Al vertice promosso dalla Regione Liguria hanno partecipato il Presidente Claudio Burlando, l’Assessore ai Trasporti Enrico Vesco, l’Amministratore Delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, il Direttore della Divisione Regionale Passeggeri, Giancarlo Laguzzi, il Direttore Regionale Liguria, Silvano Roggero, e numerosi rappresentanti dei Comitati dei Pendolari e delle Associazioni dei Consumatori, tra i quali ricordiamo il Coordinamento dei Pendolari Liguri, il Comitato dei Pendolari della Valle Scrivia, l’Associazione dei Pendolari dell’Acquese, il Comitato dei Pendolari Genova-Milano, il Comitato per Granara e, tra le associazioni dei consumatori, Federconsumatori, Altroconsumo, ACU, Assoutenti, Casa del Consumatore, Movimento Difesa del Cittadino.
Ha iniziato l’incontro il Presidente Burlando che si è soffermato sul tema del trasporto pubblico inserendolo, insieme con quelli della sanità e della casa, tra le priorità individuate dalla Giunta Regionale per il prosieguo dell’attività amministrativa. Il trasporto pubblico, nelle parole del Presidente Burlando, viene definito come un asse di spesa sul quale la regione intende sempre più impegnarsi viste anche le difficoltà economiche che, anche a causa del caro-trasporti, interessano fasce sempre più consistenti di cittadini. La Regione si impegna a mettere corposi finanziamenti su questo capitolo (i fondi FAS, individuati a tele scopo, ammontano in totale a 342 milioni di euro per la Liguria).
Burlando, rivolgendosi direttamente all’AD Soprano, mette in rilievo come gli utenti del treno si basino sull’orario per effettuare scelte non solo di viaggio, ma di vita, arrivando ad organizzare i ritmi del lavoro in base all’offerta di trasporto ferroviario. E’ quindi necessario che tale orario venga rispettato con il massimo rigore, e che inoltre tutte le variazioni stagionali vengano concordate in modo da evitare eccessivi sconvolgimenti all’utenza.
La richiesta che il Presidente rivolge all’AD Soprano è di non diminuire l’offerta di trasporto ferroviario almeno fino alla fine del 2008, in attesa di aprire una discussione con il Governo sulla Finanziaria per la destinazione di risorse a favore del trasporto regionale e di formalizzare un tavolo a tre, Regione, Governo e Trenitalia per ottenere adeguamenti finanziari nel 2009.
A fine luglio partiranno le procedure per il bando del Nodo di Genova, un’opera fondamentale che tutta la Liguria sta aspettando e che si spera procederà in tempi rapidi. Sarà possibile realizzare una vera a propria metropolitana costiera, e si potranno anche aggiungere delle stazioni soprattutto al servizio dell’area metropolitana: si parla ad esempio di Terralba, Palmaro, Teglia. Per questo è necessario che non vi siano più rallentamenti e che le procedure vengano espletate potendo disporre delle adeguate risorse.
Successivamente è intervenuta Sonia Zarino, dei Pendolari Liguri e, per l’occasione, in rappresentanza di Federconsumatori, che ha ricordato l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come la Liguria, e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per favorirne lo sviluppo. Anche la situazione economica sfavorevole, l’aumento dei costi di trasporto privato, rendono il sostegno del trasporto pubblico una vera e propria priorità, così come il Presidente ha indicato nella sua introduzione. Il lavoro fatto fino ad oggi insieme alla Regione e alle altre Associazioni di Pendolari, Consumatori e Sindacati è una premessa importante perché questa volontà trovi una compiuta realizzazione. Condividiamo la richiesta fatta dal Presidente Burlando circa il mantenimento del servizio nel 2008, e auspichiamo che vengano scongiurati in futuro i tagli al servizio che più volte sono stati paventati. Per questo occorre che il Governo si attivi con risorse sufficienti: Trenitalia è un’azienda di diritto privato, ma appartenente di fatto al Pubblico, e se è vero che la forma giuridica scelta ne impone, giustamente, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia, la sua mission precipua è tuttavia quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, e questo aspetto va sempre tenuto nella massima considerazione.
