domenica 29 aprile 2007

Orario treni, novità in vista per giugno. Nuovo Contratto di Servizio bloccato in attesa del piano industriale di Trenitalia

Lo scorso venerdì, 27 Aprile, si è svolta come era in programma la riunione del Tavolo sul trasporto ferroviario presso la Regione Liguria, presenti l’Assessore Merlo, i Pendolari, le Associazioni dei Consumatori e i Sindacati ferroviari.
Nel corso della riunione sono state illustrate le variazioni all’orario previste in vigore a partire dal 10 giugno; si è parlato inoltre dei vari monitoraggi su puntualità, soppressioni e pulizia. Si è poi affrontato il tema del nuovo Contratto di Servizio, che dovrebbe essere varato a giugno, ed infine si è iniziato il discorso sull’impiego delle somme derivanti dalle sanzioni irrogate a Trenitalia nel 2006.

Variazioni dell’orario in vigore dal 10 giugno 2007-04-28
Rispondendo positivamente alle molte richieste pervenute da parte degli utenti, sono diverse le fermate aggiunte a quelle attuali: alcune che mirano ad integrare le esigenze dei turisti e di coloro che si recano al mare; altre invece che rivestono un carattere più permanente e che verranno confermate anche con l’orario invernale. Valutiamo positivamente queste nuove fermate, che contribuiscono a migliorare il servizio complessivo nelle varie località, e che confermano come in realtà sia più che mai necessario procedere ad una riclassificazione dei treni, così come da noi da tempo proposto, distinguendo chiaramente tra treni “metropolitani” e treni al servizio delle Riviere.
Notiamo tra l’altro, dai dati in nostro possesso, che l’aver inserito nuove fermate non comporta allungamento dei tempi di percorrenza per le fermate attuali, il che conferma, se mai ce n’era bisogno, come essi siano ampiamente sopradimensionati, e come essi potrebbero essere notevolmente limati, se solo si potesse disporre degli auspicati nuovi rotabili e se i marciapiedi fossero adeguati per favorire gli incarrozzamenti.

Lascio a voi le ulteriori osservazioni, ecco di seguito il dettaglio delle variazioni:

Assegnata una fermata a Vernazza del R 11326 (Spezia 22.25-Genova 0.16)
Assegnata una fermata a Coniglia del R 24527 (Sestri L. 20.10-Spezia 20.54)
Assegnate 5 nuove fermate a Sarzana del treno 11258, che partirà da qui invece che da La Spezia
Assegnata fermata a Zoagli del treno 11247 (Savona 7.05 – Sestri L. 9.29) e del treno 11389 (Genova B. 23.03-Sestri L. 0.30)
Prolungati da Sestri L. i treni R 6204 (Recco 6.24 – Genova V. 7.36) e R 6206 (S.Margherita 6.45-Genova V. 8.06) con fermate in tutte le stazioni da Sestri L. a S. Margherita
Prolungati a Sestri L. i treni R 21071 (Genova V. 17.55 – Recco 19.04con fermate a Zoagli e a Lavagna) e R 21077 (Genova V. 18.55 – S.Margherita 20.16)
Assegnate 12 nuove fermate a Genova via Di Francia, per i treni metropolitani. Tali nuove fermate sono previste negli orari tipici dei pendolari e nell’ora di pranzo. Tali fermate saranno però regolari solo a partire dal 3 settembre, a causa dei lavori sulla linea sotterranea che provocheranno non pochi disagi.
Assegnata una fermata a Genova Vesima nell’ora del rientro dalla spiaggia (18.30).

Interventi di manutenzione straordinaria all’infrastruttura nel periodo luglio-agosto 2007
Tali interventi porteranno parecchi disagi e soppressioni, anche se verranno eseguiti nelle ore cosiddette “di morbida” e quindi non in quegli orari tipici dei pendolari. Auspichiamo che quanto prima venga approntato un piano di comunicazione all’utenza delle variazioni degli orari, in modo che l’informazione in proposito sia la più chiara e completa possibile, e i passeggeri possano regolarsi di conseguenza, senza trovare sgradevoli sorprese una volta arrivati sui binari.

