lunedì 29 marzo 2010

(semi OT) 23/03 Roma-Sestri Levante IC 522 Classe 1 carrozza 2

Mi aspettavo un treno extra lusso. Ho trovato posti a sedere sporchi, senza un tavolino per appoggiare qualcosa, e le fermate non vengono annunciate. Non esistono prese elettriche per collegare un pc o un cellulare, meno che mai gli altri comfort.

Ho provato ad andare nei bagni: da entrambi gli estremi del vagone questi sono in stato indescrivibile. Senz’acqua e sporchi!
Vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ps
Ho provato ad andare nei bagni di Roma Termini, ma......... sorpresa!! C’è un ingresso con monetine che sbarra l’accesso e se una persona non ha spiccioli? Inutile dire che il marchingegno non fornisce resto! Come direbbe Checco Zalone siamo nel 3000 e siamo ridotti così!!

domenica 21 marzo 2010

martedì 23 marzo: sciopero di 24 ore

Dalle 21.00 di martedì 23 alle 21 di mercoledì 24 marzo sciopero del personale FS di Piemonte, Liguria e Toscana: ripercussioni sui treni regionali

Da FS news: Uno sciopero di 24 ore, con possibili modifiche ai servizi regionali, è stato proclamato dalle 21 di martedì 23 alla stessa ora di mercoledì 24 marzo in Piemonte, Liguria e Toscana. In Piemonte lo sciopero del personale di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana è stato indetto dalle segreterie regionali FILT, FIT, UILT, FAST, UGL, ORSA. Le stesse, insieme a quella regionale FAST, hanno proclamato in Liguria un’astensione dal lavoro del personale Trenitalia. In Toscana, invece, l’agitazione è stata indetta dalla segreteria regionale ORSA per tutto il personale del Gruppo FS.

domenica 14 marzo 2010

Quando la stazione è solidale: Soleluna a Cornigliano per i senza-casa

Parlando della sala d’aspetto della stazione di Rapallo, impraticabile per gli utenti perché occupata da homeless, e successivamente privata di sedie e di porta da RFI, oltre a chiedere l'immediato ripristino dell'agibilità della sala e dei relativi arredi, avevamo auspicato che gli enti coinvolti (RFI, Comune, ecc.) si adoperassero per trovare una soluzione che ricomponesse le varie problematiche, e citavamo anche l’esempio di Cornigliano, la cui stazione ferroviaria è sede di una associazione di volontariato che presta assistenza ai senza-casa e che con vari contributi sta portando avanti un importante progetto di solidarietà.

Alcuni giorni fa abbiamo avuto il piacere di ricevere questa lettera da parte di quell’associazione, e abbiamo pensato di divulgarla perché ci è sembrata una importante testimonianza ed un esempio riproducibile anche in altri contesti aventi analoghe problematicità.

“L'Associazione Soleluna Onlus è una associazione di volontariato; è stata fondata nel 2002 per fornire assistenza ai senza fissa dimora e in generale alle persone in stato di grave disagio. Nel 2005 abbiamo stipulato con RFI un contratto di comodato d'uso per un appartamento nella stazione FS di Cornigliano, in cambio dell'onere di presidio della stazione e pulizia dei locali aperti al pubblico e delle aree esterne (marciapiedi, scale etc.).

Abbiamo costituito un centro di accoglienza che prevede una mensa, che ogni sera distribuisce 60 pasti caldi completi alle persone in stato di necessità. Dall'apertura, abbiamo distribuito complessivamente più di 100.000 pasti.Nel 2009 RFI ci ha concesso sempre in comodato d'uso un secondo appartamento, che abbiamo restaurato; tra poco avvieremo i seguenti servizi per senza fissa dimora: docce, lavanderia, distibuzione abiti, dispensario medico, assistenza legale.

I restauri sono stati possibile grazie alle erogazioni liberali di Fondazione Carige e EnelCuore, oltre al lavoro gratuito e ai contributi in denaro dei volontari di Soleluna, che oggi conta più di 120 soci.

In futuro abbiamo in mente di ampliare ulteriormente la nostra offerta di servizi, per esempio con un progetto di mensa e doposcuola per ragazzi di famiglie in difficoltà. Così la stazione sarebbe "popolata" anche durante l'ora di pranzo.

