L’Ass. Vesco ha, in particolare, sottolineato come le risorse in discussione abbiano quale destinazione loro propria l’insieme degli utenti del trasporto pubblico, non solo alcune categorie: hanno diritto a beneficiarne gli abbonati così come gli utenti occasionali e, in genere, tutti coloro che al bonus non possono o non desiderino accedere. Questa, come si ricorderà, era anche la nostra profonda convinzione, così come siamo convinti che il bonus da solo non migliori significativamente la qualità di un trasporto pubblico che, se ben funzionante, ha un valore ben superiore sia in termini economici, sia in termini di tempi recuperati alla propria vita.
I 6.545 abbonati (tra annuali e mensili) che hanno usufruito l’anno scorso del bonus costituiscono solo una parte, seppur importante, dell’insieme dei viaggiatori ed è giusto che anche agli altri ci si rivolga se vogliamo fare un discorso serio e responsabile, non lobbystico od opportunistico.Si è meno popolari forse, io preferisco dire che si è meno populisti, e di tutto abbiamo bisogno, io credo, tranne che di populismo, che oggi è tanto di moda ma fa anche tanti danni, e crea divisioni e guerre tra poveri, tra chi ha diritto al bonus (e ne vuole sempre di più) e chi non ne ha diritto pur pagando biglietti e abbonamenti.
Gli abbonati, è bene ricordarlo, dispongono anche della Carta Tutto Treno che fu istituita su iniziativa della Regione a seguito della separazione operata da Trenitalia dei treni “regionali” da quelli “passeggeri” (gli IC, a prezzi di mercato) e permette l’utilizzo di tutti i tipi di treno. Per pagare il contributo su tale carta la Regione, nel 2009, ha stanziato 1.020.000 euro. Il costo della carta infatti è solo in parte coperto dai 150 euro annuali (o dagli 80 semestrali) che paga l’abbonato, che ne ha però un notevole beneficio. Chi parte da La Spezia, ad esempio, risparmia più di 500 euro sul costo dell’abbonamento annuo se usa gli IC e gli ES.Anche per questo ci sembra che sia giusto ed equo impiegare parte delle risorse derivanti dalle sanzioni anche per migliorie strutturali delle carrozze e delle stazioni, che vadano a beneficio di tutti quegli utenti che non ricevono il bonus né usano la Carta Tutto Treno.
Le cifre stanziate
620.000 euro : un mese di bonus a dicembre agli abbonati mensili oppure 10% dell’abbonamento annuo. Saranno a breve comunicate le modalità di richiesta del bonus e pianificata la campagna di comunicazione.
200.000 euro: completamento del revamping (nuove foderine, nuovi pavimenti, ecc.) di 70 carrozze a doppio piano (con l’aggiunta di ulteriori risorse da Trenitalia)
200.000 euro: finanziamento del software per il completamento della bigliettazione elettronica
66.000 euro: velocizzazione del treno n° 11378
25.000 euro: finanziamento della connettività wi-fi a libero accesso su 5-6 stazioni da individuare
25.000 euro: finanziamento della libera circolazione delle bici al seguito (sperimentale per un anno)
Le Osservazioni
Siamo complessivamente soddisfatti del risultato ottenuto in quanto lo riteniamo equilibrato e ripartisce le risorse in modo che una platea la più ampia possibile ne possa usufruire.Un mese di bonus, specie se lo si somma al beneficio della Carta Tutto Treno, costituisce comunque una agevolazione economicamente rilevante.
Tuttavia sappiamo che non è solo la questione economica quella che interessa gli utenti: la qualità del tempo di viaggio e soprattutto la quantità di tempo impiegata nel viaggio sono aspetti altrettanto se non più importanti.Di conseguenza poter contare su materiali rotabili in buone condizioni è un requisito fondamentale, e il voler accelerare il revamping delle carrozze vuole andare in questa direzione.
Sulla bigliettazione elettronica, il cui cespite è stato ridotto rispetto alla precedente proposta, auspichiamo che si concluda al più presto la fase di progettazione del software per poterne constatare finalmente i benefici attesi ormai da anni, sperando che nel frattempo non ci vengano tolte quelle poche integrazioni tariffarie che resistono ancora alle minacce di tagli, Trenitalia e AMT in primis, ma non solo.
Circa la velocizzazione del treno n° 11378 non solo la condividiamo in toto, ma ne abbiamo richieste altre anche per treni sulle linee di Levante e dell’Entroterra, se non con questo con il prossimo orario. Riprendendo il discorso di prima, restituire del tempo alla vita privata accorciando i tempi di viaggio ci sembra un obiettivo tra i più importanti, più del bonus diremmo, poiché al giorno d’oggi non c’è cosa più preziosa del tempo, e quello che molti di noi passano in treno è sempre più interminabile e difficilmente sopportabile.
Sulla connettività wi-fi, la avevamo richiesta già tempo fa e speriamo vivamente che si potrà concretizzare al più presto perché permetterà di accedere alle informazioni sulla circolazione in tempo reale. Si devono risolvere alcuni nodi tecnici ma l’impegno dell’Ass. Vesco è quello di arrivare ad una soluzione.
Sulla libera circolazione delle bici, infine, l’Ass. Vesco ha accolto le nostre perplessità che non volevano assolutamente sminuire l’importanza della possibilità offerta, anche in chiave turistica, ma semplicemente chiedere alla Regione di valutarne gli effetti reali. Sarà necessario fare conoscere questa possibilità agli utenti perché tale offerta abbia successo, di conseguenza Trenitalia si dovrà impegnare a pubblicizzare l’iniziativa.
Infine, rispondendo all’esigenza di rivedere, in una prospettiva futura, il meccanismo di determinazione ed erogazione del bonus, si è anche prospettata la possibilità di calcolarne l’entità in base ai disservizi riscontrati sulle singole linee, invece che sulla Regione nel suo complesso, al fine di “compensare” le maggiori criticità che si venissero a determinare. Ma questo argomento, insieme a quello, spinosissimo, della carenza di risorse dovuta ai tagli governativi, sarà oggetto di prossimi incontri.