domenica 29 luglio 2007

Presentata la bozza del Protocollo di Intesa tra Regione Liguria, Organizzazioni Sindacali, Associazioni dei Consumatori e Coordinamento dei Pendolari

Lo scorso venerdì 27 luglio, presso la Regione Liguria, si è svolta la riunione del Tavolo tecnico che ha visto la presentazione di un importante documento programmatico, il Protocollo di Intesa che si propone di definire il piano di utilizzo delle penalità comminate a Trenitalia per il mancato rispetto degli standard di servizio, sia dalla somma derivante dal monitoraggio del 2006 (tolte ovviamente le somme dei rimborsi), sia la somma residuale degli anni precedenti.

Anno dopo anno Pendolari e Associazioni dei Consumatori ed Utenti hanno operato per ampliare la platea dei pendolari aventi diritto a richiedere il rimborso. A differenza di quando tale pratica venne istituita, ora sono “rimborsabili” anche coloro che hanno abbonamenti annuali e mensili ordinari con origine o destinazione in Liguria e sono residenti in Liguria, e sono stati introdotte procedure burocratiche più snelle, anche se la scarsa informatizzazione delle biglietterie rende difficile eliminare del tutto i moduli cartacei.

Come si vedrà nelle osservazioni riportate in calce, stiamo premendo per ottenere ulteriori ampliamenti delle tipologie di aventi diritto al rimborso, così come ulteriori flessibilità nell’iter burocratico, e speriamo così che di questa misura possano fruire un numero sempre più largo di pendolari e di viaggiatori in genere.

Tutto ciò premesso, si è constatato che, dopo aver riconosciuto ai richiedenti lo sconto sul rinnovo dell’abbonamento, delle somme anche considerevoli rimanevano nella disponibilità dell’Assessorato ai Trasporti, che decideva, anche su nostra sollecitazione, di utilizzarlo per il miglioramento del servizio.

Con tali somme, si propone che vengano realizzati interventi di ripristino radicale di alcuni materiali rotabili individuati tra quelli più frequentati dagli stessi pendolari liguri. Tali interventi prevedono ad esempio la sostituzione di foderine e poggiatesta, della pavimentazione, della pellicolatura esterna, delle tendine, ecc. Trenitalia si impegnerebbe ad effettuare un intervento di ripristino analogo a quello effettuato con risorse delle penali.

Il ripristino e la manutenzione di questi materiali verrebbe poi monitorata da una commissione composta da rappresentanti di tutte le parti coinvolte nel Protocollo, allo scopo di verificarne l’effettiva e corretta attuazione.

Come seconda linea di intervento, è stato proposto un progetto volto a favorire il mantenimento della sicurezza a bordo mediante l’incentivazione di forme di collaborazione tra forze dell’ordine e personale viaggiante, che potrebbero rivelarsi utili nella repressione di episodi di violenza quali si sono purtroppo verificate con una certa frequenza negli ultimi mesi. Questo progetto partirebbe in forma sperimentale e confermato solo dopo un adeguato monitoraggio della sua efficacia e del positivo impatto sul benessere dei viaggiatori. Abbiamo più volte detto che a nostro avviso occorre da un lato potenziare soprattutto la Polfer, che contiene al suo interno quelle professionalità specifiche per garantire la sicurezza a bordo treno ed in stazione, e dall’altro che la ulteriore presenza di forze dell’ordine sul treno dovrebbe avere azione soprattutto preventiva e deterrente, e che per questo tali forze dell’ordine dovrebbero viaggiare in divisa, ben visibili a scoraggiare eventuali comportamenti poco corretti.