Soleluna fa parte dell'ONDS - Osservatorio Nazionale del Disagio nelle Stazioni, avviato da FS per sostenere tutte le iniziative a favore dei senza fissa dimora e dei profughi che gravitano intorno alle stazioni.Per maggiori informazioni potete visitare il sito: www.onds.it

Ringraziamo l’Associazione Soleluna per il contributo e soprattutto per l’attività svolta in questo delicato ambito sociale, ed auspichiamo che questo positivo esempio di impegno nel segno della solidarietà sia riprodotto anche in altre realtà al fine di trovare una soluzione in grado di dare risposte sia agli utenti ferroviari, che legittimamente hanno il diritto di disporre di strutture idonee alla fruizione del servizio, sia ai senza-casa, con l’auspicio che vengano introdotte ulteriori politiche di reinserimento nel corpo sociale.

giovedì 11 marzo 2010

E tra Pegli e Genova Centro si viaggia stretti come le sardine

Stamattina treno delle 7.18 che da Pegli (in arrivo da Savona) va a Genova era strapieno cioè che sono saliti pochi fortunati lasciando almeno il 60% delle persone a terra. Strapieno vuol dire che le porte non si chiudevano e che il capotreno doveva guardare ogni porta per assicurarsi che nessuno rischiasse di lasciare una mano o una gamba fra le porte (giuro che è cosi!). Ogni stazione 7 minuti!!! E' arrivato a Sampierdarena alle 7.44, 35 minuti per fare 3 stazioni 8normalmente 10/15 minuti). Viaggio da carro bestiame, tutti stipati, commenti dei pendolari a non finire, scene anche di isteria da parte di qualcuno.

Stazione di Rapallo: tornate le sedie nella sala d’attesa. In quella di Sturla invece viene segnalato il sottopasso al buio da ormai tre settimane.

Apprendiamo dal Secolo XIX di oggi che a Rapallo qualcosa si è mosso a seguito della nostra denuncia...

RAPALLO. Stazione ferroviaria di Rapallo, nella sala d'attesa sono tornate le sedie. E il gruppo politiche sociali di Ferrovie dello Stato ha chiesto un incontro con l'assessorato Servizi Sociali del Comune di Rapallo per discutere insieme su possibili soluzioni da adottare per i clochard.

Sono queste le due novità a uno dei casi che ha fatto più discutere, in città, nell'ultimo periodo: due settimane fa, infatti, "Centostazioni", che gestisce la stazione di Rapallo, aveva tolto tutte le sedie della sala d'attesa dopo i danni fatti agli arredi e alle panchine stesse dai senzatetto. Ed era stata anche tolta la porta della sala d'attesa.

Un metodo - hanno criticato molti - per tentare di risolvere in modo superficiale il problema degli homeless, dando un disservizio anche agli utenti. Tutte le sedie, le panchine e gli arredi che erano state rovinati sono stati tolti, puliti, riparati e ricollocati nella sala d'attesa: nelle condizioni in cui erano stati ridotti, erano comunque inutilizzabili per i passeggeri -afferma Monica Valeri, responsabile per la Liguria dell'ufficio stampa del Gruppo Ferrovie dello Stato - la porta non è stata ancora ripristinata perché, spesso, è stato notato che i senzatetto si chiudono dentro la sala d'attesa, trasformandola di fatto in una sorta di luogo privato». Un'emergenza, quella dei senzatetto che si rifugiano nella stazione di Rapallo, che verrà presto affrontata con un apposito incontro fra Ferrovie dello Stato e Comune di Rapallo. Intanto, è alle fasi conclusive il progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria. (S. PED.)

Alcuni commenti:

  1. è stata necessaria la denuncia dei pendolari perché si iniziasse a pensare a come risolvere in qualche modo il problema dell’occupazione degli spazi di stazione da parte degli homeless;
  2. in un primo tempo si sono tolti semplicemente gli arredi e gli infissi, senza peraltro informare gli utenti sul periodo in cui tali arredi sarebbero stati eventualmente resi nuovamente disponibili;
  3. sono anni che si parla di restyling della stazione di Rapallo (che ne ha già subito uno in tempi non lontanissimi, con pessimi risultati diremmo noi) senza aver nessuna certezza sui tempi di realizzazione;

Registriamo comunque con soddisfazione che le sedie sono state nuovamente messe a disposizione degli utenti, e speriamo che anche gli infissi vengano al più presto rimessi al loro posto.

Auspichiamo che anche il tema dei senza tetto venga affrontato in modo costruttivo e che l’incontro richiesto con la civica amministrazione abbia un esito positivo. Sappiamo che il gruppo FS ha in altre stazioni (ad esempio Cornigliano) avviato progetti di sostegno ai senza tetto, e pensiamo che anche in questo caso sia possibile un analogo intervento.

Stazione di Sturla: sottopasso buio e pericoloso
Una collega pendolare ci segnala che da circa 3 settimane il neon nel sottopasso della Stazione di Genova/Sturla è fulminato.Ciò crea disagio nelle ore serali perchè il sottopassaggio è completamente al buio e questo porta ovviamente problemi di sicurezza a chi volesse attraversarlo. Segnaliamo anche questa circostanza chiedendo a RFI di intervenire prontamente per sostituire il neon guasto.

