tasca loro. E’ irremovibile, vuole i documenti e si accinge a elevare delle multe a tutti, blindando il treno per evitare fughe.
Trenitalia si è scusata per il comportamento, promette che non verranno elevate multe anche a coloro che hanno fornito i documenti, ma certo è un episodio sgradevole e che non getta buona luce sull’accoglienza turistica della nostra regione. Del resto, anche multare famiglie intere di stranieri che non avevano obliterato il biglietto, servendosi addirittura di moduli prestampati in lingue varie, non sembra essere un normale servizio di controlleria. Non sarebbe meglio che i cartelli in lingua straniera fossero messi, ben in vista, nelle stazioni, invece che lasciarle in abbandono? Sarebbe un servizio utile di informazione, non possiamo pretendere che tutti sappiano i nostri usi e costumi in fatto di biglietti. All’estero vi sono paesi dove non occorre obliterare, così come a volte vi sono tornelli tipo metrò che “obbligano” invece a passare il biglietto e non lasciano dubbi sulla necessità di obliterarlo, appunto.
Di certo, questi episodi, che ormai si ripetono con eccessiva frequenza, danneggiano in modo considerevole il turismo, che è una voce così importante per la nostra regione, e questo non può lasciare indifferente tutti gli enti preposti alla sua tutela e valorizzazione, a cominciare dai Comuni fino alle Provincie, e alla Regione: il trasporto pubblico ferroviario non è una variabile indipendente dello sviluppo turistico, e anche per questo motivo non si può lasciare che la sua gestione e i relativi regolamenti nei confronti egli utenti siano ad esclusiva discrezione di chi eroga il servizio, ma vanno al più presto integrati nel Contratto di Servizio, con paletti severi e multe altissime in caso di inottemperanza.
E per finire, quando il nostro paese sarà un paese normale, dove i furbi e i portoghesi sono multati, mentre le persone oneste non avranno nulla da temere? Oggi, purtroppo non è così, sarà per questo che i furbi aumentano, e vessano sempre più gli onesti? Dobbiamo ammettere che chi è forte vince, ed è tutelato, mentre chi è debole o semplicemente segue le regole viene penalizzato?