Lo scorso 24 luglio si è tenuta la prevista riunione presso la Regione Liguria dove l’Assessore Merlo ha convocato i Pendolari, le Associazioni di Consumatori ed Utenti e i Sindacati dei lavoratori ferroviari per illustrare la prima bozza del nuovo Contratto di Servizio che la Regione si appresta a stipulare con Trenitalia, e che varrà fino al 2007.
L’obiettivo è quello di stipulare il contratto entro fine settembre, per cui è necessario lavorare alacremente per apportare il nostro contributo di osservazioni e suggerimenti che lo rendano il più possibile rispondente alle reali esigenze dell’utenza.
L’Ass. Merlo ha sottolineato come in occasione di questo nuovo contratto si siano seguiti criteri di omogeneità per tutte le regioni, tornando quindi ad un quadro di contrattazione nazionale, piuttosto che lasciare libera Trenitalia di adottare criteri diversi da regione a regione. Ad esempio, in base a questa nuova impostazione quando una Regione otterrà una concessione favorevole, essa verrebbe estesa a tutte le altre. Trenitalia su questo aspetto però sta ancora nicchiando, quindi speriamo vivamente che alla fine il criterio passerà, anche per una questione di equità tra i cittadini delle varie regioni.
La Regione Liguria si impegna ad acquistare 2 nuovi locomotori, che resteranno di sua proprietà, e questo comporterà una spesa di oltre 5 mln di euro. Per reperire fondi sono allo studio imposte sul gasolio usato dagli autoveicoli, tuttavia anche a Trenitalia verrà richiesto di contribuire al rinnovo del parco rotabile con almeno un acquisto equivalente a quello regionale.
Eventuali aumenti di tariffe, che sono in effetti allo studio, vanno però agganciati saldamente a reali e tangibili miglioramenti del servizio, in termini di puntualità, pulizia, disponibilità di treni e di orari, tempi di percorrenza, possibilità di acquisto biglietti semplice ad ogni ora ed in ogni giorno dell’anno, informazioni chiare e tempestive ai passeggeri, ecc.
L’aumento del biglietto non è un tabù, ma deve corrispondere a fatti concreti seppure graduali, fatti che ad oggi e nonostante aumenti più o meno surrettizi anche negli ultimi mesi (vedi prenotazione obbligatoria su IC, multe a passeggeri che non avevano avuto la possibilità materiale di acquistare il biglietto a terra per mancanza di biglietterie ed emettitrici fuori uso, ecc.) non si sono minimamente realizzati.
Ed infatti, ricordiamo seppure brevemente i problemi che continuano ad affliggerci ogni giorno:
Tempi di percorrenza ulteriormente allungati dopo gli “aggiustamenti” dell’orario di marzo e poi di giugno, anche quando le fermate sono diminuite! (vedi ad esempio il treno 11258 che prima di dicembre partiva alle 7.16 da Chiavari arrivando a Sampierdarena alle ore 8.20, fermando anche a Quarto, e adesso parte da Chiavari alle ore 7.10, arrivando sempre alle 8.20 a Sampierdarena, pur non fermando più a Quarto!)
Moltissimi problemi dovuti alla chiusura delle biglietterie e al deterioramento delle emettitrici: sono sempre meno quelle funzionanti, le altre restano rotte per mesi e poi devono essere buttate via tanto sono rovinate. Inoltre anche andando in biglietteria non è possibile fare biglietti per l’estero se non su alcune tratte, ora che c’è l’euro ci sono molti più problemi di prima anche per andare in Francia, se non si va a Parigi!
Perdurano grosse carenze nell’informazione, i monitor sui binari, specie a Genova, latitano e se si deve cambiare treno avendo pochi minuti di tempo, a causa dei ritardi che ormai sono endemici, è davvero stressante capire dove si deve andare, e spesso si perde la coincidenza.
Infine, ma non certo per ultimi, sono tornati alla grande i ritardi estivi, le chiusure delle carrozze, l’aria condizionata rotta e i finestrini chiusi, le soppressioni di treni, la sporcizia (ma questa non se ne è mai andata!!!)...dopo una breve “primavera”, siamo ripiombati nella torrida estate che ogni anno puntuale si presenta, con grande gioia non solo nostra, ma anche dei turisti che si aggirano sperduti nelle stazioni.
Sul nostro sito http://pendolaritigullio.interfree.it è stata pubblicata la bozza che la Regione ci ha consegnato. Per il giorno 2 agosto è prevista una nuovo riunione per raccogliere le nostre osservazioni.
