domenica 28 maggio 2006

Più risorse al trasporto pubblico, più servizi ai cittadini

Più risorse al trasporto pubblico, più servizi ai cittadini

Più risorse
Si sta in questi tempi discutendo sul possibile impiego delle sanzioni comminate dalla Regione Liguria a Trenitalia per i noti disservizi degli ultimi mesi. Il loro ammontare è di circa 600.000 euro.

In effetti, gli utenti hanno tutti i diritti di voler essere rimborsati per i tanti disservizi patiti soprattutto negli ultimi mesi ed anni. Fino ad oggi i rimborsi non sono stati tali, poiché sempre di sconti in realtà si è trattato: sconti effettuati peraltro con meccanismi farraginosi, a fronte dell’acquisto di nuovi abbonamenti. Di più, si sono usati i soldi delle sanzioni per finanziare questi sconti.

I Pendolari, e le Associazioni di Consumatori e Utenti e di Lavoratori della Ferrovia, hanno provato a svolgere una riflessione su questa modalità, provando a svincolare il tema delle sanzioni da quello del pur necessario risarcimento agli utenti. Perché infatti, ci siamo detti, dobbiamo anche ricomprare (tramite i soldi della Regione, e quindi nostri, poiché pubblici) un servizio che non è stato per nulla soddisfacente?

Non sarebbe più giusto recuperare il servizio non fruito?

E’ stata lanciata una consultazione tra i pendolari, che ha permesso di stabilire come gli utenti sarebbero anche disponibili a rinunciare al loro legittimo diritto al rimborso monetario purchè:
I fondi disponibili fossero TUTTI messi in un fondo controllato da Regione Liguria, Comitati di Pendolari e Associazioni di Consumatori che la propongono
Fossero usati su progetti precisi, controllabili, documentabili e rendicontabili per migliorare il catastrofico stato di malfunzionamento del servizio ferroviario
Che anche la Regione contribuisse per una quota uguale o superiore a quella disponibile per permettere l’avvio di iniziative di una qualche rilevanza.

Questo fatto è già di per sé stesso estremamente importante, che ci dice che molti cittadini, a fronte di una situazione ormai da troppo tempo al limite del sostenibile (ritardi, soppressioni, sporcizia, mancanza di informazione, chiusura delle stazioni, ecc.) hanno deciso di contribuire anche di tasca loro per rendere più efficiente un servizio che si va ogni giorno degradando, e mette a repentaglio la loro possibilità di andare al lavoro, a scuola, a svolgere le loro normali occupazioni.

Questo fatto deve anche fare riflettere i nostri rappresentanti istituzionali, dato che anche a loro si chiede un gesto concreto che vada a sostanziare gli impegni più volte sottoscritti in favore del trasporto pubblico locale. Alla Regione in particolare, che è il nostro referente diretto, chiediamo di destinare delle risorse che, congiuntamente a quelle messe a disposizione dei pendolari, possano creare un fondo specifico, dal quale attingere per realizzare progetti ben definiti, scelti di volta in volta sulla scorta delle indicazioni provenienti da pendolari e utenti, e da questi monitorati nelle diverse fasi di compimento.

Più Servizi
Questo non significa che non si debba anche risarcire ogni singolo cittadini per il danno e i disservizi subiti. Noi pensiamo che tale risarcimento possa avvenire fornendo in primis un supplemento di servizio e non tramite la restituzione di poche decine di euro.
Non sono stati infatti solo i possessori di abbinamenti ad essere fortemente danneggiati dai disservizi lamentati, poichè essi hanno colpito anche passeggeri occasionali, locali o in visita turistica.

Ci sembra che un pur minimo risarcimento per tutti questi utenti potrebbe essere il rilascio di bonus chilometrici validi su tutti il territorio ligure.
Inoltre, dovrebbe venire indetta almeno una giornata o un fine-settimana al mese gratuiti per tutti entro la Regione, a scopo promozionale (più di tante costose e stucchevoli pubblicità televisive) e quale invito ai cittadini a servirsi del trasporto pubblico.

Anche gli utenti di treni “speciali” quali IC ed EC sono attualmente poco tutelati dall’attuale regolamento, e dovrebbero poter contare su rimborsi certi ed immediati, non vincolati da franchigie e ritardi francamente inammissibili.

Le sanzioni sono state comminate per sancire un servizio talmente scandaloso che la stessa Regione Liguria ha ritenuto di denunciare Trenitalia per interruzione di pubblico servizio.