Per quel che riguarda i rimborsi che verranno erogati a simbolica compensazione dei disagi subiti nel 2006,
sono stati fornite le modalità ipotizzate:

Modalità di ottenimento del bonus proposte per quest’anno

Tariffe ammesse per l’ottenimento del bonus:
- annuale regionale: 40/9/B
- annuale ordinario con origine o destinazione in Liguria e residenza del richiedente in regione Liguria:21/A/TER
- mensile regionale: 40/9/A
- mensile ordinario con origine o destinazione in Liguria e residenza del richiedente in regione Liguria:21/A


Abbonamenti annuali
- a partire dal 1 settembre 2007 e fino al 31 dicembre 2007, agli utenti titolari di abbonamento annuale a tariffa 40/9/B con validità 2007 ovvero agli utenti, residenti in Regione Liguria titolari di abbonamento annuale a tariffa 21/A/TER con validità 2007 e stazione di origine o destinazione in Liguria, verrà riconosciuto il rimborso del 10% del costo dell’abbonamento annuale regionale del 2007 presentando apposita domanda presso una delle biglietterie gestite direttamente da Trenitalia S.p.A. sul territorio regionale, con allegato l’originale, ovvero la copia qualora la domanda venga presentata nella biglietteria di emissione, dell’abbonamento annuale decorrente da un giorno del 2006 ovvero almeno 4 abbonamenti mensili con validità 2006 secondo le tipologie di tariffe ammesse.

Abbonamenti mensili
- a partire dal 1 settembre 2007 e fino al 31 ottobre 2007, verrà rilasciato un abbonamento mensile a tariffa 40/9/A ovvero a tariffa 21/A, con stazione di origine o destinazione in Liguria, presentando apposita domanda presso una delle biglietterie gestite direttamente da Trenitalia S.p.A. sul territorio regionale, con allegati, in originale, almeno 4 abbonamenti mensili con validità 2006 ovvero l’abbonamento annuale decorrente da un giorno del 2006 secondo le tipologie di tariffe ammesse. L’abbonamento mensile rilasciato a titolo gratuito secondo le modalità sopra elencate avrà validità ottobre 2007 ovvero novembre 2007,

Per raggiungere i quattro abbonamenti mensili richiesti non concorre il mensile gratuito fruito nel 2006.
Qualora i mensili risultino di tariffa o chilometraggio diverso l’utente può richiedere a scelta un abbonamento uguale ad uno di quelli presentati.
Se l’utente richiede un abbonamento a tariffa o chilometraggio maggiore di quelli presentati deve produrre una copia dell’abbonamento del mese precedente al fine di attestare la necessità di cambiamento.



Le nostre Osservazioni in merito:

1) E’ positivo che si sia mantenuto il rimborso anche degli abbonamenti “interregionali”, pur di non stretta competenza della Regione Liguria. Si sono introdotti, come da noi richiesto, anche ulteriori elementi di flessibilità sul riacquisto di nuovi abbonamenti.

2) Sarebbe il caso di iniziare a pensare a come Trenitalia dovrebbe analogamente rimborsare gli utenti liguri che sono stati costretti ad usare l’IC, avendo tolto le alternative più economiche come gli IR. Si sta verificando una disparità di trattamento non accettabile tra coloro che hanno l’abbonamento regionale e coloro che hanno l’abbonamento IC, e per questo si deve far sì che i rimborsi siano riconosciuti anche a loro.

3) Uso anch’io la parola “rimborso”, ma faccio notare che è un uso improprio, in quanto si tratta in realtà di sconto sull’acquisto di un nuovo abbonamento, diversamente da quanto avevamo richiesto. Noi pensiamo infatti che anche chi non rinnova, per motivi vari, l’abbonamento, ma ha subito i disservizi, vada risarcito seppur simbolicamente. E’ stato riproposto invece ancora una volta il principio di riconoscere uno sconto unicamente a coloro che acquistano un nuovo abbonamento.

4) Il meccanismo per vedersi riconosciuto lo sconto l’anno passato ha peccato di eccessiva burocrazia, e abbiamo chiesto di snellirlo ulteriormente. Purtroppo, in assenza di un efficiente sistema informatico che tenga nella banca dati le anagrafiche degli utenti, avendo il quale basterebbe richiamare i nominativi senza necessità di ulteriori domande e certificati, bisognerà compilare nuovamente alcuni moduli: chiediamo a tal proposito che si predisponga una adeguata campagna di comunicazione a mezzo stampa, televisione, radio e mediante ben visibili e leggibili locandine da affiggere in tutte le stazioni (anche in quelle impresenziate).

5) Chiediamo poi che venga data maggiore elasticità alla fruizione del mese gratuito a fronte dei 4 mensili: almeno fino alla fine del 2007, ma meglio sarebbe estenderne la validità almeno per 6 mesi.

