La Finanziaria in discussione al Parlamento taglia 924 milioni di fondi essenziali per realizzare il piano delle Ferrovie 2007-2011: Moretti, A.D. delle Ferrovie, ha già detto che senza quei soldi verranno soppressi molti treni e verranno ulteriormente aumentati i costi di biglietti e abbonamenti.
Invece che tagliare gli sprechi e rendere più efficiente l'organizzazione, si tagliano i servizi e si aumentano i prezzi.
Moretti e il Governo litigano (ma quanto c'è di vero, realmente, in questo dissidio?) e intanto il servizio ferroviario, già ridotto all'osso negli anni passati, viene ridotto ulteriormente, e reso più caro: a novembre è stata abolita la tariffa nazionale degli interregionali (aumento medio del 10%) , poi sono stati aumentati i biglietti singoli del 10%, ora si riparla di nuovi aumenti all'inizio dell'anno. A fronte di cosa? Miglioramenti sensibili del servizio non ce ne sono stati, anzi, si minacciano ulteriori peggioramenti.
E’ ora che si smetta di chiedere di saldare il conto sempre ai più deboli, chiediamo che nella Finanziaria rientrino le somme previste dal piano di risanamento, ma troviamo anche inaccettabile il modo con cui Moretti prende in ostaggio milioni di pendolari: si apra dunque urgentemente un tavolo con Governo, Azienda, Regioni, Sindacati e Associazioni di Utenti e Pendolari, per pianificare la distribuzione delle risorse e dare inizio così ad un effettivo risanamento del servizio. Nel frattempo, siano congelati tutti gli aumenti ed i tagli previsti, poiché non siano i pendolari a pagare il prezzo delle inefficienze altrui, come sempre è successo purtroppo da decenni a questa parte.
Invece che tagliare gli sprechi e rendere più efficiente l'organizzazione, si tagliano i servizi e si aumentano i prezzi.
Moretti e il Governo litigano (ma quanto c'è di vero, realmente, in questo dissidio?) e intanto il servizio ferroviario, già ridotto all'osso negli anni passati, viene ridotto ulteriormente, e reso più caro: a novembre è stata abolita la tariffa nazionale degli interregionali (aumento medio del 10%) , poi sono stati aumentati i biglietti singoli del 10%, ora si riparla di nuovi aumenti all'inizio dell'anno. A fronte di cosa? Miglioramenti sensibili del servizio non ce ne sono stati, anzi, si minacciano ulteriori peggioramenti.
E’ ora che si smetta di chiedere di saldare il conto sempre ai più deboli, chiediamo che nella Finanziaria rientrino le somme previste dal piano di risanamento, ma troviamo anche inaccettabile il modo con cui Moretti prende in ostaggio milioni di pendolari: si apra dunque urgentemente un tavolo con Governo, Azienda, Regioni, Sindacati e Associazioni di Utenti e Pendolari, per pianificare la distribuzione delle risorse e dare inizio così ad un effettivo risanamento del servizio. Nel frattempo, siano congelati tutti gli aumenti ed i tagli previsti, poiché non siano i pendolari a pagare il prezzo delle inefficienze altrui, come sempre è successo purtroppo da decenni a questa parte.