mercoledì 28 aprile 2010

Disabili e Ferrovie: la risposta del Governo all’interrogazione dell’On.le Mario Tullo

Un po’ di tempo fa sollevammo il tema dell’assistenza fornita da Trenitalia alle persone con ridotta capacità motoria, rilevando come il numero telefonico messo a disposizione per prenotarla fosse a pagamento, nonostante il Regolamento Europeo recentemente entrato in vigore prevedesse la totale gratuità dei servizi accessori resi alle persone diversamente abili allo scopo di abbattere il più possibile le difficoltà di fruire dei servizi stessi.

L’On.le Mario Tullo (PD) riprese la nostra denuncia e presentò presso la Commissione Trasporti della Camera, di cui è membro, una interrogazione al riguardo, chiedendo spiegazione circa la mancata gratuità del servizio di richiesta di assistenza, ricevendo la risposta del sottosegretario Mario Mantovani, che qui riportiamo:

“In merito al servizio di assistenza alla clientela disabile, oggetto dell'interrogazione presentata lo scorso 11 febbraio, Ferrovie dello Stato pone prioritariamente in rilievo che tale servizio - i cui costi di effettuazione sono interamente sostenuti da Trenitalia - è attualmente fornito in un circuito di 252 stazioni abilitate ed è coordinato ed organizzato da Centri di Assistenza denominati «Sale Blu» che costituiscono il punto di riferimento per tutte le esigenze di viaggio di tale categoria di clienti.

Le «Sale Blu», aperte tutti i giorni dalle 7.00 alle 21.00, assicurano servizi per informazioni, prenotazioni di posti, eventuale messa a disposizione di sedie a rotelle, guida in stazione e accompagnamento al treno, guida fino all'uscita di stazione o ad altro treno coincidente, salita e discesa con carrelli elevatori (per i clienti su sedia a rotelle) nonché un eventuale servizio (a richiesta e gratuito) di portabagagli a mano.

È inoltre a disposizione un nuovo servizio, denominato «Posto Blu», che consente, per alcune tipologie di viaggio, di pre-riservare i posti al momento della richiesta di assistenza, perfezionando successivamente il pagamento ed il ritiro del titolo di viaggio.

Relativamente agli specifici rilievi posti dagli Interroganti, si fa presente che il servizio di assistenza alla clientela disabile può essere richiesto attraverso le seguenti diverse modalità:
-direttamente presso le «Sale Blu» presenti in 14 stazioni principali oppure presso i Presidi di Assistenza Clienti;
-attraverso posta elettronica all'indirizzo e-mail dell'Assistenza Disabili;
-via telefono, utilizzando i diversi numeri telefonici abilitati a questo servizio e precisamente: il numero 199 303060 esclusivamente dedicato alla clientela disabile, il numero 06 3000, il numero 199 892021.

Pertanto, la modalità telefonica rappresenta - nell'ambito delle diverse opzioni di accesso al servizio di assistenza disabili - una delle scelte che può essere effettuata dal cliente, in base alle proprie esigenze.

Le prime 2 opzioni non comportano alcun costo aggiuntivo rispetto a quello di emissione del biglietto; nel caso si opti per il canale telefonico 199, il costo - analogamente a quanto avviene per qualunque cliente che utilizzi il servizio di call center 199 per acquistare/prenotare telefonicamente un biglietto ferroviario - è quello della telefonata di accesso a questo tipo di servizio che, comunque, non comporta alcun ricavo economico per Trenitalia.

Va, comunque, specificato che utilizzando il numero telefonico 06 3000, il costo è quello di una telefonata ordinaria secondo il proprio piano tariffario; inoltre, utilizzando il Numero Unico Nazionale dedicato alla clientela disabile (199 303060), tenendo conto della durata media delle telefonate effettuate per la richiesta di questo tipo di servizio che è di 3 minuti, il costo di aggira mediamente intorno ai 14 centesimi di euro.”