I Pendolari hanno manifestato con grande maturità il loro punto di vista, dicendo a chiare lettere che per loro la cosa davvero importante è poter contare su di un servizio efficiente, in grado di offrire loro condizioni accettabili di trasporto, senza ritardi e con tempi di percorrenza adeguati.

Chiedono anche di poter scegliere come investire quelle risorse, indicando le priorità in funzione delle loro reali esigenze, sulla base di dati statistici e demografici, seguendo logiche non di tipo commerciale, ma funzionale.

Chiedono infine di poter esprimere valutazioni qualitative sull’impiego delle risorse, analizzando i risultati ottenuti e dandone pubblica diffusione.

Infine, pensiamo che il sistema delle sanzioni per inadempienza contrattuale vada rivisto, e debba diventare oggetto di discussione nel prossimo Contatto di Servizio.

Fino ad oggi la Regione non ha ancora destinato concretamente delle risorse sul trasporto ferroviario (almeno così ci risulta). I pendolari chiedono che venga privilegiata la socialità complessiva del trasporto pubblico, che divenga patrimonio davvero per tutti (con particolare attenzione al problema dei disabili), e pensano che anche la Regione debba fare la sua parte, dando vita e contribuendo con risorse a questo “Fondo per il trasporto pubblico locale”.

Sappiamo di essere in controtendenza rispetto ad altre realtà, la nostra vuole essere anche una proposta sperimentale, così come lo fu la nostra esperienza all’inizio. Proponiamo che sia attuata anche solo per un anno, per verificarne l’effettiva validità: se il servizio non migliorerà, si potrà sempre tornare al sistema del rimborso in denaro.

Quello che vorremmo, è che tutte le risorse andassero veramente impiegate in pezzi di ricambio, manutenzione, personale aggiuntivo: senza sfridi, senza “perdite”, senza soprattutto appropriazioni indebite.


E’ chiaro che, mancando i presupposti per realizzare questa innovativa ipotesi, non resterà che tornare all’attuale regime che prevede una forma di risarcimento agli utenti, che proponiamo venga effettuata con le seguenti modalità:

In particolare:
Ai pendolari che intendono rinnovare l’abbonamento annuo, di importo pari a quello precedente, indipendentemente dalle fermate o dalla linea, riconoscendo un mese di abbonamento gratuito, semplicemente presentando il vecchio titolo di viaggio all’atto del rinnovo.

Ai pendolari che avessero acquistato biglietti mensili, si propone di riconoscere 1 settimana gratuita ogni tre biglietti mensili dello stesso anno.

Per chi non dovesse più rinnovare l’abbonamento, rilascio di un bonus del valore corrispondente da utilizzarsi per altri viaggi in treno, anche in più tranches.


Nota bene: se si ritenesse che vi sono le condizioni per applicare insieme entrambi gli scenari (uso delle sanzioni + risorse aggiuntive della regione + week end al mese gratuito + supplementi temporali sugli abbonamenti ) sarebbe certamente la soluzione migliore, fermo restando che è il miglioramento significativo del servizio ferroviario locale che deve avere la priorità.

Organizzazioni firmatarie del documento:

ADICONSUM – ADOC – ALTROCONSUMO – COORDINAMENTO DEI PENDOLARI DEL LEVANTE LIGURE – FEDERCONSUMATORI – SPORTELLO DEL CONSUMATORE – FILT CIGL – CISL TRASPORTI – UILT TRASPORTI

Appello per il Trasporto Pubblico al Governo Prodi

Federconsumatori, Federconsumatori Liguria, Federconsumatori Lombardia, Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure, Coordinamento delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari ferroviari della Lombardia, Utenti Trasporto Pubblico, Associazione Pendolari Novesi, Adiconsum Liguria, Adoc Liguria, Sportello del Consumatore Liguria, Altroconsumo Liguria, ACU-Associazione Consumatori Utenti Onlus, Comitato Pendolari Ternani, Coordinamento dei Comitati Pendolari Umbri, Comitato Pendolari Biellesi, RSU Elsag spa Genova
In relazione allo stato di emergenza in cui versa attualmente il pubblico trasporto ferroviario

Rivolgono un appello
all’Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio,
On. Prof. Romano Prodi
E, P.c., agli Ill.mi:
Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Tommaso Padoa Schioppa
Sig. Ministro delle Infrastrutture, On. Prof. Antonio Di Pietro
Sig. Ministro dei Trasporti, On. Prof. Alessandro Bianchi
Sig. Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio, On. Dott. Alfonso Pecoraro Scanio
Sig. Ministro degli Affari Regionali, On. Prof.ssa Linda Lanzillotta