Furio Truzzi, di Assoutenti, ha sottolineato come l’intenzione di portare avanti una class action volta a chiedere risarcimenti delle molte ore perse dagli utenti nel treno a causa dei ritardi, sia stata per ora congelata dal Governo, che ha rimandato l’applicazione della legge. Occorrono anche risorse fresche perché è vero che i contratti di servizio sono fermi da molti anni, e occorrono anche interventi di tipo organizzativo che si possono realizzare con un utilizzo migliore delle risorse esistenti. Un capitolo a parte meritano le stazioni, grandi e piccole, che vanno rivalorizzate per tornare ad esercitare la loro funzione sul territorio.
Aldo Carioti, degli Abbonati Genova-Milano, ha rilevato quali punti critici la qualità del materiale rotabile, ancora largamente insoddisfacente per le attese dell’utenza, la necessità di trovare una soluzione per garantire il trasporto universale (ossia quella tipologia di trasporto che deve essere sussidiata, poiché non commercialmente sostenibile), i cambiamenti di orario non verificati con gli utenti. Ripropone infine il tema della detraibilità del costo degli abbonamenti, la cui entità ad oggi (il 19% di, massimo, 250 euro) appare troppo esigua se raffrontata alla spesa sostenuta.
L’Assessore Enrico Vesco, intervenendo a sua volta nel confronto, ha ricordato come la Regione abbia preso l’impegno di utilizzare una buona parte dei fondi FAS sul capitolo dei trasporti, ed in particolare per l’acquisto di nuovi rotabili, che sono effettivamente obsoleti. Elenca quindi una serie di richieste fatte pervenire a Trenitalia, ed in particolare: il ripristino dell’IC Nizza-Roma, almeno fino a Genova per il momento, dato che l’aereoporto di Nizza è importante anche per il turismo ligure; nuove fermate di treni IC per la stazione di Taggia; la sosta del treno IC 504 Puccini a Levanto, per raccogliere gli utenti della Val di Vara; nuovi collegamenti con Sanremo; un servizio più in linea con le esigenze delle 5 Terre ed in particolare più soste per Vernazza, sempre superaffollata di turisti; un servizio più attento alle esigenze degli studenti del polo chiavarese, che ad oggi sono in molti casi costretti dall’orario ad arrivare con largo anticipo sull’inizio delle lezioni; un miglioramento del servizio metropolitano genovese; la possibilità di dotare la stazione di Pieve Ligure di maggiori fermate, poiché la creazione di un parcheggio di interscambio la rende più accessibile anche dalle aree vicine.
Passando al tema delle pulizie, vi è la condivisione delle strategie messe in atto da Trenitalia, ossia l’aver promosso una nuova gara visto il servizio non soddisfacente offerto dalla ditta precedente. Le nuove ditte che subentreranno dovranno rispettare la clausola sociale per tutelare gli attuali lavoratori, e occorrerà operare in modo da effettuare una corretta ripartizione delle risorse umane tra i vari impianti.
L’assessore Vesco ha proposto inoltre ai pendolari di mettere a disposizione almeno una parte dei soldi derivanti dalle penali del 2006 e del 2007 per un ammontare di 300mila euro per la realizzazione di un piano di info-mobilità “in grado di andare incontro ai notevoli flussi turistici della regione e per una maggiore efficacia dell’informazione all’utenza sia in stazione che a bordo”.
Qui si inserirebbe bene, a nostro parere, la proposta di dotare le stazioni di connettività gratuita ad internet, per poter consultare orari, offerta turistica e culturale della città, interscambio con altri mezzi di trasporto, ecc.
Inoltre Vesco ha chiesto a Trenitalia la valorizzazione dei treni storici presenti nel Museo della Spezia all’interno di un percorso di 1000 chilometri, in corrispondenza di alcune manifestazioni specifiche di tipo turistico.
Dopo il fuoco di fila delle richieste, la parola è passata all’AD Vincenzo Soprano, che ha iniziato puntualizzando la posizione dell’azienda da lui rappresentata: “rispondendo a quanto diceva Sonia Zarino, siamo una spa, e come amministratori di tale società siamo tenuti a perseguire il profitto, non facendolo contravverremmo a degli obblighi precisi” afferma Soprano. “Noi (Trenitalia, ndr) non possiamo fare scelte politiche: siamo schiacciati tra le giuste rivendicazioni degli utenti e la forma giuridica scelta per l’azienda. Il trasporto regionale incassa la metà di quanto incassa in Francia ed in Germania. Inoltre dal 2004 tutti gli investimenti sono stati messi a carico di Trenitalia ribaltando sull’azienda l’onere di trovare le risorse, che quindi non possono provenire che dall’aumento tariffario. Siamo “monopolisti in perdita” con obblighi sociali. Il percorso che ci si prospetta non può prescindere da aumenti tariffari, ma ci proponiamo anche di fornire un servizio di migliore qualità e per questo è necessario che vengano aumentati i corrispettivi per il servizio universale.”