Alcune osservazioni in merito a questa risposta:
  1. Il servizio di assistenza non copre tutte le stazioni italiane, ma solo un numero limitato, ossia 252 in tutto. Se il servizio viene richiesto per stazioni “minori”, che sono la grande maggioranza, non vi è alcuna possibilità di ottenere assistenza. Abbiamo fatto la prova ricevendo un cortese ma netto rifiuto. Evidentemente i disabili che abitano nei piccoli centri hanno meno diritto all’assistenza di quelli che abitano nelle grandi città. Questo ci pare una evidente violazione di quel diritto sancito nel regolamento europeo e, ancor prima, nel diritto ad un pari trattamento tra tutti i cittadini italiani, indipendentemente da dove essi abitino e, ancor più, se si trovano in condizioni di disabilità fisica.
  2. Trenitalia fa notare che vi sono diverse modalità di richiedere assistenza, alcune delle quali gratuite: ci si può recare nelle Sale Blu (che sono solo 14 in tutta Italia!) oppure nei cosiddetti Presidi di Assistenza Clienti (non meglio precisata la sede né il numero) o, infine, mediante invio di e-mail all’Assistenza Disabili. Nel primo caso, ci si deve recare fisicamente in uno dei rari punti di ascolto per chiedere di essere assistiti (soluzione per lo meno disagevole per una persona disabile) mentre nel secondo caso ci si deve affidare ad un messaggio postale con tutti i relativi dubbi circa l’effettiva presa in carico della richiesta.
  3. Il telefono, che sarebbe la via più comoda e semplice per una persona disabile, è invece a pagamento. Poco, dice Trenialia, ma è proprio così? Si richiede “solo” il pagamento di un costo vivo, secondo l’azienda. E perché tale costo lo deve pagare l’utente, dato che il regolamento europeo è molto chiaro sul fatto che non vi devono essere costi aggiuntivi per le persone disabili? Trenitalia fa notare che si può usare anche un numero “fisso” ossia lo 063000, ma essendo un numero di Roma il costo per chi non abita nella Capitale è quello di una salata interurbana.
  4. Quanto alle tariffe telefoniche, ve ne sono diverse, in particolare:

    a) Call Center Trenitalia 199 89 20 21 – opzione 7 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta)
    Tariffe da rete telefonica fissa (IVA inclusa): Senza scatto alla risposta
    Tariffa conversazione al minuto: 9,91 centesimi di Euro
    Tariffe da rete telefonica mobile: Il costo varia a seconda dell'operatore mobile;

    b) Per utenze non abilitate al 199 o se si preferisce accedere a numerazioni ordinarie è disponibile anche lo 06 3000 – opzione 7;

    c) Numero Unico Nazionale 199 30 30 60 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta)
    Tariffe da rete telefonica fissa (IVA inclusa): Scatto alla risposta 6,12 centesimi di Euro
    Tariffa conversazione al minuto 2,64 centesimi di Euro
    Tariffe da rete telefonica mobile: Il costo varia a seconda dell'operatore mobile
  5. Circa poi la durata media, colpisce molto la relativa brevità della stessa: in soli tre minuti si riesce a concordare un servizio così complesso come quello che presuppone la definizione di un percorso di viaggio, l'appuntamento in stazione, le formalità del caso, ecc. Complimenti, verrebbe da dire, anche se qualche dubbio in proposito rimane. Speriamo che non conteggino anche le telefonate andate a vuoto, come è successo a noi chiedendo assistenza per stazioni "non servite". In questi casi, certo, la telefonata è breve.

In conclusione, riteniamo che questo aspetto del servizio di assistenza ai disabili vada migliorato da parte di Trenitalia, perché non rispecchia quanto definito dal Regolamento Europeo vigente attualmente.

Riprendendo il giudizio espresso dall’On.le Tullo (che ringraziamo) in sede di replica, riteniamo inoltre che sia anche una questione di principio il fatto che i servizi aggiuntivi rivolti alle persone disabili debbano avere carattere di gratuità.

Auspichiamo quindi anche noi che vi sia una maggiore sensibilità da parte del Governo e da parte di Trenitalia nei confronti di chi, pur diversamente abile, ha diritto di usufruire di servizi che rivestono carattere di pubblica utilità e che per questo devono essere resi fruibili da tutti i cittadini.

giovedì 15 aprile 2010

Nuove ditte di pulizia: come stiamo andando? Esprimi il tuo giudizio, scrivi e vota!

Sono passati ormai più di due mesi dalla presentazione delle nuove ditte di pulizia, e un primo bilancio si impone perché è giusto monitorare con attenzione quanto il cambio di gestione degli appalti abbia ad oggi prodotto.