Ferrovie: (Fit-Cisl) maggiori attenzioni ai pendolari

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

COMUNICATO STAMPA

La Fit-Cisl ritiene che non debba essere banalizzato il disagio dei pendolari, che sono costretti a confrontarsi con un’offerta di servizi inferiore alla domanda e alle necessità di mobilità di vaste aree dell’Italia, spesso con una qualità dei servizi carente. È questo il commento del Segretario Generale Aggiunto della Fit-Cisl Giovanni Luciano in merito alle dichiarazioni rilasciate ad organi di stampa dall’Amministratore Delegato delle Ferrovie Mauro Moretti, che hanno sollevato dure prese di posizione da parte delle associazioni dei consumatori.
I ferrovieri – prosegue Giovanni Luciano – sono stanchi e delusi, dopo i troppi tagli subiti e l’impegno profuso con un elevato aumento della produttività del lavoro, di essere percepiti dai viaggiatori come antagonisti o nemici, per le carenze del sistema e ancor più per le continue prese di posizione del management del Gruppo FS.

L’Amministratore Delegato delle Ferrovie Mauro Moretti ha realizzato un’altra impresa titanica: allungare nei fatti l’Italia – sottolinea Giovanni Luciano – in virtù dei recentissimi ulteriori tagli ai treni da e per il sud del Paese, sopratutto Calabria e Sicilia; riducendo in modo significativo il perimetro dei servizi universali, con la soppressione di numerosi collegamenti vitali per alcune aree del meridione, già penalizzate da una insufficiente infrastrutturazione.
Le ferrovie – precisa Giovanni Luciano – si allontanano in questo modo dal Paese reale che non finisce a Salerno, come pure da milioni di cittadini e potenziali clienti.
Ci sorprende – prosegue Luciano – l’atteggiamento di condivisione di queste scelte da parte del Ministero dei Trasporti, perché indeboliscono in modo significativo l’intero sistema ferroviario, proprio nel momento in cui dovrebbe essere potenziato e rilanciato come asse portante di una mobilità integrata, nel momento in cui li paese è alle prese con la paralisi da polveri sottili ed un ingorgo stradale continuo.
Il presente e futuro delle Ferrovie – conclude il Segretario Generale Aggiunto della Fit-Cisl – non è quello di trincerarsi esclusivamente nella ridotta dell’Alta Velocità.
Roma, 09/03/2010

sabato 6 marzo 2010

La Regione Liguria darà assistenza legale al pendolare denunciato

L’Ass. ai Trasporti della Regione Liguria Vesco ha raccolto l’appello lanciato dal Coordinamento dei Pendolari Liguri in favore di Maurizio Carnevali, il collega di Santa Margherita denunciato dalla Polfer per interruzione di pubblico servizio, riconoscendo la motivazione dell’esasperazione dovuta ai continui disservizi da parte di Trenitalia.

“Non lo lasceremo solo” afferma l’Assessore, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata nei confronti di una persona che ha reagito di istinto ad uno stillicidio di disservizi.

Alla fine del 2005 fu del resto la Regione a denunciare Trenitalia per interruzione di pubblico servizio, e la magistratura di affrettò ad archiviare la pratica. Speriamo vivamente che la stessa cosa accadrà con il nostro collega, al quale rinnoviamo la nostra solidarietà insieme ai molti che l' hanno fatta pervenire tramite il nostro blog.

giovedì 4 marzo 2010

Pendolare denunciato: ma è Trenitalia quella che interrompe, ogni giorno, il pubblico servizio

Alla fine è successo, anche qui da noi: presso la stazione di Santa Margherita un pendolare, esasperato per l’ennesimo disservizio, non ce l’ha fatta più e si è messo di traverso sui binari. Il treno, il regionale 11264 era partito alle 7.12 dalla Spezia con due vetture in meno “per problemi tecnici” ossia a causa della carenza di manutenzione che affligge le vecchie e malandate carrozze circolanti da tempo immemorabile sulle nostre rotaie.

Carrozze tanto vecchie che, una volta (pre) pensionati gli anziani ed esperti meccanici di una volta, i “nuovi” non sanno neppure dove mettere le mani, figuriamoci poi se si trovano i pezzi di ricambio: provate voi a reperirli per vetture che hanno a volte 40 anni! Allora si cannibalizzano le vecchie, un pezzo di qua lo mettiamo di là, se va bene, altrimenti via, si sopprime la carrozza. L’alternativa? Si sopprime direttamente il treno, che tanto ormai sono abituati a questo ed altro.