6) Infine, avanziamo una proposta: allo scopo di incentivare la lotta ai ritardi proponiamo che il nuovo CdS contempli anche l’introduzione di sanzioni il cui scopo sia rimborsare nell’immediato i biglietti singoli, che pur essendo numerosissimi non godono di nessun rimborso effettivo. Sia istituito, in altre parole, un servizio di rimborso immediato dei passeggeri che consegni un bonus del 10% sul prezzo del biglietto a quegli utenti che arrivino nella stazione di destinazione con più di 10 min. di ritardo e ne facciano richiesta nella stazione di arrivo. Cumulando questi bonus si potrebbero poi acquistare nuovi titoli di viaggio, senza limitazione alcuna di tempo e di percorso.


In attesa della formalizzazione del Protocollo, che dovrebbe avvenire la prossima settimana, concludiamo con un rapido riassunto di alcune altre attività svolte negli scorsi mesi dal Coordinamento:

1) Il Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure tra i fondatori del Forum Territoriale del Terzo Settore del Tigullio

Sabato 19 maggio u.s. è stata costituita presso la Sala Albino del Palazzo Ravenna di Lavagna una aggregazione formale di associazioni, enti e organizzazioni non lucrativi operanti sul territorio locale: il Forum Territoriale del Terzo Settore del Tigullio.

Il Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure ha partecipato ed è tra i firmatari dell’atto costituente il Forum del Tigullio. Hanno aderito al Forum, ad oggi, 83 associazioni, ed altre presumibilmente si aggiungeranno più avanti.

2) Richiesta ufficiale al Governo Prodi di defiscalizzare i costi per il trasporto ferroviario

Decine di comitati di pendolari, in tutta Italia, hanno dato vita ad una iniziativa consistente nell’invio al Presidente Prodi e, p.c., ai Ministri dei Trasporti, dell’Economia e Finanze, delle Politiche per la Famiglia, ai membri della Commissione Trasporti della Camera, di una lettera con la richiesta di defiscalizzare, già con la prossima finanziaria, le spese di trasporto con mezzi pubblici: “Defiscalizzare le spese per il trasporto pubblico anche per studenti e lavoratori dipendenti, significa riconoscere a tutti un diritto che oggi vale solo per una parte dei cittadini italiani.”
Il Coordinamento dei Pendolari Liguri ha inviato una memoria sui principali problemi dei pendolari all’on. Sergio Olivieri, membro della Commissione Trasporti, che ne ha fatto richiesta per meglio sostenere la proposta dei pendolari. La Commissione aveva tra l’altro già presentato un emendamento in tal senso in occasione della scorsa finanziaria, che però non è stato recepito nel maxiemendamento (blindato, cioè non emendabile) che il Governo ha presentato alla Camera in concomitanza con la richiesta del voto di fiducia.
Confidiamo che in occasione della prossima finanziaria la richiesta verrà finalmente presa in considerazione.

3) Richiesta di incontro alla Regione Liguria sul tema della sicurezza a bordo treno ed in stazione
Alla luce dei purtroppo frequenti episodi di aggressione e di inciviltà ai danni del personale viaggiante e degli stessi passeggeri, il Coordinamento dei Pendolari, assieme a Federconsumatori e ad altre sigle di associazioni di consumatori ed utenti hanno chiesto alla Regione un incontro per fare il punto su possibili provvedimenti da mettere in campo per garantire la sicurezza del trasporto ferroviario.

lunedì 23 luglio 2007

Genova “Grandi Stazioni”: inutili pubblicità al posto delle informazioni ai viaggiatori

Il 23 luglio sono arrivata, abbastanza in orario, a Genova Brignole, a bordo dell’IC delle 8.00 proveniente da Livorno. Treno gremito, come spesso accade (gente seduta e anche in piedi in corridoio, non passa più uno spillo, figurarsi il controllore). Arriviamo sul binario 7, molti scendono e chi deve proseguire verso il ponente si avventura alla quotidiana “caccia al binario”. Sì, perché da quando neppure gli scatolotti neri con “lettere rotanti” funzionano più regolarmente, è tutto un cercare, spesso sbagliando, il binario giusto.