Trenitalia, lo ricordiamo, imputava la scarsissima qualità delle pulizie a bordo treni alla ditta che in allora gestiva l’appalto. Ora che la ditta è cambiata, e ne sono subentrate altre, come vanno le cose?

Dato che siamo noi pendolari a fruire del servizio, è giusto che siamo noi ad esprimerci in prima persona, con le nostre valutazioni ed impressioni, che vogliamo fornire il più possibile obiettive allo scopo di dare indicazioni precise alla Regione e alla stessa Trenitalia.

Ognuno di noi è il miglior “ispettore” perché vive ogni giorno la qualità dei nostri treni, per questo chiediamo il vostro aiuto collaborando a realizzare questo primo bilancio sul nuovo servizio di pulizia dei treni:

  • scrivendo per e-mail al Coordinamento cosa ne pensate di questi due primi mesi di nuove ditte di pulizia, se avete visto dei cambiamenti e in che misura, cosa non è ancora sufficiente, ecc.
  • commentando questo articolo (vedi in fondo)
  • votando il sondaggio qui sul blog (basta un solo click!)

Tutti i giudizi e le osservazioni verranno pubblicati sul blog, sotto forma di commento a questo articolo.

Abbiamo deciso di non esprimere alcun giudizio per non influenzare nessuno e lasciare completa libertà a tutti di fare le proprie valutazioni in merito al servizio di pulizia fornito in questi primi mesi.

Raccomandiamo di esprimere giudizi obiettivi e se possibile di distinguere il tema “pulizie” (ritiro rifiuti, condizioni dei sedili e dei poggiatesta, lavaggio vetri e pavimenti, presenza di graffiti, sporcizia accumulata, ecc.) da quello della manutenzione (es.: bagni inagibili per rotture tecniche, arredi vandalizzati, ecc., che pure potranno essere segnalati, a parte).

Chiediamo anche di distinguere, se possibile, tra treni regionali e treni IC per capire se vi sono differenze sostanziali.

Vi chiediamo quindi qualche minuto del vostro tempo per partecipare a questa iniziativa, e contribuire così a fare sentire la nostra opinione sul tema pulizie, che tanto ha fatto parlare nei mesi scorsi, e portare un utile contributo al tavolo di verifica che si svolgerà con Trenitalia nei primi giorni di maggio. Cogliamo l’occasione ed esprimiamo il nostro giudizio!

mercoledì 14 aprile 2010

Aggiornamento sui ritardi giornalieri

Ammontano in alcuni casi a più di 60 minuti i ritardi dovuti al guasto sulla linea, un base al nuovo regolamento europeo i biglietti possono essere rimborsati. Occorre chiedere in biglietteria.
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Guasto sulla linea tra La Spezia e Genova. Forti ritardi e disagi per i pendolari.

Mattinata all'insegna del disagio per migliaia di pendolari che all'arrivo in stazione hanno avuto l'amara sorpresa di leggere sui monitor che il loro treno aveva 40 e più minuti di ritardo....come sempre nessuna alternativa, a parte l'auto o una lunga attesa della riparazione... Una linea davvero disastrata, nonostante le frequenti manutenzioni che però non sembrano dare quei risultati che tutti ci attenderemmo.
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martedì 13 aprile 2010

Vacanze romane

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del nostro amico pendolare Alessio in trasferta a Roma.

"Saluti a tutti,
volevo raccontare la mia avventura in treno dall’aeroporto di Roma alla stazione Termini.

Arrivo alla biglietteria dell'Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino per acquistare il biglietto del prestigioso Leonardo Express. Preparo i soliti 11€ ma con mia sorpresa il prezzo e lievitato a 14€, un aumento di circa il 30% ben oltre l'inflazione. Beh, penso: chissà quali miglioramenti sono stati apportati. D’altronde un treno di I classe che trasporta migliaia di passeggeri da tutto il mondo rappresenta un biglietto da visita per tutti i visitatori che arrivano da ogni parte del mondo.


Ovviamente l'illusione dura poco: provo 3 timbratrici prima di trovare quella funzionante. Penso: ”Sarà un caso”. Arriva il treno, salgo, mi sistemo e prendo il mio libro: luci rotte nel mio scomparto. Alzo gli occhi e osservo il poggiatesta di fronte a me: talmente nero che non riesco a immaginare quando sia avvenuta l’ultima pulizia. Il treno parte e un rumore assordante riempie lo scomparto: la porta automatica che isola dai rumori è rotta. Mi alzo per andare alla toilette e la porta automatica tra le carrozze è anch'essa rotta. Il bagno non puzza ma la serratura è difettosa e comunque non brilla per la pulizia.