On. Dott. Dario Franceschini, Capogruppo alla Camera dell’Ulivo
Sen. Dott.ssa Anna Finocchiaro, Capogruppo al Senato dell’Ulivo
On. Franco Giordano, Capogruppo alla Camera di Rifondazione Comunista
Sen. Prof. Giovanni Russo Spena, Capogruppo al Senato di Rifondazione Comunista
Sen. Dott.ssa Manuela Palermi, Capogruppo al Senato di Verdi e PDCI
Sen. Nuccio Cusumano, Capogruppo al Senato dell’UDEUR
On. Dott. Mauro Fabris, Capogruppo alla Camera dell’UDEUR
Sen. Avv. Nello Formisano, Capogruppo al Senato dell’Italia dei Valori e Gruppo Misto
On. Avv. Massimo Donadi, Capogruppo alla Camera dell’Italia dei Valori
On. Dott. Roberto Villetti, Capogruppo alla Camera de La Rosa nel Pugno
On. Dott. Elio Vito, Capogruppo alla Camera di Forza Italia
Sen. Avv. Renato Schifani, Capogruppo al Senato di Forza Italia
On. Avv. Ignazio La Russa, Capogruppo alla Camera di Alleanza Nazionale
Sen. Altero Matteoli, Capogruppo al Senato di Alleanza Nazionale
On. Dott. Luca Volontè, Capogruppo alla Camera dell’UDC
Sen. Prof. Francesco D’Onofrio, Capogruppo al Senato dell’UDC
On. Avv. Roberto Maroni, Capogruppo alla Camera della Lega Nord
Sen. Ing. Roberto Castelli, Capogruppo al Senato della Lega Nord
On. Prof. Marco Boato, Capogruppo alla Camera del Gruppo Misto
Ai Deputati che nella passata legislatura ci hanno sostenuto
Sottosegretario alla Difesa Sen. Lorenzo Forcieri
Sen. Graziano Mazzarello
Sen. Egidio Banti
On. Gabriella Mondello

Maggio 2006

Oggetto: richiesta di interventi urgenti per salvaguardare l’efficienza e la qualità del trasporto pubblico ferroviario e richiesta di incontro con i rappresentanti del Governo