Tornando al caso in questione (ma è una situazione che si è più volte riproposta) scesa dall’IC mi sono avviata insieme ad altri alla ricerca del treno delle 8.04 per Savona. Dopo averne “percepito” (dai discorsi di altri viaggiatori) più che letto la presenza sul binario 2, vi ci siamo recati speditamente ma il treno è partito davanti al nostro naso, dopo essere rimasto alcuni minuti fermo con le porte chiuse. Siamo allora ridiscesi nel sottopassaggio alla ricerca del treno successivo, senza ovviamente avere idea di quale fosse.

Tuttavia, avendo notato che sul primo binario stazionava un treno apparentemente diretto verso il Ponente, siamo risaliti sul primo binario (hai visto mai?), ma viste le porte chiuse e l’assenza di qualsivoglia indicazione sul famigerato indicatore a lettere rotanti ci siamo decisi ad andare a consultare il pannello della hall.

Nella hall abbiamo fatto appena in tempo a notare che era segnato un treno alle 8,11 in partenza dal binario 5: ci siamo colà precipitati correndo (durante le varie peregrinazioni i minuti passavano), e dopo aver fatto i gradini a tre a tre, ci siamo trovati nuovamente di fronte un treno con porte chiuse che è partito lasciandoci nuovamente sul binario. Non restava che aspettare un terzo treno.

Risultato: arrivati a Brignole alle 8.00, ne siamo ripartiti alle 8.28, dopo aver perso ben due treni di seguito, e tutto questo a causa della mancata segnalazione sul binario dei treni in coincidenza.

Questo, lo ripeto, è solo l’ultimo esempio di scene che si ripetono molte volte tutti i giorni: spesso i binari di arrivo dei treni vengono cambiati rispetto all’orario cartaceo, e dato che i segnali sonori non funzionano o sono resi inutili dal contemporaneo passaggio di treni, la situazione è a dir poco sconfortante. Non parliamo poi della situazione dei turisti, che, specie se stranieri, si aggirano con aria stralunata alla ricerca di una qualsivoglia indicazione (alla faccia della vocazione turistica della Liguria e di Genova in particolare).

Ogni giorno i passeggeri di Brignole e di Principe sono costretti a rincorrere treni e coincidenze di binario in binario, spesso con valige pesanti e carrozzine, senza poter contare su una segnaletica efficiente ed in grado di guidarli sul binario giusto. In compenso, possono godere della vista di maxischermi che, per tutto il tempo, trasmettono delle pubblicità tanto irritanti quanto inutili, nella loro onnipresenza.

Io stessa, che di mestiere da un po’ di anni mi occupo di comunicazione e di pubblicità, ho avuto modo di constatare come le persone nel migliore dei casi tirino dritto di fronte ai messaggi pubblicitari che passano sui monitor, spesso masticando imprecazioni contro lo spreco di risorse nell’acquisto di tali aggeggi (a proposito: chi ha tirato fuori i soldi? Grandi stazioni? E in tal caso, sono stati usati anche soldi pubblici?).

Ora, mi sento di dare (gratis!) un suggerimento non solo a Grandi Stazioni, ma anche agli sponsor paganti: se volete davvero che questa pubblicità vi renda qualcosa, sulla metà dello schermo mandate gli orari dei treni e i rispettivi binari! Così facendo i prodotti pubblicizzati si guadagneranno qualche simpatia in più da parte dei viaggiatori, invece che essere percepiti come odiosi usurpatori dello spazio pubblico a scapito dei più volte richiesti pannelli elettronici con gli orari. Oltre a tutto, mentre ad oggi non vi è alcuna ragione di guardare, neppure distrattamente, quelle immagini mute e colorate che si aggrovigliano sugli schermi, e la gente tira via di fretta, in caso vi si indicassero gli orari e i binari, poniamo, nella metà di destra, l’occhio tenderebbe naturalmente ad essere catturato anche dai messaggi pubblicitari che scorrono nella metà sinistra, ottenendo indubbiamente un effetto migliore e una più elevata efficacia.