Torno al mio posto, arriva il controllore a cui espongo le mie osservazioni. Ovviamente mi sta a sentire ma mi dice che non può fare niente, che alla manutenzione ci pensa un gruppo di colleghi preposto. Mi dice di fare reclamo. Arrivo a Roma Termini cerco l'ufficio reclami ma non esiste, mi chiedo comunque che fine farebbe la mia comunicazione.


La domanda è come possiamo avere un servizio degno di tale nome al di fuori dell'alta velocità. Oltre ai panini e alle coperte mi devo portare detersivi e cacciavite?


Ricordo che una famiglia composta da 3 elementi viene a spendere 42 euro per andare a Roma Termine, tanto vale oramai andare in taxi.

Alessio"

E' in quella stazione, è su quel treno che i turisti che arrivano in Italia si costruiscono la prima impressione sulla qualità e sulle capacità del nostro paese. Questo pensiero ci mette i brividi...

Stazione Genova Brignole: sono aperte le scommesse! Quale treno partirà per primo?

Forse qualcuno ricorderà come, scherzando ma non troppo vista la piega che hanno preso gli avvenimenti, avevamo preconizzato che le stazioni sarebbero state attrezzate con sale giochi per poter scommettere su quale treno partisse per primo. Le sale giochi con relative slot machines sono state davvero introdotte in molte stazioni, e in effetti sapere quale sarà il primo treno in partenza si sta sempre di più rivelando un azzardo.

Ce lo segnala, ultima in ordine di tempo, una collega pendolare sulla linea Genova-Savona.
Parlando della fascia di rientro serale, da Genova Brignole tra le 17 e le 18 partono 4 treni:

il regionale 11382 delle 17,09 (che non effettua tutte le fermate e va a Ventimiglia)
il regionale 11298 delle 17,15
il regionale 11384 delle 17,33(che non effettua tutte le fermate e va a Ventimiglia)
il regionale 11302 delle 17,45

Alle 18,15 parte un altro regionale, mentre da Principe ne parte un altro alle 18,17, che non effettua tutte le fermate. Per chi oltrepassa Savona tra l’altro la scelta è più limitata, dato che alcuni di questi treni si fermano a Savona.

Sia il regionale delle 17,09, sia quello delle 17,33 “nascono” proprio da Genova Brignole, e di solito sono presenti sul binario già prima dell’orario di partenza ma nonostante questo il più delle volte partono in ritardo o vengono soppressi per vari motivi: guasti di vario tipo (ogni volta un diverso problema tecnico), perché non c’è il personale, perché devono ancora fare le prove freni o perché non c’è la motrice.

Fatto sta che vi è sempre molta incertezza su quale treno partirà per primo, anche perché spesso gli annunci sonori sono imprecisi e nonostante un treno venga annunciato in partenza capita spesso che poi resti in sosta sul binario mentre ne parte un altro.
Lo stesso personale di bordo pare sia il più delle volte all’oscuro della movimentazione e attende il segnale di via libera senza sapere chi partirà per primo.