Tanto per partire, eccone alcune:
Osservazioni al CdS stipulato tra Regione Liguria e Trenitalia per la fornitura del Servizio di Trasporto Pubblico Ferroviario
Art. 18 (Sistema di vendita)
Vi si accenna a standard minimi di qualità definiti nell’allegato 2 e 12: ci piacerebbe poter visionare questi allegati;
In particolare, si fa cenno poi alla possibile ulteriore chiusura di nuove stazioni e biglietterie, che se attuata nei termini realizzati fin’ora, porterà ad un ulteriore deterioramento delle condizioni di viaggio da parte degli utenti. L’utilizzo di emettitrici che accettano denaro contante, è appena il caso di dirlo, è un incentivo ai vandali e ai ladri, che trovandosi in stazioni abbandonate e non controllate, possono in barba alle telecamere sfasciarle facilmente per impadronirsi del denaro contenuto.
Per quanto riguarda la vendita del titolo di viaggio a bordo, non accettiamo il principio di dover pagare un sovrapprezzo cha a volte supera il costo del biglietto solo perchè le biglietterie non ci sono o le emettitrici sono rotte: chiediamo pertanto che in certe fasce orarie (tipicamente di notte e nei giorni festivi) si possa acquistare come un tempo il biglietto a bordo senza pagare alcun sovrapprezzo.
Art. 20 (Politica della qualità e della sicurezza dei servizi)
Anche qui si fa riferimento agli standard minimi di qualità definiti nell’allegato 2, che aspettiamo di poter visionare; si accenna anche alle eventuali penali definite nell’art. 31 che però qui non è riportato.
Per quel che riguarda la riconoscibilità del personale di bordo, sarebbe buona norma che oltre alla matricola fosse esposto il nome ed il cognome della persona.
Si parla poi della Carta dei Servizi Regionali che definisce gli Standard minimi di servizio da garantire all’utenza. Facciamo richiesta per averne un esemplare da esaminare, e allo stesso tempo richiediamo che nel CdS venga integrata la Carta dei Diritti e dei Doveri l’Utente del Trasporto Pubblico, che abbiamo a suo tempo presentato alla Regione ed è pubblicata sul nostro sito. In essa si fa riferimento preciso a criteri qualitativi circa il servizio, fino ad oggi erogato con criteri esclusivamente quantitativi e largamente insufficienti (i cosiddetti treni/km).
Dato che poi Trenitalia si “impegna a studiare” la possibilità di introdurre un n° verde, noi lo chiediamo con forza, dato che ora per parlare ad un berretto giallo occorre telefonare a proprie spese ad un cellulare! Il berretto giallo (o assistente di linea) potrebbe diventare così una figura realmente di supporto in situazioni di carente informazione, specie quando il viaggio è già iniziato e si verificano imprevisti dovuti a ritardi.
Artt. 22-25-26-27(Sistemi di monitoraggio)
Si concorda sulla necessità di monitorare costantemente la situazione, e per questo si farebbe ricorso ad un soggetto terzo. Preoccupa fortemente il fatto che sia Trenitalia a fornire i dati su cui fare le analisi; vorremmo intanto essere messi al corrente dei criteri con cui vengono misurati i dati, per capire poi cosa realmente significhino le percentuali fornite sui ritardi, le soppressioni, ecc. Tra l'altro, pensiamo che non si debba misurare il ritardo sull'intero percorso, ma sulle singole tratte, dato che il passeggero misura il ritardo sul proprio tragitto di competenza, non su tutto il viaggio, quindi se il treno poi recupera, a chi ha subito un forte ritardo la cosa non interessa di certo!
Analogamente chiediamo di poter accedere ai dati sulle frequentazioni dei treni e delle stazioni, per capire la corrispondenza tra i dati reali e le decisioni prese poi in merito al mantenimento o alla soppressione di stazioni, biglietterie, fermate, ecc.
Particolare attenzione al capitolo pulizia, per il quale si conviene che venga scelto un soggetto terzo che ne controlli l’accuratezza e rispondenza agli standard.
Preoccupa però il fatto che sia Trenitalia a retribuire tale soggetto. Chiediamo che la scelta sia fatta dalla Regione utilizzando criteri in vigore a livello europeo. Inoltre non vediamo per quale motivo per pagare questa società si utilizzino le penali eventualmente meritate da Trenitalia, dato che tali penali dovrebbero servire a ripristinare il servizio mal erogato all’utenza.
Chiediamo fin d’ora di venir messi a conoscenza delle valutazioni che farà tale società, per poterle comparare con quelle che, in base ai criteri espressi nella tabella riportata, faremo noi stessi. Potremo così fare una ulteriore e gratuita verifica, che non mancheremo di fornire alla Regione. Gli stessi criteri indicati, poi, sono molto generici e vanno meglio individuati, soprattutto laddove occorre misurare la sporcizia dovuta alla mancata mautenzione dei sedili, che sono di fatto il maggiore e più disgustoso ricettacolo di ogni sorta di sporcizia, difficilmente pulibile a causa dei tessuti assorbenti adottati, invece della più igienica similpelle.