Ecco i “punti caldi” da tenere d’occhio:

1. Linea Genova – Acqui Terme: rallentamento tra Rossiglione e Ovada per sostituzione rotaie: sono previsti allungamenti dei tempi di percorrenza dovuti al rallentamento per i lavori, essendo una linea a binario unico;
2. Nodo di Genova: lavori sulla linea sotterranea di Principe. Comporteranno una circolazione alternata e di conseguenza verranno soppressi alcuni convogli (metropolitani) e la soppressione delle fermate di Via di Francia dal 1/7/2007. La situazione dovrebbe tornare normale dal 1 settembre, con l’attivazione delle nuove fermate.
3. Linea Genova – Busalla: interruzione di un binario a Busalla. Soppressione di 3 coppie di servizi nella fascia non di punta del mattino (cadenzamento orario non più alla mezz’ora).


Monitoraggi del servizio offerto ai passeggeri

Puntualità: nella fascia 0-5 Trenitalia indica una media del 89,50% nei primi tre mesi dell’anno e in quella 0-15 la media sarebbe del 98,10%;
Resta costante la media dei treni soppressi per guasti tecnici, come ci si può attendere data la vetustà del parco rotabile;
Sono costanti le medie delle vetture fuori servizio e quelle del non funzionamento degli impianti di illuminazione, mentre migliorano le medie relative al funzionamento degli impianti di riscaldamento e climatizzazione e quelle sulle porte non funzionanti.
Restano non soddisfacenti le rilevazioni inerenti la pulizia e l’informazione data ai passeggeri.

Risorse del bilancio 2007 della Regione Liguria

La Regione prevede finalmente di poter assegnare al trasporto ferroviario delle risorse aggiuntive, in particolare 1.500.000 euro che, pur non essendo moltissimi, costituiscono già un passo avanti rispetto al passato. Il Ministero dei Trasporti, dal canto suo, avrebbe già stanziato 311 mln di euro a titolo di adeguamento del tasso inflattivo non conteggiato negli anni scorsi. La Liguria dovrebbe poter contare sul 4,5% di questa somma, che corrisponderebbe a quasi 14 milioni di euro, indubbiamente una bella boccata di ossigeno.


Nuovo Contratto di Servizio

In assenza di un piano industriale da parte di Trenitalia il CdS, che pure sarebbe in dirittura di arrivo, non può essere perfezionato. Si riunirà a Roma nei prossimi giorni anche il tavolo ministeriale sulle politiche strategiche per il 2007. Sul fronte delle tariffe regionali la Regione Liguria è decisa a non concedere aumenti in assenza di garanzie circa il miglioramento del servizio offerto, e questo è un punto decisamente importante.
Sul Contratto di Servizio, in particolare, le Associazioni dei Consumatori e i Pendolari hanno rilevato come sia importante inserirvi delle norme più stringenti circa i livelli qualitativi che il servizio deve raggiungere, superando una logica puramente quantitativa di treni/km forniti. Noi in particolare abbiamo riportato l’attenzione sullo Statuto dei diritti e dei doveri del viaggiatore (pubblicato sul sito), dove gli elementi qualitativi sono la base per determinare se il servizio fornito è in linea con le aspettative oppure no. Non si capisce infatti perché la Carta dei servizi attualmente in vigore sia elaborata in modo unilaterale da Trenitalia, senza che vi concorrano le associazioni dell’utenza, e sia modificabile a totale discrezione di Trenitalia, pur fornendo un servizio pubblico.

Un altro punto significativo è stato quello inerente l’integrazione che il servizio ferroviario dovrà sempre più cercare con altri tipi di trasporto pubblico, anche grazie all’introduzione della bigliettazione elettronica e delle tariffe integrate a livello provinciale e regionale.

Pulizie
Come si è visto rimangono un tasto dolente, la stessa Trenitalia ha dichiarato pubblicamente a mezzo stampa la sua incapacità di risolvere questo problema. Esso tuttavia va affrontato nel più breve tempo possibile dato che sta assumendo dimensioni davvero intollerabili, e la stagione estiva che si avvicina non fa certo ben sperare, da questo punto di vista.
Una proposta avanzata è quella di inserire nel CdS dei parametri molto precisi per valutare e il livello di pulizia considerato accettabile e le risorse che occorrono per ottenerlo, destinando parte delle risorse a tale scopo. Tali parametri dovrebbero essere determinati anche in base a confronti fatti con altre realtà dove la situazione è decisamente migliore (facendo una analisi di costi e benefici). Penso che sarebbe ora di guardare non solo alle tariffe europee, ma anche ai livelli di servizio presenti negli altri paesi.

