Ripristinato mezzo miliardo del Fondo nazionale: rientreranno anche i tagli? Intanto gli aumenti sono stati effettuati, è lecito quindi aspettarsi consistenti migliorie nel servizio. Cerchiamo di vederci chiaro, dopo il balletto di cifre: sono stati annunciati 63 milioni di tagli, poi ridotti grazie alla Regione che li ha però sottratti da altre poste (quali?). Anche Trenitalia si era impegnata a ridurre le proprie richieste, poi gli aumenti di abbonamenti e biglietti, e infine i tagli. Ora l'annuncio di questi soldi (ma arriveranno davvero?) quello che è certo è che non vi sono certezze...o forse sì: i tagli e gli aumenti.
da Il Secolo XIX
Genova - «Per il trasporto, arriverà una decina di milioni. Saremo più precisi la settimana prossima, alla prima giunta utile». Stanco ma felice l’assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco, che insieme ai colleghi di tutt’Italia (e a quasi tutti i presidenti di Regione, incluso Claudio Burlando) è riuscito a farsi restituire dal Governo 50 milioni per il Fondo del trasporto pubblico regionale; una somma ingente in tempi di tagli, sacrifici e rinunce. E appena partito da Roma, è pronto a gettare acqua sul fuoco dei probabili entusiasmi e delle facilmente prevedibili richieste di denaro da comuni, relative aziende di trasporto pubblico locale e sindacati. Vesco tiene a precisare: «per salvare il trasporto locale abbiamo già fatto una manovra di bilancio con grandi sforzi, togliendo somme ad altri assessorati che con grande responsabilità hanno accettato di rinunciare a soldi che erano loro di diritto. E avevamo già detto che, se i fondi per il trasporto fossero tornati, li avremmo restituiti agli assessorati “sacrificati”». In altre parole, il grosso del “malloppo” non andrà a sostenere il trasporto ma le altre poste del bilancio regionale (particolarmente penalizzati, negli ultimi mesi, gli aiuti alle imprese, al lavoro e a una parte dei servizi sociali, che otterranno indietro il maltolto). I dettagli della ripartizione saranno definiti nei prossimi giorni, nella prima riunione di giunta utile allo scopo, per quello che Vesco definisce la stesura di un “bilancio vero”.
Ma sono da aspettarsi, nei prossimi giorni, agli uffici della Regione vere e proprie processioni di amministratori locali speranzosi di ottenere qualche milione in più per salvare i propri bus o treni locali. E resta poi un’incognita: «bisogna capire se, nonostante le dichiarazioni contrarie di alcune Regioni, come la Lombardia, il Governo riconoscerà ugualmente l’intesa», ha chiosato l’assessore.