Sponsor, fatevi furbi! L’attuale modo di fare pubblicità non vi serve a nulla, anzi, è controproducente e buttate i vostri soldi!

meditate, gente, meditate!

Il nuovo abbonamento integrato bus+treno valido su tutta la Provincia di Genova

Promosso dalla Provincia di Genova, dal 1° luglio è attivo l’accordo tra l’Azienda trasporti provinciali (Atp), Trenitalia, Amt, Ferrovie Genova Casella per la vendita di un nuovo abbonamento integrato mensile, chiamato “Volocard” che consente l’utilizzo di tutti i vettori che effettuano il servizio nel territorio della Provincia di Genova.
Ad esempio, un pendolare parte da Carasco a bordo di un bus Atp per la stazione di Chiavari, prende un treno per Genova dove con un bus Amt raggiunge il posto di lavoro. In questo caso basta acquistare un unico abbonamento risparmiando fino a 3 euro mensili.

Oltre alla comodità di avere in tasca un solo abbonamento (e quindi di effettuare un solo rinnovo ogni mese) si risparmia sulle corrispondenti tariffe dei singoli vettori (sono possibili risparmi fino a 13 euro), a seconda del percorso prescelto. Per ottenere la Volocard, il bus pass elettronico personalizzato, basta ritirare il modulo di adesione presso gli uffici del proprio comune di residenza, presso le biglietterie ATP, AMT e Ferrovia Genova Casella oppure scaricarlo direttamente dai vari siti internet delle rispettive società. Dal mese di agosto il modulo sarà ritirabile anche nelle biglietterie delle stazioni ferroviarie.

Dopo la consegna del modulo, si riceverà a casa la Volocard con la quale sarà possibile acquistare il nuovo abbonamento integrato mensile presso le biglietterie di Apt, Amt, Trenitalia e Ferrovie Genova Casella.

E’ possibile calcolare il prezzo del proprio abbonamento visitando il sito http://www.tigulliotrasporti.it/, ed effettuando pochi e semplici passaggi.

Sullo stesso sito sono presenti maggiori dettagli su tariffe e percorsi, oltre che l’elenco dei punti vendita dove effettuare l’acquisto dell’abbonamento.

Non possiamo che plaudere a questa iniziativa, che speriamo trovi il suo naturale completamento nell’armonizzazione degli orari e delle informazioni, in un percorso che vede nell’integrazione dei mezzi pubblici una delle chiavi fondamentali dello sviluppo economico e sociale del territorio.

La Provincia di Genova si è dimostrata nei fatti reattiva alle proposte di integrazione avanzate dai Pendolari, e di questo ringraziamo vivamente il Presidente Repetto, oltre a tutti coloro che già nella passata legislatura hanno reso possibile, di fatto, questo importante accordo.

Noi avremo modo, nel tempo, di valutarne l’utilizzo e le eventuali migliorie apportabili, consapevoli però di essere sulla strada giusta verso una valorizzazione del trasporto pubblico al servizio di un territorio peraltro difficile da percorrere come quello della provincia di Genova.

Possiamo ad esempio auspicare che in futuro sarà possibile avere la stessa comodità dell’acquisto di un unico titolo di viaggio provinciale anche per un singolo viaggio, oltre che per gli abbonamenti. O che saranno possibili speciali biglietti da 3-5 giorni per i turisti, e così via, in un’ottica di marketing territoriale che valorizzi costa ed entroterra.

Avremo modo di approfondire, io credo, tutti questi aspetti. Per il momento, direi che dobbiamo monitorare l’utilizzo di questo nuovo servizio e analizzarlo sul banco di prova della nostra realtà quotidiana.

mercoledì 11 luglio 2007

Convocato presso la Regione Liguria il Tavolo sul Trasporto Pubblico

E' prevista per il 16 luglio 2007 alle ore 17.00, presso la sede regionale di piazza De Ferrari una nuova riunione del tavolo sul trasporto pubblico. Parteciperanno come di consueto, oltre ai Pendolari, le Associazioni di Consumatori ed Utenti ed i Sindacati del lavoratori della ferrovia.
Scopo dell’incontro è la prosecuzione della discussione in merito alle problematiche inerenti il servizio di trasporto pubblico locale.
Uno dei soggetti di discussione sarà senz’altro lo scadimento del servizio verificatosi puntualmente nel primo scorcio d’estate, scadimento che si traduce in forti ritardi e soppressioni, specie alla sera, rendendo un calvario il rientro a casa di migliaia di pendolari. Questo vale sia per i treni locali, sia per gli IC, che vengono sempre più spesso utilizzati dai pendolari (dato che gli interregionali sono stati di fatto nuovamente eliminati o ulteriormente declassati). Per questo motivo ci sembra che sia venuto il momento di considerarli a buon diritto facenti parte del trasporto locale, e vadano di fatto ricompresi nella discussione.