Racconta la nostra amica con tono sconsolato: “Si assiste così all’ennesimo balletto di noi pendolari, saltellanti da un binario all’altro, ed alle scommesse sul “quale treno partirà per prima?” e “quale treno arriverà prima a destinazione?”.Nessuno ti sa dare informazioni, tutte le volte la soluzione adottata dalle Fs è diversa e senza logica. Ci si trova perciò sul regionale delle 17,09 o quello delle 17,33 annunciato in partenza, ma in realtà fermo sul binario, per cui si deve scegliere di starci su, sperando di partire, oppure correre su un altro binario per prenderne un altro rischiando però di vederselo partire davanti, di perderli entrambi o di essere fermati lungo il percorso, ovviamente non in stazioni nelle quali risulta possibile trasbordare, e vedersi passare davanti l’altro.
E’ successo più di una volta che il 17,09 o il 17,33 non veniva fatto partire in orario e dopo aver accumulato minuti di ritardo, peraltro non segnalati, veniva fatto partire bloccando i treni dopo che, anche se annunciati in partenza e in orario, venivano fatti fermare e accodati. Altre volte anche se annunciato in partenza veniva fatto partire prima quello delle 17,15 o delle 17,45 e il 17,09 e/o il 17,33 veniva fatto partire dopo pochi minuti accodandosi, fermandosi ad ogni momento perché quello che lo andava a precedere faceva tutte le fermate oppure, in alcune occasioni, veniva fatto il ‘sorpasso’ fuori da ogni stazione o in stazioni dove non fermavano entrambi e quindi non rendendo possibile un eventuale ‘trasbordo’. Qualche volte sempre annunciato in partenza veniva addirittura soppresso dopo che ogni altro treno era già partito.Insomma un bel divertimento!Solo qualche giorno fa l’ennesimo balletto e l’ennesima storia di ordinaria follia: il 17,09 annunciato in partenza quando in realtà ci doveva essere qualche guasto tecnico. In quest’occasione il personale FS anziché capire o quantomeno rispondere educatamente, trattava male chiunque chiedesse qualcosa. Le porte per un po’ sono state chiuse e non si riuscivano più ad aprire, impedendo così alle persone di scendere ed eventualmente andare a prendere un altro treno. Dopo aver visto passare il regionale delle 17,15, io e altri ci siamo recati a prendere il 17,33. Anche questo però annunciato in partenza non partiva, verso le 17 e mezza passate è stata annunciata la soppressione del 17,09 e veniva annunciato come primo treno utile il 17,33 che, fortunatamente, è partito anche se con parecchi minuti di ritardo.”

E’ chiaro che basterebbe una migliore organizzazione per far sì che le persone fossero, almeno, messe in grado di salire sul primo treno per loro utile, senza dover correre tra un marciapiede e l’altro o costrette a trasbordi avventurosi.

E pensare che il nuovo sistema supercomputerizzato doveva rendere più efficiente ed efficace la movimentazione dei treni! A quanto pare il progresso non è poi così apprezzabile, se accade tanto spesso che non vi sia accordo tra gli annunci e la realtà.

Alcuni giorni fa, l’epilogo: una lettera di RFI in risposta alle segnalazioni della nostra collega, testualmente afferma che “nella stazione di Genova Brignole gli annunci sonori sono gestiti da un sistema automatico ma le sue caratteristiche ad oggi non consentono di erogare annunci relativi alle possibili alternative di viaggio” come a dire, non sappiamo neppure dirvi quale treno parte per primo! Bene, spendiamo milioni di euro in nuove tecnologie, ma quanto a migliorare il servizio per gli utenti, non se ne parla neppure.

Un tempo c’erano i capistazione che riuscivano a correggere alcune problematiche legate alle precedenze e contribuivano a contenere i disagi degli utenti. Costavano troppo, e li hanno sostituiti con un “cervellone” elettronico. Con che risultati, potete tutti valutarlo.

Terminiamo questa news con un doveroso e addolorato pensiero alle vittime dell’ennesima strage ferroviaria che ieri ha causato, presso Merano, ben 9 vittime e numerosi feriti. A loro, alle famiglie e ai pendolari della linea della Val Venosta va la nostra solidarietà e la ferma richiesta che sia fatta piena luce ed individuati i responsabili.

Merano, oggi giornata di lutto

Ancora un tragico incidente ha colpito le ferrovie causando lutti tra i pendolari. Ci uniamo al dolore delle famiglie chiedendo che quanto prima venga fatta chiarezza sui motivi del disastro.

Giornata di lutto oggi in Alto Adige, con bandiere esposte a mezz'asta, per l'incidente ferroviario che ieri ha causato nove morti e 28 feriti in Val Venosta. Stasera nella chiesa di Silandro si svolgerà una cerimonia funebre alla presenza del vescovo della diocesi di Bolzano e Bressanone Karl Golser. La Procura della Repubblica di Bolzano ha intanto iscritto nel registro degli indagati otto persone in relazione al disastro.

"Al momento le persone non sono da ritenersi colpevoli" ha precisato il procuratore capo Guido Rispoli che coordina l'inchiesta assieme al sostituto Axel Bisignano e alle forze dell'ordine. Saranno sentite a testimoniare sei persone del consorzio di bonifica della val Venosta e i proprietari dei due campi che sovrastano la ferrovia nel tratto tra le stazioni di Laces e Castelbello dove si è verificata la tragedia.