Somme derivanti dalle sanzioni per ritardi e disservizi vari…
Anche nel 2006 vi sono stati disservizi che hanno provocato l’irrogazione di sanzioni per un ammontare di circa 454.000 euro. Si pone quindi nuovamente il quesito su come impiegare questi fondi. L’anno passato si decise di usarli per rimborsare ai pendolari un mese di abbonamento, e nonostante l’ammontare dei rimborsi sia stato molto più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, grazie ad un meccanismo semplificato e alle diverse proroghe concesse (ottobre e poi novembre e dicembre), e grazie all’estensione del bonus ai pendolari “transregionali”, il totale dei rimborsi ammonta ad oggi a circa 160.000 euro, e resta a disposizione una cifra cospicua, circa 540.000 euro. Questi euro, sommati ai 454.000 del 2006, ci permettono di ipotizzare sia il consueto rimborso ai pendolari, sia opere concrete per migliorare il servizio che, lo ricordo, erano state indicate come l’effettiva priorità da parte dei pendolari. E quindi più pulizia a bordo, o anche più sicurezza, o ancora lavori nelle stazioni (ad esempio, rialzare i marciapiedi per favorire l’incarrozzamento e diminuire le difficoltà ai disabili, mamme con carrozzine, anziani, ecc.) in attesa dei treni con pianale ribassato…certo, occorre stare con i piedi per terra, però, qualcosa si può fare, e allora…sotto con le proposte!

Bene, è tutto, concludo questa lunga newsletter segnalando un incontro che si terrà stasera a Rapallo, ore 18.00 presso l’hotel Europa (nella piazza del “polpo”) dal titolo: Mobilità e trasporto pubblico a Rapallo, organizzato dal candidato sindaco Nicola Costa. Parteciperanno l’Ass. Luigi Merlo, il Vice-Presidente dell’ATP Riccardo Cecconi, Nicola Costa e la sottoscritta, che è chiamata per illustrare le problematiche dei pendolari.

mercoledì 25 aprile 2007

Convocato il tavolo tecnico sul trasporto pubblico ferroviario in Regione per il giorno 27 Aprile

Come da noi auspicato, torna a riunirsi il tavolo tecnico promosso dalla Regione: l’Assessore Merlo lo ha convocato per il giorno 27 Aprile alle ore 16.30 “al fine di continuare la discussione in merito alle problematiche inerenti il servizio di trasporto pubblico locale riguardanti sia la programmazione sia il contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale”. Saranno presenti i Pendolari, le Associazioni dei Consumatori e i Sindacati Ferroviari.
In tale occasione, contiamo di poter finalmente avere la bozza del nuovo contratto di servizio che dovrebbe essere firmato in giugno, e inoltre chiederemo alla Regione di verificare quali provvedimenti Trenitalia stia predisponendo in vista dell’estate, che porta, di solito, il suo carico supplementare di problemi, acuiti dalla scarsità di personale dovuta alle ferie. I segnali, in realtà, ci sono già:

Treni soppressi, ritardi e carrozze asfissianti: sta arrivando l’estate?
Da qualche tempo è tornato assai frequente il caso che si arrivi in stazione e si senta annunciare che il treno atteso è stato soppresso, e ci si ritrovi a vagare tra i binari in cerca di una non sempre possibile alternativa.
A me capita molto spesso di constatare che il treno che volevo prendere è soppresso, specie se locale o regionale. Alla stazione di Sampierdarena, ad esempio, dove la sera prendo il treno, non passa giorno che io non senta annunci di soppressioni. Dato che il tempo che io passo in stazione è pur sempre limitato ad una frazione, non oso pensare a quanti annunci di soppressione vengano fatti durante il giorno. A proposito, sarebbe interessante sapere questi dati, per confrontarli con quelli dei mesi scorsi.
Se anche voi avete testimonianze in tal senso, vi prego di mandarle, in modo da capire l’esatta portata del fenomeno.