L’obiettivo è quello di stipulare il contratto entro fine settembre, per cui è necessario lavorare alacremente per apportare il nostro contributo di osservazioni e suggerimenti che lo rendano il più possibile rispondente alle reali esigenze dell’utenza.
L’Ass. Merlo ha sottolineato come in occasione di questo nuovo contratto si siano seguiti criteri di omogeneità per tutte le regioni, tornando quindi ad un quadro di contrattazione nazionale, piuttosto che lasciare libera Trenitalia di adottare criteri diversi da regione a regione. Ad esempio, in base a questa nuova impostazione quando una Regione otterrà una concessione favorevole, essa verrebbe estesa a tutte le altre. Trenitalia su questo aspetto però sta ancora nicchiando, quindi speriamo vivamente che alla fine il criterio passerà, anche per una questione di equità tra i cittadini delle varie regioni.
La Regione Liguria si impegna ad acquistare 2 nuovi locomotori, che resteranno di sua proprietà, e questo comporterà una spesa di oltre 5 mln di euro. Per reperire fondi sono allo studio imposte sul gasolio usato dagli autoveicoli, tuttavia anche a Trenitalia verrà richiesto di contribuire al rinnovo del parco rotabile con almeno un acquisto equivalente a quello regionale.
Eventuali aumenti di tariffe, che sono in effetti allo studio, vanno però agganciati saldamente a reali e tangibili miglioramenti del servizio, in termini di puntualità, pulizia, disponibilità di treni e di orari, tempi di percorrenza, possibilità di acquisto biglietti semplice ad ogni ora ed in ogni giorno dell’anno, informazioni chiare e tempestive ai passeggeri, ecc.
L’aumento del biglietto non è un tabù, ma deve corrispondere a fatti concreti seppure graduali, fatti che ad oggi e nonostante aumenti più o meno surrettizi anche negli ultimi mesi (vedi prenotazione obbligatoria su IC, multe a passeggeri che non avevano avuto la possibilità materiale di acquistare il biglietto a terra per mancanza di biglietterie ed emettitrici fuori uso, ecc.) non si sono minimamente realizzati.
Ed infatti, ricordiamo seppure brevemente i problemi che continuano ad affliggerci ogni giorno:
Tempi di percorrenza ulteriormente allungati dopo gli “aggiustamenti” dell’orario di marzo e poi di giugno, anche quando le fermate sono diminuite! (vedi ad esempio il treno 11258 che prima di dicembre partiva alle 7.16 da Chiavari arrivando a Sampierdarena alle ore 8.20, fermando anche a Quarto, e adesso parte da Chiavari alle ore 7.10, arrivando sempre alle 8.20 a Sampierdarena, pur non fermando più a Quarto!)
Moltissimi problemi dovuti alla chiusura delle biglietterie e al deterioramento delle emettitrici: sono sempre meno quelle funzionanti, le altre restano rotte per mesi e poi devono essere buttate via tanto sono rovinate. Inoltre anche andando in biglietteria non è possibile fare biglietti per l’estero se non su alcune tratte, ora che c’è l’euro ci sono molti più problemi di prima anche per andare in Francia, se non si va a Parigi!
Perdurano grosse carenze nell’informazione, i monitor sui binari, specie a Genova, latitano e se si deve cambiare treno avendo pochi minuti di tempo, a causa dei ritardi che ormai sono endemici, è davvero stressante capire dove si deve andare, e spesso si perde la coincidenza.
Infine, ma non certo per ultimi, sono tornati alla grande i ritardi estivi, le chiusure delle carrozze, l’aria condizionata rotta e i finestrini chiusi, le soppressioni di treni, la sporcizia (ma questa non se ne è mai andata!!!)...dopo una breve “primavera”, siamo ripiombati nella torrida estate che ogni anno puntuale si presenta, con grande gioia non solo nostra, ma anche dei turisti che si aggirano sperduti nelle stazioni.
Sul nostro sito http://pendolaritigullio.interfree.it è stata pubblicata la bozza che la Regione ci ha consegnato. Per il giorno 2 agosto è prevista una nuovo riunione per raccogliere le nostre osservazioni.