Sarebbe, infatti, proprio da un guasto all'impianto d'irrigazione dei frutteti che la tragedia avrebbe avuto origine. Gli accertamenti effettuati dopo l'incidente hanno permesso di chiarire che la frana che ha travolto il treno regionale in servizio da Malles Venosta a Merano è stata provocata dalla rottura di un tubo per l'irrigazione del meleto. L'acqua è penetrata nel terreno causando lo smottamento. Ma i dubbi restano. I contadini assicurano che nessuno di loro ha messo in funzione l'impianto. E neanche il responsabile del Consorzio che gestisce l'irrigazione nei meleti della zona vuole prendersi la reponsabilità dell'accaduto: "Non è colpa nostra, il problema è di natura geologica". Per far luce sulla vicenda saranno nominati due esperti, un geologo ed un idrologo.

lunedì 12 aprile 2010

La cortesia di Trenitalia

Una situazione imbarazzante di un mezzo pubblico che dovrebbe essere al servizio del cittadino.
L'episodio vissuto pochi minuti fa da una ragazza che mi ha riportato tutto, con asia e disperazione.

Stazione di Sestri Levante. La viaggiatrice ed il suo cane chiedono cortesemente alla biglietteria locale di poter viaggiare in regola su un regionale e su un Eurostar City Frecciabianca. La solerte impiegata delle ferrovie enumera tutto quello che occorre per effettuare il viaggio cane+umano: trasportino, museruola, certificato. A prescindere dal fatto che uno potrebbe essersi scordato a casa qualcuno di questi tre elementi, quindi non può viaggiare? Non le è stato emesso il biglietto e neppure data una soluzione! "Queste sono le regole" hanno sentenziato sgarbatamente dall'altra parte del vetro.
La protagonista dell'episodio è rimasta sbigottita, lei ha un cagnino pechinese che sarà lungo 15 cm a dire tanto, per non parlare del fatto che questi animalini, avendo il muso schiacciato, non possono fattivamente indossare una muserola.

Tuttavia, tra le tante contraddizioni dell'episodio, ci sarebbe da far notare, soprattutto alla solerte ed efficiente impiegata delle ferrovie, il perchè certi soggetti, tossici, barboni, punkabbestia (quindi comprensivi di cane), maniaci sessuali di vario genere tutti ovviamente sprovvisti di biglietto e delle più semplici buone maniere del vivere comune, possano viaggiare impuniti, sopra le regole. Invece un cittadino che decide di viaggiare evitando l'auto, magari in situazioni di emergenza, si trova di fronte un muro di regole invalicabili ed applicate solo arbitrariamente.

Dal punto di vista personale inviterei la dipendente allo sportello ad effettuare un viaggio con me sui treni di notte, quei bei regionaloni, magari nelle ultime carrozze, consigliandole di portarsi un pannolone per gli incontri che si fanno!

Peraltro le FAQ del sito trenitalia riportano questo:
http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=246f41d22b0b5210VgnVCM1000003f16f90aRCRD

sabato 10 aprile 2010

L’Ing. Moretti e la Liguria ferma ai tempi degli antichi romani

Il giorno dopo l’ennesima brutta figura di Trenitalia (Liguria paralizzata dall’incidente di Recco, passeggeri bloccati nelle stazioni, disagi rilevantissimi per gran parte della giornata) ci si potrebbe aspettare, che so, un comunicato di scuse, e magari la promessa di organizzare meglio, la prossima volta, la macchina delle emergenze.

Invece, cosa leggiamo sul giornale? Che l’ineffabile Moretti, ancora una volta ne dice una delle sue, e rispondendo alle critiche dei pendolari che gli chiedevano per quale motivo non si fossero messi a disposizione degli utenti del mezzi sostitutivi (leggi: autobus) dice testualmente che “gli autobus necessari avrebbero intasato l’Aurelia”. Ma che cartografia usano a Roma? Quella del Regno d’Italia? Non sa, il Sommo Ingegnere, che da decenni oramai la Liguria è attraversata dall’autostrada e che proprio a Recco vi è anche, udite udite, un casello? Evidentemente per lui la viabilità ligure si è fermata al tempo degli antichi romani che fecero l’Aurelia, non a caso voluta per consentire un agevole transito alle legioni incaricate di sottomettere una buona volta gli infidi Liguri che già all’epoca erano parecchio ribelli.