Il timore è che queste soppressioni siano dovute a carenza di personale, che, come più volte segnalato, comporta semplicemente la soppressione del treno, dato che non vi è personale viaggiante che possa essere impiegato per sostituire quello mancante. In altre parole, basta che un controllore si ammali, e salta il treno. Ma è possibile? Non oso pensare al periodo estivo, quando le ferie faranno ancora diminuire il numero dei ferrovieri in servizio. Già l’anno scorso si erano verificati pesanti disagi e le soppressioni, oltre alla chiusura di moltissime carrozze, avevano reso davvero difficile la vita dei pendolari.

Penso che sarebbe il caso di prevedere almeno la possibilità per tutti i viaggiatori di poter salire sul primo treno disponibile, senza far caso se si tratti di IC, ES o simili, specie se vi fossero posti disponibili, in quanto la possibilità di scegliere il tipo di treno viene in questi casi fortemente limitata, e Trenitalia è comunque tenuta a fornire un servizio a chi ha acquistato un biglietto basandosi su di un orario ufficiale che troppo spesso viene disatteso.

Provando a spiegare civilmente questo fatto ai capitreno, e richiamando l’episodio specifico di soppressione o di forte ritardo, in genere sono tolleranti, tuttavia a mio avviso occorrerebbe che tale possibilità fosse concessa ufficialmente almeno finchè la situazione non si fosse ristabilita. E comunque, nei casi in cui un viaggiatore dovesse recarsi in una stazione non servita dai treni rapidi, il problema resta del tutto insoluto.

Anche i ritardi, che grazie all’allungamento dei tempi di percorrenza erano stati un poco contenuti (bella forza!) non mancano di certo, e per di più rispetto ai nuovi orari, a dimostrazione che anche questo infame accorgimento non riesce comunque a risolvere i problemi di una ferrovia che senza un radicale rinnovamento del parco rotabile non ha nessuna possibilità di rimettersi in sesto.

Aria condizionata chiusa e finestrini sigillati
In genere si sale su un vagone, si sceglie un posto (chi lo preferisce nel senso di marcia, chi verso il finestrino, ecc…) e ci si accomoda (si fa per dire!). Ora non è più così, o per lo meno non lo è se si vuole avere la possibilità di aprire anche il finestrino in caso di caldo eccessivo o per cambiare l’aria. Infatti, nei treni dove è stato installato un sistema di condizionamento dell’aria (vecchie carrozze riadattate, of course!) i finestrini sono stati in moltissimi casi sigillati e occorre quindi vedere se ve ne sono di apribili!
Il controllore, interrogato in proposito, ha detto che l’impianto era previsto funzionante in giugno: benissimo, e quindi per il mese di maggio se fa troppo caldo dobbiamo soffocare? E se il sedile è vicino ad uno sigillato e tutto il resto è pieno che si fa, si chiede agli altri occupanti di provare ad aprire i loro finestrini? E se non vogliono, neppure uno spiffero?
Oltre a tutti, ve ne sono di quelli che si aprono con una chiave, altri che proprio sono sigillati e non prevedono l’apertura: oltre a tutto, saranno a norma per quel che riguarda la sicurezza?
Un consiglio: prima di sedervi, controllate che il finestrino si apra!

Sondaggio sui fattori che determinano la qualità del servizio ferroviario
E per finire, grazie davvero per i molti questionari pervenuti: a breve verranno resi noti i risultati, e chiederemo alla Regione, a Trenitalia e alle Amministrazioni locali in genere che le indicazioni scaturite da essi vengano tenute nella debita considerazione per i futuri investimenti e programmi di sviluppo del servizio di trasporto pubblico.

lunedì 23 aprile 2007

Le motivazioni di una scelta: dare ancora più concretezza all'impegno per il trasporto pubblico