Illustrissimo Signor Presidente,
nel salutare la formazione del nuovo Governo Italiano, ci permettiamo di portare alla Sua attenzione un problema che riveste carattere di grande urgenza, vista la situazione di degrado che lo caratterizza.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un progressivo e rapido smantellamento del trasporto pubblico ferroviario ordinario, sia di quello locale sia di quello interregionale, che ha causato infiniti disagi e anche alcuni gravissimi incidenti, funestati da vittime tra i passeggeri e tra i lavoratori.
Migliaia di cittadini in tutta Italia hanno dato vita a comitati di pendolari per denunciare il mancato rispetto dei più elementari standard di servizio, a cominciare dai continui, pesanti ritardi e soppressioni, fino al triste episodio delle pulci e delle zecche, certo non degno del nostro Paese.
Il movimento di opinione che ne è derivato ha quindi coinvolto le Associazioni dei Consumatori, le Associazioni Sindacali, le Amministrazioni Locali fino ad arrivare alla Commissione Trasporti della Camera, grazie all’interessamento di numerosi Parlamentari e Senatori della passata legislatura.
Le risposte date da Trenitalia sono state in larga misura insoddisfacenti, evasive e autoreferenti; raramente infatti viene data esaustivamente ragione delle scelte effettuate e supportate con precisi dati numerici. Le promesse, già di per se stesse vaghe e poco chiare, vengono regolarmente disattese. Nonostante tale atteggiamento, che risulta alquanto frustrante per chi si trova a rappresentare gli utenti, Pendolari ed Associazioni continuano a partecipare a tavoli di confronto nazionali e regionali con Trenitalia.
Tra i motivi che vengono più frequentemente portati da Trenitalia degli scarsi risultati del confronto, vi è la scarsità di risorse che affligge il settore del trasporto ferroviario locale. Non abbiamo mai sentito, tuttavia, che Trenitalia abbia denunciato pubblicamente tale situazione, nè abbia richiesto ai Ministeri competenti risorse aggiuntive, opportunamente motivate. Anzi quando le proposte avanzate dai rappresentanti degli utenti vanno nella direzione dell’economia e del risparmio, la risposta è che tali decisioni spettano ad altri soggetti, quali Regioni e Ministero dei Trasporti.
Ci risulta invece che esistono progetti da parte di Trenitalia per lo smantellamento pressochè totale del servizio su molte linee a scarso traffico, invece di ricercare lo sviluppo della domanda e la riduzione dei costi di gestione.
Al tempo stesso, la politica commerciale di Trenitalia, è sempre più fondata ad inseguire la cosiddetta “fascia alta” della clientela, che, beneficiando di un maggior valore aggiunto, ha una maggiore disponibilità a pagare, mentre i servizi ordinari, già ampiamente decurtati, vengono ulteriormente penalizzati col frazionamento del percorso e l’abbassamento della velocità commerciale.
Ci ritroviamo quindi in una situazione di forte disagio, continuamente alle prese con disservizi di ogni genere, tanto che diventa ogni giorno più difficile servirsi del mezzo ferroviario.
Pensiamo che l’Italia debba puntare, per il proprio sviluppo, anche su un modello di mobilità fondato sull’uso intensivo della ferrovia, e per questo occorre una rete che possa soddisfare capillarmente una richiesta di mobilità locale costantemente in crescita (di più del 20%), da qualche anno a questa parte.
Tale richiesta è purtroppo depressa e fortemente disincentivata dalle attuali condizioni di trasporto, che rendono a volte difficile anche semplicemente acquistare il biglietto, dato che moltissime stazioni vengono chiuse ed abbandonate a se stesse in preda ai vandali e al degrado.
La mobilità, in un Paese moderno ed europeo, deve essere considerata un servizio essenziale al pari della sanità, dell’educazione, dell’informazione. E’ per questo che ci rivolgiamo con forza a questo Governo perchè ponga una considerazione particolare nella ricerca di valide soluzioni a quella che si configura come una emergenza nazionale.
Potersi muovere per lavoro, per studio, per svago, o per altre esigenze non dovrebbe essere un appannaggio solo di chi se lo può permettere, ma una naturale conseguenza dell’evoluzione del nostro modo di vita, le cui esigenze in termini di mobilità si sono via via modificate nel corso del tempo. Il treno risolverebbe queste esigenze in modo efficiente e senza arrecare danno all’ambiente.
Gli ultimi anni sono stati viceversa caratterizzati da una gestione votata unicamente alla massimizzazione dei tagli indiscriminati al servizio, al punto che, come una indagine svolta in prima persona da alcuni Parlamentari ha dimostrato, vengono a mancare anche i pezzi di ricambio e i treni giacciono nelle rimesse in attesa di riparazioni, oppure viaggiano in condizione di pericolosità. Per non parlare della carenza di personale che provoca ad esempio, quando i treni viaggiano, la chiusura di una consistente quota di carrozze: in aprile mediamente, nella sola Liguria, erano ben 100 le carrozze che viaggiavano chiuse ogni giorno.
Pensiamo che migliorare la qualità dei viaggi ferroviari in termini di disponibilità dei treni, di maggiore puntualità, di disponibilità di informazioni, di maggiore pulizia dei convogli e di maggiore sicurezza non siano traguardi irrealizzabili e confidiamo in un interessamento del Governo da Lei presieduto per raggiungerli in tempi ragionevoli.
Saremmo oltremodo onorati di avere l’opportunità di illustrare compiutamente le problematiche relative al trasporto locale nel corso di un incontro con Lei, Signor Presidente, e con i Sigg.ri Ministri, per sostanziare con dati puntuali quanto sin qui affermato.
La ringraziamo fin d’ora per l’attenzione che vorrà porre a questa annosa vicenda, e confidiamo in un Suo impegno ed in quello di tutto il Suo Governo perchè il problema del trasporto pubblico venga affrontato in sede politica ed amministrativa, allo scopo di dare una risposta concreta alle migliaia di pendolari e passeggeri in genere che tale mezzo utilizzano.
La Salutiamo rispettosamente, formuliamo a Lei e a tutto il nuovo Governo i nostri migliori auguri di buon lavoro

Promotori dell’iniziativa:
· Federconsumatori
· Federconsumatori Liguria
· Coordinamento dei Pendolari del Levante Ligure
· Coordinamento delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari ferroviari della Lombardia

Aderenti all’iniziativa:
· Federconsumatori Lombardia
· Utenti Trasporto Pubblico
· Associazione Pendolari Novesi
· Adiconsum Liguria
· Adoc Liguria
· Sportello del Consumatore Liguria
· Altroconsumo Liguria
· ACU-Associazione Consumatori Utenti Onlus
· Comitato Pendolari Ternani
· Coordinamento dei Comitati Pendolari Umbri
· Comitato Pendolari Biellesi
· RSU Elsag Genova (in rappresentanza dei dipendenti pendolari ferroviari)

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