Moretti non è nuovo del resto a sparate di questo genere: si pensi ai consigli di viaggio dispensati ai viaggiatori bloccati dalla neve -“portatevi panini e coperte”- o al suo liquidare la tragedia di Viareggio come un “spiacevolissimo incidente” fino al recente “per i pendolari le proteste ci saranno sempre, perché nei giorni feriali e nelle due ore di punta l'affollamento è tale per cui avere posti e treni per tutti è difficile. È un problema non solo italiano, ma mondiale”.

Tutte frasi che nessun altro responsabile di una compagnia di trasporti si sarebbe mai sognato di pronunciare, senza essere subito dopo cacciato a furor di popolo. Qui da noi invece un siffatto personaggio non solo resta al suo posto, ma verrà anche presumibilmente riconfermato.

Poi ci si stupisce che la gente invece che a votare se ne vada al mare (in auto): fino a quando la politica non si dimostrerà in grado di correggere queste vistose storture, la fiducia della gente nella sua capacità di risolvere i problemi non potrà che diminuire. L’astensionismo è una spia importante di questo malessere, ma nessuno fino ad ora sembra intenzionato a porvi seriamente un rimedio.

venerdì 9 aprile 2010

9/4/10 SESTRI L.: IL FESTIVAL DELLE ASSURDITA'

L'ultimo treno per La Spezia passa alle 6.45 circa. Dopodichè un black-out assoluto di collegamenti per i pendolari della Riviera Spezzina e per La Spezia di almeno 3 ore. Ma non ci si è annoiato; è iniziato uno spettacolo particolare: il festival delle assurdità:
1) non parte il Regionale 24505 delle 7.39 che "nasce" da Sestri L. (ci piacerebbe sapere da Trenitalia quale è stato l'intoppo....)
2) transita un IC (non meglio indentificato) che avrebbe potuto quantomeno fare una fermata straordinaria a Sestri L. (pochi minuti in più di ritardo avrebbero voluto dire una maggiore considerazione nei riguardi degli abbonati....) per almeno raccogliere i pendolari diretti a La Spezia (la maggioranza numerica)
3) notiziona: viene organizzato un treno straordinario sostitutivo del 2291 per Bologna che viene denominato 2293 ed in partenza un'ora dopo dell'orario del 2291 soppresso. Non solo è una "voce" nell'aria: il materiale composto da alcune carrozze con il locomotore viene effettivamente portato sul binario, viene inserito nella videata delle partenze ed è annunciato dagli altoparlanti. Tutto vero. Tant'è che si aprono le porte e si riempie di viaggiatori. Il tempo di sedersi e..."puf!" come le nuvolette delle fiabe, improvvisamente tutto scompare...un signore non in divisa e non chiaramente indentificato fa il giro delle carrozze annunciando che quel treno c'è ma non c'è....è stato preparato ed annunciato, ma non partirà mai.....
Ecco: le FS sono riuscite questa volta a superarsi (creando peraltro un preoccupante precedente....): sono riuscite anche a sopprimere un treno straordinario sostitutivo di un treno precedentemente soppresso.
Signore e Signori: "Il festival delle assurdità!!..."

Ancora disagi sulla linea La Spezia-Genova

Continuano i lavori per ripristinare la linea ferroviaria interrotta a causa di un incidente. Da questa mattina grossi disagi per i passeggeri che non hanno avuto a disposizione alcun mezzo sostitutivo e si sono dovuti arrangiare alla meno peggio, subendo forti disagi.
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Treno deraglia e s’incendia Nervi-Santa Margherita su binario unico

da Il Secolo XIX

09 aprile 2010
Emanuele Caponeda Recco, Simone Traverso

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Poco dopo l’1 di notte, un piccolo treno, di quelli che fanno manutenzione sui binari, ha avuto un incidente all’altezza della stazione di Recco, nel levante genovese.
Il convoglio, lungo circa 40 metri e diviso in tre tronconi - di proprietà di una ditta esterna alle Ferrovie, la Valditerra di Novi Ligure, che stava facendo interventi sulla massicciata - è deragliato, è andato a sbattere contro la volta di una galleria e s’è incendiato. Sul posto sono accorsi il 118 da Genova e diverse squadre di vigili del Fuoco, oltre che dal capoluogo ligure, anche da Chiavari e Rapallo.