Cari Amici e Compagni di viaggio,
forse, leggendo ieri il vostro quotidiano, avrete trovato il mio nome nella lista dei candidati per l’Ulivo in occasione delle prossime elezioni Amministrative per la Provincia di Genova. Sento il dovere di mettervi a parte delle motivazioni che mi hanno spinto ad accettare la candidatura, con la speranza di aver fatto la giusta scelta in funzione dei nostri obiettivi comuni.
Quando, alcuni anni fa, insieme ad un gruppo di pendolari liguri abbiamo fondato il Coordinamento, eravamo stanchi di dover ogni giorno constatare come il servizio pubblico ferroviario fosse lasciato andare alla deriva, e si deteriorasse ogni giorno di più. Ci ritrovavamo ogni giorno su treni sempre più fatiscenti, sporchi e in perenne ritardo. I disservizi, all’inizio abbastanza fisiologici nelle nostre mai brillanti ferrovie, si sono trasformati in piaghe croniche: ritardi, soppressioni, chiusure di carrozze e di stazioni per mancanza di personale, sporcizia indegna di qualunque paese civile, mancanza di informazioni, norme vessatorie per il passeggero sempre più mal tollerato da parte di una azienda che, negli spot pubblicitari, ci definisce “clienti” e che sotto le apparenze levigate dei depliant e delle carte dei servizi ha iniziato a sottrarci, pezzo a pezzo (letteralmente, se si pensa alle migliaia di chilometri di binari smantellati), quello che è sempre stato e dovrebbe essere un servizio pubblico, in nome di un non meglio identificato efficientismo.
Abbiamo quindi criticato ed osteggiato il nuovo orario del dicembre del 2005 fin da prima della sua entrata in vigore. Arrivato dopo vent’anni dall’entrata in vigore di quello precedente, il nuovo orario era studiato nei minimi particolari per obbligare in pratica gli utenti delle tratte più ghiotte a servirsi degli IC e tanto peggio per quelle stazioni dove gli IC non si fermavano. Le piccole stazioni? Le tratte minori? Rami secchi da tagliare, con buona pace di chi ci abitava. Il servizio pubblico ferroviario si avviava verso il definitivo tramonto, i tempi di percorrenza per i treni regionali iniziavano a riallungarsi, ad onta di costosi investimenti in sistemi tecnologici che avrebbero dovuto invece migliorare il traffico e, quindi, rendere più rapida ed efficiente la circolazione.
Noi ci accorgemmo qualche anno prima di quello che stava succedendo, e iniziammo, con le nostre poche forze, a scrivere ai media e alle pubbliche Amministrazioni per cercare di far sentire la nostra voce e le nostre ragioni, per dire che noi volevamo che il servizio pubblico non fosse svenduto e svilito, e che in qualità di cittadini chiedevamo a chi di dovere di intervenire.
Ci rivolgemmo alla Regione, responsabile per il trasporto pubblico locale, e finalmente nel 2005 le nostre istanze iniziarono a trovare ascolto, forse anche perché nel frattempo la situazione peggiorava sempre più. Le istituzioni e l’informazione si accorsero dei pendolari, che nel frattempo si erano organizzati e avevano fondato diversi comitati in tutta la Liguria, attivi anche adesso per svolgere opera di informazione e collegamento tra i viaggiatori. Molto importante in questa fase è stato l’incontro e la collaborazione con le Associazioni di Consumatori (Federconsumatori, Adiconsum, Altroconsumo, Assoutenti, e molte altre ancora) che hanno affiancato le proteste e supportato le richieste di ascolto da parte dei pendolari, i quali hanno sviluppato in parallelo una grande capacità propositiva in ordine ai problemi da essi evidenziati. Molto importante è stato poi il dialogo con i sindacati dei ferrovieri, da noi fortemente voluto sin dall’inizio della nostra attività, e che ha permesso di individuare dei percorsi condivisi per superare la logica dei “capponi di Renzo”, che non sapendo di dover finire tutti in pentola di beccano tra loro.
Da allora il cammino è stato lungo, e ha portato i suoi frutti: la Regione ha istituito un Tavolo cui sono chiamati a partecipare, insieme ai Pendolari, le Associazioni di Consumatori, i Sindacati, talvolta le Ferrovie.
Abbiamo presentato documenti e proposte all’attenzione della Regione, di Trenitalia, e financo della Commissione Trasporti della Regione, della Camera e del Governo, oltre che a diversi parlamentari dei più diversi schieramenti che si sono interessati alla vicenda.
Trenitalia ha accettato, anche se non certo di buon grado, il principio rivoluzionario della necessità di confrontarsi con i suoi utenti, che non accettavano più passivamente decisioni spesso sbagliate e penalizzanti.