Sulle carrozze ESCity: “abbiamo sbagliato a pensare che il materiale scelto fosse quello più in linea con le aspettative dei passeggeri; sul condizionamento sono stati rilevati problemi nella realizzazione degli apparecchi.”
Sulla sicurezza: “valorizziamo poco il livello di sicurezza del mezzo ferroviario, livello riconosciuto in Europa e che è costituito da dispositivi di sicurezza “attiva”, che bloccano la marcia del treno al minimo problema”.
Sulla qualità: è vero che non vi è necessariamente correlazione tra spesa e qualità del servizio, tuttavia oggi il servizio è in perdita, e occorre aumentare il ricavo. Sono anche stati realizzati diversi risparmi, nell’ultimo anno ad esempio si sono tagliati costi per 74 milioni di euro, che corrispondono, secondo Soprano, a 30 locomotive nuove per i treni regionali.
Sul trasporto universale: occorre chiarire meglio il rapporto tra socialità e “cliente Stato” e riportare la questione sul terreno della politica, che non compete a Trenitalia. Anche la durata dei contratti può tuttavia influire permettendo piani di rientro più flessibili ed economicamente sostenibili per Trenitalia. Il vero problema secondo Soprano è garantire le risorse per effettuare il servizio universale, ossia la parte sussidiata. E qui potremmo dire che aumentare la separazione tra treni “commerciali” e treni regionali gioca a svantaggio del trasporto complessivo, rendendolo sempre più in perdita, ma sarà oggetto di una news a parte.
Soprano prosegue sul tema delle pulizie, che in questi ultimi tempi hanno registrato un ulteriore serio peggioramento, confermando l’intenzione di Trenitalia di fare delle gare per individuare nuovi soggetti.
In complesso, su tutti i punti sollevati da Amministratori e Comitati l’AD Soprano dichiara di voler aprire un serio confronto, da portare avanti nei prossimi mesi a cominciare ad esempio da quelle proposte di natura organizzativa che è possibile portare avanti sin da subito: dalla connettività internet gratuita nelle stazioni, alla migliore informazione fornita ai passeggeri, alle modifiche dell’orario su segnalazione di particolari esigenze dei territori.
Prende nuovamente la parola il Presidente Burlando, che torna ad invitare Soprano a consolidare i servizi attuali almeno per l’anno in corso, rimandando la discussione sulle risorse per il 2009 ad un tavolo comprendente anche il Governo. Rispetto alla risposta data da Soprano all’osservazione sulla natura eminentemente pubblica di Trenitalia, Burlando obietta a Soprano che se è vero che la natura giuridica dell’azienda è quello di essere una spa, ciò non significa che essa non rivesta una importanza sociale, come è logico che sia per una azienda appartenente allo Stato, e non possa quindi ricevere adeguate risorse per la sua sopravvivenza, come d’altronde il piano industriale presentato l’anno scorso al Governo in carica aveva fatto.
Burlando torna anche sul tema delle stazioni abbandonate che costellano la nostra Regione, e portando ad esempio quanto si è fatto nelle 5 Terre afferma l’intenzione della Regione di promuovere uno studio di recupero e rilancio in chiave turistica di queste importanti strutture, che devono non solo vendere i biglietti, ma diventare dei veri e propri centri di informazione turistica, con compiti di indirizzo e supporto dei visitatori.
Concludono la riunione gli interventi dei rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni dei Consumatori, che esprimono parere positivo sull’incontro e l’intenzione di mettersi subito al lavoro per individuare quelle azioni di miglioramento a breve termine da proporsi all’AD Soprano nel corso del prossimo incontro, così come proposto dal Presidente Burlando e dall’Ass.Vesco.
Anch’io concludo questo lungo resoconto invitando tutti coloro che hanno delle proposte a farsi avanti per arricchire il documento che verrà presentato, così come sta avvenendo per il corposo dossier che, a livello nazionale, stiamo portando avanti insieme a Federconsumatori e a molti comitati e associazioni e che verrà presentato in settembre alle Provincie, alle Regioni e al Governo, e verrà messo a disposizione di tutti gli Enti pubblici che operano sul territorio.