E’ troppo comodo infatti depauperare, da un lato, i treni regionali ed interregionali a tariffa nazionale, sopprimendoli, spezzandoli e snaturandoli per “obbligare” i pendolari di quella regione ad usare gli IC e poi pretendere un assoluto controllo, su tariffe, regolamenti, orari, ecc., dei treni IC a livello centrale romano. Così facendo l’autonomia regionale in materia di trasporti viene nei fatti svilita e svuotata di contenuti, e si fa rientrare dalla finestra il centralismo che era stato fatto uscire dalla porta. Negando ogni possibilità di scelta tra trasporto locale e trasporto IC (fuori del controllo della regione) si ottiene anche di non dover pagare le multe per i ritardi e le soppressioni. Ritardi che, sugli IC, hanno raggiunto dimensioni preoccupanti e di cui pochi parlano.

Alla Regione chiediamo quindi un impegno perché queste regole vengano messe in discussione, ragionando sul trasporto pubblico nella sua complessità, non accontentandosi di gestire nei fatti solo una parte, e presumibilmente quella sempre più malandata e poco efficiente. Questo perché la logica del trasporto vuole prima di tutto integrazione: e allora non ci possono essere sistemi diversi con regole diverse, pena l’ulteriore paralisi e il degrado del trasporto pubblico nel suo complesso.

In prospettiva, poi, apprendiamo con preoccupazione di nuovi progetti di Trenitalia che mirano ad aumentare surrettiziamente i costi di trasporto: mi riferisco al nuovo orario previsto per dicembre, che prevederebbe la cancellazione dei treni a tariffa ordinaria sulla rete nazionale.

Ricordiamo che già l’orario del 9 giugno (che ci è stato comunicato in modo parziale e sommario, negli ultimi giorni come al solito, e senza fornire le integrazioni cartacee, utili per effettuare confronti tra il “prima” e il “dopo”) ha cancellato la maggior parte dei treni interregionali e diretti, trasformandoli tutti in regionali. In Liguria, abbiamo diversi esempi di ciò: nella tratta La Spezia- Torino, abbiamo il n° 2004, il n° 2048 e il n° 2052. Poi troviamo anche il n° 1829 che va da Ventimiglia a Parma ed è sempre rigorosamente regionale. Naturalmente si fermano in tutte le stazioni! Immaginiamo che concorrenza fanno ad un IC, prezzo a parte! I vecchi e gloriosi interregionali sono stati di fatto soppressi, e con essi una reale economicità del viaggio in alternativa all’auto soprattutto su tratte lunghe. Anche per Milano abbiamo dei “regionali”: il 2194 che in 3 ore e 17 minuti ci porta, ad esempio, da Lavagna a Milano Centrale, così come regionale risulta essere il 2178, che ci impiega “solo” 2 ore e 58 minuti (forse perché parte alle 4.42 e la rotaia è libera?).

Pare inoltre che tutti questi treni, classificati come regionali e dipendenti dalla Direzione Trasporto Regionale, a partire dal 10 dicembre 2007 nell'intenzione dei vertici FS, potranno esclusivamente svolgere servizio entro i confini dei propri compartimenti. Ciò significa che:

· Spariranno gli espressi notturni, sostituiti con treni IntercityNotte con tariffe aumentate del 30%
· Spariranno tutti i treni a tariffa ordinaria nazionale, sostituiti da treni a tariffa regionale che fermeranno la loro corsa ai confini della regione o del compartimento
· Al posto degli interregionali ci saranno i soli IC/ICPlus con relative tariffe aumentate del 40% rispetto a quelle degli attuali interregionali.
· Verranno probabilmente aumentate le fermate degli IC per poter “caricare” più passeggeri con conseguente aumento di tempi di percorrenza per gli stessi.