Volendo fare un bilancio, di risultati ne abbiamo ottenuti diversi: in primis il riconoscimento che la “questione treni” è sempre più grave e va posta, al pari di altre emergenze sociali, nelle più alte sedi istituzionali così come nelle sedi amministrative locali; ricordiamo poi le molte modifiche all’orario della fine del 2005, che hanno reintegrato alcuni importanti treni soppressi a favore degli IC, e ne hanno istituiti alcuni altri soprattutto per i lavoratori nella zona del Ponente genovese; sono state introdotte tariffe agevolate per buona parte del 2006 per chi, a causa delle modifiche forzose dell’orario, era obbligato ad utilizzare gli IC in Liguria; è stata ottenuta una più ampia copertura degli sconti ottenuti utilizzando le sanzioni comminate per i ritardi, e si sono fatti rientrare nelle agevolazioni anche i cosiddetti pendolari extra-regionali; si sono ottenute fermate per località particolarmente svantaggiate, l’attivazione di servizi bloccati da mesi e anni di lavori in corso, ecc.
Certo la strada è ancora lunga, però non è venuta mai meno la convinzione che, senza un impegno concreto, seppure nei limiti del poco tempo concesso dal lavoro e dai viaggi, non si può pensare di ottenere dei risultati. Quello vorremmo ottenere adesso dalle istituzioni è la messa in agenda di un percorso chiaro e definito nei tempi dove sia dettagliato un progetto di rilancio del servizio pubblico serio e credibile, che tenga conto delle osservazioni e dei suggerimenti espressi in questi mesi da noi, cittadini e utenti, che viviamo i disservizi quotidianamente sulla nostra pelle.
La coscienza dell’importanza che questo impegno riveste è, io penso, il vero significato di questa esperienza, quella che spiega in profondità le ragioni dell’impegno da noi tutti profuso per salvaguardare il nostro legittimo diritto alla mobilità. Aver chiesto, non solo per noi, ma per tutti, un servizio ferroviario decente, ci ha fatto sentire davvero cittadini partecipi dei diritti e dei doveri che ci rendono donne e uomini liberi, portatori di valori che la nostra Costituzione ha sancito tanti anni fa, e che sono valori di uguaglianza, dignità, di rispetto della res publica come luogo simbolico in cui ci si confronta da pari a pari, e dove tutte le idee possono contare veramente. Rispettando e difendendo la res publica, noi implicitamente salvaguardiamo il rispetto di noi stessi come cittadini partecipi di un progetto di civile convivenza.
Ora, in occasione delle prossime elezioni Amministrative, mi è stato chiesto di compiere un ulteriore passo assumendo un impegno come candidata dell’Ulivo per la carica di Consigliere Provinciale. Gli anni passati ho partecipato alle battaglie per il trasporto pubblico indipendentemente dal mio impegno politico, che pure era presente anche prima, perché non volevo che si fraintendessero le intenzioni dei pendolari, e se ne strumentalizzassero le iniziative.
C’è sempre stato dialogo con tutti coloro che avanzavano proposte concrete ed in linea con il principio di salvaguardare e migliorare quel servizio. Questo, io credo, dev’essere lo spirito dell’azione che più autenticamente può chiamarsi politica: essa infatti ha come riferimento dei principi, condivisi i quali le differenze stanno nell’individuare il modo migliore e più coerente perché quei principi si traducano in azioni e fatti che diano loro concretezza e attuazione.
Ho deciso di accettare questo impegno interpretandolo come la possibilità per portare le nostre voci ed istanze direttamente dentro una importante istituzione, e proseguire così dall’interno il lavoro iniziato lanciando appelli, inviando proposte, tenendo rapporti di collaborazione con la Regione, con molti Comuni, con la Provincia, con diversi Parlamentari, con le Associazioni di Consumatori e con i Sindacati.
Penso che sia una buona opportunità per continuare la nostra battaglia, allargandola a tutti quegli aspetti che con essa trovano stretti legami (trasporto pubblico, traffico, ambiente, energia, ecc.), e che compongono il quadro della nostra qualità della vita.
Cari Amici, spero sinceramente che questa scelta di impegno, verrà vissuta ed interpretata come un riconoscimento che va a tutti noi, alla nostra voglia di partecipare e di essere protagonisti delle scelte che riguardano il nostro futuro.
Vi saluto tutti con stima e cordialità, e resto a vostra disposizione se vorrete farmi partecipi delle vostre opinioni.
Sonia Zarino
Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure
Coordinamento dei Pendolari Liguri
Candidata dell’Ulivo alle Elezioni Provinciali nei collegi di Lavagna e di Genova – San Fruttuoso

Condividi