Tanto per partire, eccone alcune:
Osservazioni al CdS stipulato tra Regione Liguria e Trenitalia per la fornitura del Servizio di Trasporto Pubblico Ferroviario
Art. 18 (Sistema di vendita)
Vi si accenna a standard minimi di qualità definiti nell’allegato 2 e 12: ci piacerebbe poter visionare questi allegati;
In particolare, si fa cenno poi alla possibile ulteriore chiusura di nuove stazioni e biglietterie, che se attuata nei termini realizzati fin’ora, porterà ad un ulteriore deterioramento delle condizioni di viaggio da parte degli utenti. L’utilizzo di emettitrici che accettano denaro contante, è appena il caso di dirlo, è un incentivo ai vandali e ai ladri, che trovandosi in stazioni abbandonate e non controllate, possono in barba alle telecamere sfasciarle facilmente per impadronirsi del denaro contenuto.
Per quanto riguarda la vendita del titolo di viaggio a bordo, non accettiamo il principio di dover pagare un sovrapprezzo cha a volte supera il costo del biglietto solo perchè le biglietterie non ci sono o le emettitrici sono rotte: chiediamo pertanto che in certe fasce orarie (tipicamente di notte e nei giorni festivi) si possa acquistare come un tempo il biglietto a bordo senza pagare alcun sovrapprezzo.
Art. 20 (Politica della qualità e della sicurezza dei servizi)
Anche qui si fa riferimento agli standard minimi di qualità definiti nell’allegato 2, che aspettiamo di poter visionare; si accenna anche alle eventuali penali definite nell’art. 31 che però qui non è riportato.
Per quel che riguarda la riconoscibilità del personale di bordo, sarebbe buona norma che oltre alla matricola fosse esposto il nome ed il cognome della persona.
Si parla poi della Carta dei Servizi Regionali che definisce gli Standard minimi di servizio da garantire all’utenza. Facciamo richiesta per averne un esemplare da esaminare, e allo stesso tempo richiediamo che nel CdS venga integrata la Carta dei Diritti e dei Doveri l’Utente del Trasporto Pubblico, che abbiamo a suo tempo presentato alla Regione ed è pubblicata sul nostro sito. In essa si fa riferimento preciso a criteri qualitativi circa il servizio, fino ad oggi erogato con criteri esclusivamente quantitativi e largamente insufficienti (i cosiddetti treni/km).
Dato che poi Trenitalia si “impegna a studiare” la possibilità di introdurre un n° verde, noi lo chiediamo con forza, dato che ora per parlare ad un berretto giallo occorre telefonare a proprie spese ad un cellulare! Il berretto giallo (o assistente di linea) potrebbe diventare così una figura realmente di supporto in situazioni di carente informazione, specie quando il viaggio è già iniziato e si verificano imprevisti dovuti a ritardi.
Artt. 22-25-26-27(Sistemi di monitoraggio)
Si concorda sulla necessità di monitorare costantemente la situazione, e per questo si farebbe ricorso ad un soggetto terzo. Preoccupa fortemente il fatto che sia Trenitalia a fornire i dati su cui fare le analisi; vorremmo intanto essere messi al corrente dei criteri con cui vengono misurati i dati, per capire poi cosa realmente significhino le percentuali fornite sui ritardi, le soppressioni, ecc. Tra l'altro, pensiamo che non si debba misurare il ritardo sull'intero percorso, ma sulle singole tratte, dato che il passeggero misura il ritardo sul proprio tragitto di competenza, non su tutto il viaggio, quindi se il treno poi recupera, a chi ha subito un forte ritardo la cosa non interessa di certo!
Analogamente chiediamo di poter accedere ai dati sulle frequentazioni dei treni e delle stazioni, per capire la corrispondenza tra i dati reali e le decisioni prese poi in merito al mantenimento o alla soppressione di stazioni, biglietterie, fermate, ecc.
Particolare attenzione al capitolo pulizia, per il quale si conviene che venga scelto un soggetto terzo che ne controlli l’accuratezza e rispondenza agli standard.
Preoccupa però il fatto che sia Trenitalia a retribuire tale soggetto. Chiediamo che la scelta sia fatta dalla Regione utilizzando criteri in vigore a livello europeo. Inoltre non vediamo per quale motivo per pagare questa società si utilizzino le penali eventualmente meritate da Trenitalia, dato che tali penali dovrebbero servire a ripristinare il servizio mal erogato all’utenza.
Chiediamo fin d’ora di venir messi a conoscenza delle valutazioni che farà tale società, per poterle comparare con quelle che, in base ai criteri espressi nella tabella riportata, faremo noi stessi. Potremo così fare una ulteriore e gratuita verifica, che non mancheremo di fornire alla Regione. Gli stessi criteri indicati, poi, sono molto generici e vanno meglio individuati, soprattutto laddove occorre misurare la sporcizia dovuta alla mancata mautenzione dei sedili, che sono di fatto il maggiore e più disgustoso ricettacolo di ogni sorta di sporcizia, difficilmente pulibile a causa dei tessuti assorbenti adottati, invece della più igienica similpelle.