Il risultato: come percorrenza e come fermate si tornerà agli interregionali, ma con tariffe aumentate del 30, del 40 e anche del 70%! Cambino pure il nome da interregionale ad IC o IC Plus, o Eurocity ecc.: di fatto questo è, un puro cambiamento di nome, come già si voleva fare nel 2005 e che solo in parte è riuscito, grazie alla mobilitazione di centinaia di comitati di pendolari che hanno fatto fare marcia indietro a Trenitalia.

Vale la pena sottolineare che questi aumenti avverrebbero a fronte di nessun consistente miglioramento del servizio, ma solo declassando quello che già c’è, nella migliore tradizione Trenitalia: per questo sarà inevitabile una netta e ferma presa di posizione da parte dei pendolari, con iniziative di protesta e azioni di lotta a tutela del trasporto pubblico.

Come purtroppo temevamo, si dà libero corso agli aumenti ma senza miglioramento alcuno del servizio. E non ci dicano che le tariffe sono basse rispetto all’Europa: lo sono, e di molto, anche i nostri salari medi! Si vocifera anche che verranno annullati gli sconti delle regioni sulle carte di accesso agli intercity, con un ulteriore aggravio di spesa per i vessati pendolari.

Chiediamo fin d’ora alla Regione di operare a tutela dei pendolari e dei viaggiatori in genere, e di essere informati con tempestività sull’evoluzione della questione, dato che si sta discutendo sulla pelle di migliaia di pendolari, oltre che sul futuro stesso del trasporto pubblico.

Solidarietà ai lavoratori della Mares

Cari Amici Viaggiatori,
come sapete, i lavoratori della Mares di Rapallo stanno lottando per tutelare il loro posto di lavoro e per la salvaguardia di un marchio italiano conosciuto e apprezzato nel mondo, il cui patrimonio di creatività andrebbe irrimediabilmente disperso delocalizzando la produzione nei Paesi dell’Est.
Per 9 giorni i lavoratori della Mares hanno attuato un pacifico blocco dello stabilimento, chiedendo la revoca dei 23 licenziamenti effettuati dall'azienda.

A seguito degli incontri svolti ieri in Regione tra i rappresentanti delle Amministrazioni Locali ed il proprietario della Mares, i licenziamenti sono stati sospesi, e le associazioni sindacali saranno ora chiamate a condurre la trattativa per salvaguardare i diritti dei lavoratori della Mares.

Penso di interpretare il sentire comune offrendo ai lavoratori della Mares anche la nostra solidarietà di pendolari e di lavoratori.

E’ quindi con molto piacere che vi giro questa comunicazione da parte di un amico-sostenitore del Coordinamento dei Pendolari, abitante a Rapallo, pendolare e molto vicino in questi giorni alla vicenda Mares. Alcune parti del messaggio sono state superate dagli eventi, resta però valido, a mio avviso, l’appello a far sentire ai lavoratori della Mares la nostra vicinanza e il nostro sostegno.


Aiutare i lavoratori della Mares in questi momenti difficili può essere fatto in tanti modi.Uno è fargli una visita. Un semplice gesto di solidarietà che verrà molto apprezzato. Le RSU aziendali possono mandare un comunicato di solidarietà ai lavoratori in sciopero tramite le loro sedi nel Tigullio.L'altro modo è quello di aiutarli concretamente. Qualche gruppo organizzato in città ha portato loro cibo, vivande, materiale. E' anche possibile dare loro un contributo in moneta perchè lo sciopero costa loro parecchio (oggi è il 9° giorno di blocco). In un comunicato congiunto delle organizzazioni sindacali viene indicato un numero di conto corrente. Mi hanno chiesto di divulgarlo a quanti più possibile.
Questi gli estremi del conto:Banco San Giorgio - ABI 5526 - CAB 32230 - C/C. n. 62583intestato a Bonelli Fulvio e Boggiano Giordano
Inutile dirlo, fatela girare questa mail.
Grazie a tutti,

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