I lavoratori che erano sul treno, fra operai della ditta e macchinisti, sono riusciti ad allontanarsi abbastanza rapidamente: alla fine il bilancio parla di cinque feriti, il più grave dei quali si è rotto una gamba nella foga di scendere dal convoglio (per lui, 45 giorni di prognosi). Tutti sono stati ricoverati per accertamenti all’ospedale San Martino.
Per domare il rogo, i pompieri hanno lavorato quasi sino alle 5.

Il traffico ferroviario sulla linea Genova-Roma è rimasto completamente bloccato sino alle 6.30, quando i convogli hanno incominciato a viaggiare su un unico binario fra Genova Nervi e Santa Margherita Ligure: secondo quanto annunciato da Trenitalia, i disagi fra Genova e La Spezia dureranno molto probabilmente per tutta la giornata e molti treni dovranno essere soppressi.
Pesantissime le conseguenze alla stazione di Recco, secondo le informazioni raccolte questa mattina dal Secolo XIX: molti i viaggiatori infuriati in attesa sulle banchine di treni che non arrivano mai e su ci sono scarsissime informazioni, anche perché l’unico pannello informativo presente in stazione non è funzionante, dunque tutti si accalcano alla biglietteria per sapere qualcosa. Ci sono treni che arrivano da Nervi annunciati con 75 minuti di ritardo, un Intercity che doveva partire da Genova verso il Levante annunciato con 120 minuti di ritardo e poi soppresso, un altro Intercity, da Santa Margherita verso il capoluogo ligure, che viaggerebbe con 200 minuti di ritardo.
La Polfer ha avviato un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente.

Il Commento di una pendolare:

ceresv83, Genova.
Stamattina in stazione quasi tutti i treni erano soppressi. Il mio e un altro paio no. Il mio treno parte da Brignole alle 7:28 ed è diretto a Ge Voltri. La stazione di partenza del treno è Sestri Levante, circa un'ora prima.Sono andata sul sito ViaggiaTreno con il mio telefono, e c'era scritto "Il treno non è ancora partito". mah... sono andata allora (erano le 7:15) all'ufficio informazioni: a loro risultava regolare, e quando gli ho fatto notare delle informazioni date da ViaggiaTreno mi è stato risposto: "Lo hanno formato in un'altra stazione, è tutto regolare, il treno c'è" .. facevano una figura migliore a stare zitti o dire che non ne sapevano nulla.Sono tornata sul binario... alle 7:32 hanno avvisato all'altoparlante che il treno era soppresso.. ora dico... come si può avvisare della soppressione di un treno un'ora dopo che questo treno sarebbe dovuto partire? Sempre più schifata dal servizio, e adesso anche dal personale di "terra" che ci prende in giro..TUTTI A CASA!!!!

giovedì 1 aprile 2010

Trofeo Tartaruga: vince la bici

Bicicletta e car sharing si confermano i modi più veloci, ecologici ed economici per muoversi a Genova. Sono stati infatti i vincitori assoluti del Trofeo Tartaruga, la gara dedicata alla mobilità sostenibile organizzata dal Treno Verde, la campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzata anche grazie al contributo di Telecom Italia.


A contendersi il podio otto equipaggi che dalla stazione Brignole a quella di Principe hanno viaggiato su diversi mezzi di trasporto. Hanno partecipato alla gara, i volontari di Legambiente, Genova Car Sharing, il Circolo Amici della Bicicletta e un veicolo elettrico per la distribuzione della posta del progetto europeo Green Post. È arrivato primo al traguardo il concorrente in sella alla bicicletta, che ha impiegato solo 13 minuti a percorrere i 3,3 chilometri del suo tragitto. Al secondo posto il concorrente che ha affrontato il percorso utilizzando il servizio cittadino di car sharing, che è arrivato in stazione dopo 21 minuti.
Al terzo posto il veicolo elettrico di Green Post che ha terminato la gara in 21 minuti, anticipando di 4 minuti l’arrivo del mezzo pubblico. Giungono, a seguire, la bici del bike sharing e lo scooter, mentre chiudono la gara il pedone e la macchina. Il Treno Verde, in sosta a Genova fino alla mattina del 2 aprile, ha lo scopo di monitorare lo stato dell’inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane, con i rilevamenti del laboratorio mobile dell’Istituto Sperimentale di RFI, e di sensibilizzare i cittadini su cambiamenti climatici, risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili, attraverso le mostre realizzate a bordo.

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