Oggi a Santa Margherita l’aria si è fatta pesante, Trenitalia ha persino “permesso” ai pendolari del regionale che non trovavano posto di salire sull’IC successivo, una graziosa concessione e non un diritto, come da tempo andiamo chiedendo e che un tempo era previsto sulla Carta dei Servizi. Si, perché un tempo vi era scritto che il viaggiatore ha il diritto di proseguire il viaggio con qualunque mezzo in caso di problemi. Oggi non più, del resto Trenitalia si fa le regole come le aggradano e nessuno le dice nulla…

Noi invece chiediamo che in caso di problemi (ritardi, soppressioni, tagli di carrozze, ecc.) il viaggiatore possa usufruire di qualunque treno sia per lui utile a proseguire il viaggio che ha pagato (tra tasse e biglietto), non per gentile concessione, ma perché ne ha il sacrosanto diritto.
Purtroppo capita che, per vedere riconosciuti i propri diritti, si arrivi a compiere gesti estremi: il pendolare che ha bloccato il treno è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio, un provvedimento certo del tutto sproporzionato se guardiamo alle cause che hanno provocato il gesto.

Dal Coordinamento dei Pendolari Liguri tutta la solidarietà al collega esasperato, con la richiesta che sia la Regione Liguria ad offrire il patrocinio legale a questo pendolare che ha deciso di non subire più passivamente il quotidiano sfacelo delle ferrovie: se c’è chi interrompe il servizio, da anni, è proprio Trenitalia, e non certo chi subisce ogni giorno ogni sorta di soprusi.

Stazione di Rapallo, pendolari cornuti e mazziati

La stazione di Rapallo sta vivendo, insieme a molte altre, e suo malgrado, una stagione di notorietà. Pur essendo una delle stazioni ferroviarie dove transitano più passeggeri a livello ligure e italiano (2.300.000 passeggeri annui, recita il sito di Centostazioni) essa si presenta da troppo tempo in condizioni a dir poco sconfortanti, come molte denunce di noi pendolari, molti servizi giornalistici e anche diverse interrogazioni e interpellanze ai vari livelli politici e amministrativi hanno contribuito a mettere in luce.

Non molto tempo fa ci è capitato di denunciare le condizioni di degrado della stazione di Rapallo, che si segnala ormai da tempo per la mancanza dei servizi più elementari. Biglietteria chiusa “per malattia”, esercizi commerciali sbarrati, sporcizia diffusa, barriere architettoniche e sala d’aspetto impraticabile per essere stata trasformata in ricovero per senza-casa sono i disagi più macroscopici, ma non sono i soli.

L’ultimo problema, quello della sala d’aspetto off limits, in particolare, ci è stato segnalato a più riprese nella passata stagione invernale, periodo in cui più sarebbe gradito e utile per gli utenti poter disporre di un luogo riparato e, possibilmente, caldo, dove aspettare l’arrivo del treno.I passeggeri richiedevano, se non proprio la sala d’aspetto praticabile, di poter avere delle sedute nell’atrio della stazione, posto al primo piano.

Posto che il problema degli homeless andrebbe risolto in modo ben diverso, creando ad esempio dei ricoveri dove essi possano almeno trovare un letto e una doccia, la risposta di Trenitalia e di RFI è stata quella di togliere le sedie e persino la porta dalla sala d’aspetto, rendendola del tutto inutilizzabile sia per gli homeless, sia per gli utenti.

Invece che trovare una soluzione al disservizio, si è direttamente tolto il servizio. Possiamo ben dire che gli utenti, oltre al danno hanno anche subito la beffa di veder tramontata definitivamente la speranza di poter usufruire di una sala d’aspetto come è logico aspettarsi di trovare in una stazione.

Se questa è la risposta data da Trenitalia e da RFI al problema, possiamo ben dire che non ci trova per nulla soddisfatti, e ci delude non poco anche il silenzio delle istituzioni locali che dovrebbero ben conoscere l’annoso problema, e cercare di porvi rimedio promuovendo un tavolo di confronto con tutti gli enti coinvolti. Se questo non verrà fatto, saranno come sempre i cittadini-utenti a dover pagare questa mancanza di capacità gestionale di un problema che va risolto, ma non certo con la soppressione di un servizio essenziale come la sala d’aspetto di una stazione ferroviaria.

mercoledì 3 marzo 2010

Prenotazione fantasma

Non ci sono parole per spiegare l'ennesimo esempio di organizzazione di Trenitalia (e le sue società satellite). Stamani, chi era a Chiavari sul 11258 ha visto sciamare una nuvola ordinata di bambini e relativi insegnanti. Sono migrati, su consiglio del controllore, dalle carrozze assegnate da prenotazione a quelle verso perchè i posti erano occupati!!!!!
Complimenti! Almeno i ragazzi delle elementari hanno avuto un assaggio di cosa gli si prospetta davanti (salvo peggioramenti).

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